00 14/11/2004 08:34
“22/11/1963 Dallas”

Gli uomini si sono già appostati nei punti prefissati.
Lee Harwey Oswald è andato puntuale al lavoro, sta scaricando e caricando libri.

h. 12,29
La macchina presidenziale entra in Elm Street John Fitzgerald Kennedy sta salutando con la mano le molte persone che sono venute a vederlo sfilare nella loro città, davanti al presidente c’è Connely, le moto della sicurezza sono abbastanza distanziate dalla macchina e poliziotti in borghese sono ancora più lontani dalla macchina, quattro fucili di precisione sono puntati e pronti a fare fuoco.

h. 12,30
Il primo proiettile manca completamente Kennedy e si va ad infrangere sull’asfalto, il secondo lo prende in piena gola e uscendo dalla trachea del presidente si va ad arrestare in macchina vicino al posto vicino del conducente, il terzo proiettile manca Kenndy e ferisce Connely al polso…

Il quarto proiettile proveniente dalla collinetta erbosa fa saltare in mille pezzi la testa del presidente imbrattando la moglie di cervella e poi urla, un fuggi fuggi convulsivo colpisce in pieno la folla, la first lady cerca di scappare terrorizzata ma riesce solamente a stare sul bagagliaio a i vestiti imbrattati di sangue.

I fucili vengono scaricati nel giro di qualche secondo e vengono occultati accuratamente, il militare in borghese che stava sulla collinetta cammina tranquillamente e ferma ogni tanto un passante mostrandoli un distintivo finto del F.B.I, pone domande e ascolta risposte.

Oswald esce dal magazzino di libri e sa che ora è completamente fregato, cammina tranquillo verso casa, entra nella sua stanza prende la pistola che aveva comprato giorni prima per difesa e se la mette in tasca, esce al fresco.

Un mafioso si da alla fuga e Ruby lo soccorre dandogli un passaggio verso la destinazione decisa giorni prima dai capi mafia… Ruby è sudato come un maiale e ha paura di ciò che succederà.

Un esule cubano segue a distanza Oswald, lo vede entrare in casa e uscirne poco dopo diretto in centro, una volante della polizia lo ferma per un accertamento e l’esule spara al poliziotto per poi scappare.
Oswald è entrato in un cinema e si sta guardando un film con molta paura, s’accendono le luci e una truppa ben armata di poliziotti entra nel cinema e li chiede come si chiama… lui risponde semplicemente:”Sono fottuto!”.
Ci vollero quattro agenti della polizia per far si che Oswald entrasse nella volante.









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