-Nona parte-

IX

LONDRA POMERIGGIO INOLTRATO
Il commesso è placidamente disteso sul suo letto… sta pensando a troppe cose e in questo momento non vuole porsi domande ma lo fa lo stesso… m’ama?
Non m’ama?
Ed è lì sdraiato con la testa tra le nuvole… il giorno prima l’avvocatessa gli aveva detto di fare un'altra pausa di riflessione… il commesso non né capiva il motivo, non che nella prima pausa lo avesse capito ma adesso quella notizia era piombata su di lui così dal nulla, senza un minimo di fondamento logico… voleva una pausa punto e basta.
Durante la sera precedente il commesso aveva bevuto moderatamente, strano per lui visto che ogni volta che succedeva qualcosa di “negativo” si metteva a bere parecchio, ma quella sera stranamente bevette poco meno di quello che di solito beveva ed era tornato a casa sua a pensare, a cercare una motivazione a quella pausa… non la trovò!
Ed ora era disteso, il suo giorno libero… non si era mosso dal suo letto per tutta la durata del giorno… stava lì disteso senza fare assolutamente nulla… non mangiò, non bevette assolutamente nulla… era la personificazione dell’accidia alla massima potenza… e il telefono squillò!
LONDRA
Passarono alcuni giorni e il commesso ritornò come un cane bastonato dall’avvocatessa… ci furono altre tre pause di riflessione e in ognuna di queste l’avvocatessa non aveva praticato la castità come il commesso… non era sempre la ragazza conosciuta mesi prima nel locale dove era andata il giorno prima della fine della prima pausa di riflessione, cambiava quasi ogni settimana… si promettevano amore per la vita la sera in cui si conoscevano ma alla mattina quell’amore era sparito del tutto e ogni volta l’avvocatessa cercava il commesso per annunciarli che l’ennesima pausa di riflessione era finita.
E passarono i mesi e tra una pausa di riflessione e l’altra fino a quando l’avvocatessa decise di lasciare definitivamente il commesso… le lacrime erano inutili tutto lo era agli occhi del commesso… ogni singolo sentimento era sparito davanti a queste parole:
“Credo che sia meglio lasciarci!”
La frase si ripeté come una nenia nella mente del commesso per una decina di giorni… era nuovamente solo!