00 22/11/2004 13:47
-Cap. 1-

Si sta spazzolando i lunghi capelli neri davanti ad uno specchio, io sono sdraiato sul mio letto e la fisso mentre si sta facendo bella ascolto la mia voce che dice:"Amore che ore sono?"... un'attimo torniamo indietro un secondo, c'é qualcosa che non mi torna... io non sono sposato e non ho neanche una ragazza fissa e a pensarci su bene questo non é neanche il mio letto e la ragazza che si sta spazzolando i lunghi capelli neri non la conosco non l'ho mai vista in vita mia, lei risponde che é ancora presto... dove sono finito?
Facciamo per un secondo mente locale... ieri sera sono uscito da solo per andare a bere qualcosa in quel pub che odora di scoreggia stantia e urina di gatto dove quando si entra si viene accolti da una zaffata degna di una fumeria d'oppio cinese del secolo scorso, vado al bancone e ordino da bere, bevo tranquillo e mi guardo in giro, la musica dei Jackson five é troppo alta per i miei gusti, me né accorgo perché io odio i Jackson five, vicino a me c'é un ciccione che puzza di secco, quel tipico odore da muratore che ha lavorato per tutto il giorno, arriva a casa, si cambia ed esce per bere senza lavarsi, si sente odore di cemento e polvere di mattoni, il ciccione fuma come un turco e parla con un tono di voce troppo alto e sento il mal di testa che sta arrivando tra il fumo, l'alcol e questo ciccione che parla e parla senza mai fermarsi, mi alzo dal bancone e mi dirigo verso il primo tavolo libero di questo pub, c'é né uno in penombra, dove si direbbe che la musicaccia non arrivi così potente, mi siedo e m'accorgo che sono completamente in ombra, per vedermi bisognerebbe avvicinarsi al mio viso, guardo per intero il locale, ci sono solo lavoratori e poche ragazze, quest'ultime sembrano uscite da uno spot pubblicitario per dentiere e la più giovane all'incirca avrà sui quaranta cinquant'anni, ritorno alla mia pinta e spero con tutto me stesso che questo disco finisca in fretta mi sta già rompendo abilmente le palle.
Finita la pinta né ordino un'altra e un'altra ancora, per sopportare tutta la discografia del giovane Michael Jackson bisogna essere ad un passo dal coma etilico... finita la tortura che provoca al mio stomaco esco all'aria gelida della notte, tira vento e gli alberi si stanno muovendo troppo rapidamente per i miei gusti o forse sono io che gli vedo così... cammino distrattamente verso casa, entro nel mio appartamento, mi spoglio e vado a dormire.
Questo é ciò che ho fatto ieri quindi come cavolo sono finito in questa camera da letto con un mozzafiato di ragazza che si sta pettianando?
Lei sembra conoscermi bene e mi parla di cose che abbiamo fatto nel passato, io mi decido ad alzarmi, ho indosso un pigiama che non ha nulla da invidiare ai pigiami ospedalieri, cerco il bagno e lo trovo, mi sciacquo la faccia e mi guardo allo specchio...
Quella faccia non é mia... non so di chi sia ma sono sicuro al mille per cento che non é la mia cosa cazzo é sucesso ieri sera?
Mi fisso allo specchio e non riesco a conoscere la faccia che m'appare allo specchio... c'é qualcosa che non va!
Sono un quarantenne e non più un trentenne, ho la barba curata e di solito io ho perennemente la barba sfatta, ho la fede al dito... c'é qualcosa che non va, torno in quella che deduco sia la camera da letto di quest'uomo e fisso la ragazza che si sta pettinando i capelli, non é una ragazza ma una piacente donna di quaranta anni... e suppongo che io sia sposato con lei... adesso ho mal di testa... se io sono in quest'uomo chi c'é dentro al mio corpo?








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