FORUM HISTORIAE (Si riparte con la storia) Dove la storia è il futuro

Aldous Huxley

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Soga
    Post: 2.939
    Post: 936
    Registrato il: 29/09/2004
    Città: SERMIDE
    Età: 35
    Sesso: Maschile
    medioevo
    00 30/06/2006 00:52
    Aldous Huxley






    Biografia

    Huxley nacque il 26 luglio 1894 a Godalming, nella contea del Surrey, in Inghilterra. Era il figlio dello scrittore Leonard Huxley e della sua prima moglie, Julia Arnold, nonché nipote del noto biologo Thomas Henry Huxley, grande sostenitore delle teorie Darwiniste. Julia morì nel 1908, quando Aldous era poco più che adolescente, lo stesso mese morì anche la sorella Roberta. Tre anni dopo si iscrive alla scuola pubblica di Eton ma, appena iniziati gli studi, contrasse una malattia che danneggiò gravemente la sua vista. La sua quasi-cecità lo rese inabile all'arruolamento per la prima guerra mondiale. Quando la sua vista si fu parzialmente ristabilita, frequentò letteratura inglese al Balliol College, presso l'università di Oxford, laureandosi nel 1915.

    Huxley completò il suo primo romanzo, mai pubblicato, all'età di diciassette anni ed iniziò a scrivere seriamente appena passati i vent'anni. Scrisse grandi romanzi sugli aspetti disumanizzanti del progresso scientifico, il più famoso tra essi è Il mondo nuovo (Brave new world), e su temi pacifisti (Eyeless in Gaza). Huxley fu fortemente influenzato da F. Matthias Alexander e lo incluse come personaggio tra le pagine di Eyeless in Gaza.

    Durante la prima guerra mondiale, frequentò spesso Garsington Manor, casa di Lady Ottoline Morrell. In questo periodo fu anche insegnante di George Orwell, ad Eton. (altro grande esponente della letteratura distopica inaugurata da Il mondo nuovo). Successivamente in Crome Yellow (1921) satireggiò sullo stile di vita di Garsington, ma rimase amico del Morrell. Sposò Maria Nys, che conobbe a Garsington, e lavorando come recensore per la rivista Westminster Gazette, fece la conoscenza di D.H. Lawrence, con cui condivise una forte passione per l'Italia, dove dimorò dal 1923 al 1930 (esclusi il 1925 e il 1926, trascorsi viaggiando per l'India). A questo periodo risalgono i suoi racconti ambientati a Firenze (Il giovane Archimede) e a Roma (Dopo i fuochi di artificio). Di Siena e del Palio scrive:


    No, il Palio è proprio uno spettacolo, senza nessun significato in particolare, ma per il semplice fatto di esser tradizionale e ancora vitale, significa infinitamente di più degli eventi inglesi nati morti con tutti i loro versi sciolti alla Parker e le loro drammatiche rievocazioni. Perché questi paggi, questi armati, questi alfieri provengono direttamente dall'età del Pinturicchio



    Tra il 1934 e il 1937 Huxley compie una serie di viaggi in Centroamerica e negli Stati Uniti. A New York, nel 1937, entra in contatto con l'équipe medica del dottor Bates, che finalmente riesce a curare in modo efficace la sua malattia alla cornea. Nel marzo del 1942 si trasferì a Llano, in California, e come il suo amico che lo accompagnava, il filosofo Gerald Heard, rifiutò la cittadinanza statunitense perché si rifiutava di ascrivere il suo pacifismo tra i credi religiosi. Nel 1938 aveva conosciuto J. Krishnamurti, di cui ammirava molto gli insegnamenti. Divenne un indù seguace di Swami Prabhavananda e coinvolse in questo anche Christopher Isherwood.

    Iniziò a meditare e divenne un vegetariano. In seguito i suoi lavori furono molto influenzati dal misticismo e dalle sue esperienze con la mescalina, cui fu introdotto dallo psichiatra Humphry Osmond nel 1953. L'esperienza di Huxley con le droghe psichedeliche è descritta nei saggi Le porte della percezione (The doors of perception) - titolo preso da alcuni versi di William Blake - e Paradiso e inferno (Heaven and hell). Il titolo del primo dei due saggi fu d'ispirazione per il nome di un complesso rock, The Doors. Alcuni dei suoi scritti sulle sostanze psichedeliche divennero letture popolari tra i primi hippies. Sua moglie Maria morì di cancro al seno nel 1955; nel 1956 si risposò con la torinese Laura Archera.

    Nel 1960 fu diagnosticato a Huxley un cancro alla laringe e la vista riprese a peggiorare. Negli anni che seguirono, scrisse il romanzo utopico L'isola (Island) e diede lezioni sulle "potenzialità umane" allo Easlen Institute. Le sue idee furono le fondamenta su cui si costituì lo Human Potential Movement. In un discorso tenuto nel 1961 alla California Medical School di San Francisco, Huxley disse:


    ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici



    La visione di Huxley sul ruolo della scienza e della tecnologia (come lui lo descrisse, per esempio, in L'isola) sono simili a quelle di altri noti pensatori britannici del XX secolo, quali Lewis Mumford, l'amico di Huxley Gerald Heard e, in qualche modo, Buckminster Fuller. Tra i continuatori di questa linea di pensiero nelle successive generazioni si annovera Stewart Brand.

    Il 12 maggio del 1961 un incendio divampò nella sua casa e distrusse tutti i suoi libri e le sue carte. La perdita fu una prova durissima. Sul suo letto di morte, incapace di parlare, chiese alla moglie per scritto di ricevere un'iniezione endovenosa di 100 microgrammi di LSD. Lei lo accontentò e lui morì serenamente la mattina seguente, il 22 novembre 1963 - lo stesso giorno in cui morirono John F. Kennedy e C. S. Lewis.



    Film

    Sono state realizzate due pellicole dai lavori di Huxley; Ken Russell nel 1971 diresse I demoni (The devils) con Vanessa Redgrave, tratto da The devils of Loudun. Nel 1980 Burt Brinckerhoff diresse un adattamento televisivo di Il mondo nuovo (Brave new world), trasmesso anche dalla televisione italiana.


    "E' utile conservare tutto ciò che non è necessario distruggere."

  • OFFLINE
    Soga
    Post: 2.940
    Post: 937
    Registrato il: 29/09/2004
    Città: SERMIDE
    Età: 35
    Sesso: Maschile
    medioevo
    00 30/06/2006 01:00
    Il Mondo Nuovo




    Il Mondo Nuovo, scritto da Aldous Huxley nel 1932, a cavallo tra le due guerre mondiali, all’epoca poteva apparire solo come una catastrofica utopia solamente realizzabile in un futuro lontanissimo; oggi ci appare, invece, di estrema attualità e può essere preso come spunto per riflettere sulla società odierna. La vicenda è ambientata in un immaginario stato totalitario del futuro, in cui tutto è sacrificabile in nome del male inteso concetto di progresso, dove gli anni si contano a partire dall’anno di nascita di Ford il quale è divenuto persino fonte di culto e simbolo del razionalismo della produzione. In un mondo senza guerre né malattie, dove tutto è pianificato e controllato da governatori generali, gli uomini sono creati “in bottiglia”, cioè concepiti in provetta e fatti sviluppare su tessuti artificiali, ricevendo sostanze differenti a seconda della classe sociale a cui sono destinati (dagli alfa agli epsilon). La clonazione umana è quindi fenomeno quotidiano, addirittura resa più efficace e veloce nel nome della produttività. Ognuno è felice di appartenere alla propria classe e alla società in cui vive, essendo istruito moralmente con messaggi ipnopedici (nel sonno) sin da piccolo. Ogni individuo è poi istruito al consumismo, a stare insieme agli altri, alla normalità del fenomeno della morte (vista addirittura come utile, in quanto i corpi, cremati, forniscono preziose sostanze come l’azoto…) e addirittura a stare lontano da libri e natura: i primi, dannosi, perché potrebbero aiutare nel crearsi una coscienza autonoma e la seconda, dannosa, perché permetterebbe, anche da adulti, di divertirsi senza spendere un soldo, quindi non conforme al consumismo.



    In una società in cui è attuato il sesso libero e le parole padre e madre sono irriverenti e scandalose le relazioni durature sono viste come strane e anormali e il nucleo familiare come uno spregevole luogo dove venivano cresciuti i bambini nel passato. Gli abitanti di questo futuro vivono perciò nella loro felicità forzata ignorando le opere classiche e religiose come quelle di Shakespeare o come la Bibbia, censurate dai governatori. Ovattati nella loro quotidiana calma gli individui di questo mondo, nel caso dovessero incappare in ansia, rabbia, tristezza o situazioni spiacevoli, ricorrono al soma: droga sintetica miracolosa, senza effetti collaterali, che permette di sfuggire ai dispiaceri e che è addirittura consigliata ipnopedicamente. L'individuo quindi non esiste più, l’individualità del soggetto, ciò che fa di un essere umano una cosa unica e inimitabile, è un concetto assolutamente sconosciuto al popolo, prezzo da pagare per avere questa felicità comune. L’equilibrio della società è scosso quando John (il Selvaggio), un giovane cresciuto in una società più “primitiva”, entra in contatto con questa società “perfetta”. La sua ribellione contro i semplicistici e superficiali principi di questa società completamente globalizzata ed omologata come perfetta, però, non ha fortuna, ed è la sconfitta del singolo a vantaggio del numero. In questo libro si possono trovare molte somiglianze tra la società descritta da Huxley e la nostra società; il soma, ad esempio, è paragonabile alle odierne droghe, più o meno leggere, usate anche per sviare i dispiaceri. Il condizionamento ipnopedico è una forma estrema dell’attuale pubblicità televisiva che bombarda i bambini di oggi inducendoli a scegliere questo o quel prodotto e a dettar loro le mode ed i giochi. Sicuramente argomento attuale è la clonazione, sulla quale sono abituali le discussioni sull’etica di tale pratica. In conclusione siamo portati a porci, al termine di una semplice e scorrevole lettura, un interrogativo che fa riflettere: “E’ poi così lontano il mondo nuovo?”



    "E' utile conservare tutto ciò che non è necessario distruggere."

  • OFFLINE
    LettereDiBerlicche
    Post: 75
    Post: 2
    Registrato il: 12/10/2007
    Sesso: Femminile
    preistoria
    00 02/05/2008 01:23
    Re:
    Soga, 30/06/2006 1.00:

    Il Mondo Nuovo




    Il Mondo Nuovo, scritto da Aldous Huxley nel 1932, a cavallo tra le due guerre mondiali, all’epoca poteva apparire solo come una catastrofica utopia solamente realizzabile in un futuro lontanissimo; oggi ci appare, invece, di estrema attualità e può essere preso come spunto per riflettere sulla società odierna. La vicenda è ambientata in un immaginario stato totalitario del futuro, in cui tutto è sacrificabile in nome del male inteso concetto di progresso, dove gli anni si contano a partire dall’anno di nascita di Ford il quale è divenuto persino fonte di culto e simbolo del razionalismo della produzione. In un mondo senza guerre né malattie, dove tutto è pianificato e controllato da governatori generali, gli uomini sono creati “in bottiglia”, cioè concepiti in provetta e fatti sviluppare su tessuti artificiali, ricevendo sostanze differenti a seconda della classe sociale a cui sono destinati (dagli alfa agli epsilon). La clonazione umana è quindi fenomeno quotidiano, addirittura resa più efficace e veloce nel nome della produttività. Ognuno è felice di appartenere alla propria classe e alla società in cui vive, essendo istruito moralmente con messaggi ipnopedici (nel sonno) sin da piccolo. Ogni individuo è poi istruito al consumismo, a stare insieme agli altri, alla normalità del fenomeno della morte (vista addirittura come utile, in quanto i corpi, cremati, forniscono preziose sostanze come l’azoto…) e addirittura a stare lontano da libri e natura: i primi, dannosi, perché potrebbero aiutare nel crearsi una coscienza autonoma e la seconda, dannosa, perché permetterebbe, anche da adulti, di divertirsi senza spendere un soldo, quindi non conforme al consumismo.



    In una società in cui è attuato il sesso libero e le parole padre e madre sono irriverenti e scandalose le relazioni durature sono viste come strane e anormali e il nucleo familiare come uno spregevole luogo dove venivano cresciuti i bambini nel passato. Gli abitanti di questo futuro vivono perciò nella loro felicità forzata ignorando le opere classiche e religiose come quelle di Shakespeare o come la Bibbia, censurate dai governatori. Ovattati nella loro quotidiana calma gli individui di questo mondo, nel caso dovessero incappare in ansia, rabbia, tristezza o situazioni spiacevoli, ricorrono al soma: droga sintetica miracolosa, senza effetti collaterali, che permette di sfuggire ai dispiaceri e che è addirittura consigliata ipnopedicamente. L'individuo quindi non esiste più, l’individualità del soggetto, ciò che fa di un essere umano una cosa unica e inimitabile, è un concetto assolutamente sconosciuto al popolo, prezzo da pagare per avere questa felicità comune. L’equilibrio della società è scosso quando John (il Selvaggio), un giovane cresciuto in una società più “primitiva”, entra in contatto con questa società “perfetta”. La sua ribellione contro i semplicistici e superficiali principi di questa società completamente globalizzata ed omologata come perfetta, però, non ha fortuna, ed è la sconfitta del singolo a vantaggio del numero. In questo libro si possono trovare molte somiglianze tra la società descritta da Huxley e la nostra società; il soma, ad esempio, è paragonabile alle odierne droghe, più o meno leggere, usate anche per sviare i dispiaceri. Il condizionamento ipnopedico è una forma estrema dell’attuale pubblicità televisiva che bombarda i bambini di oggi inducendoli a scegliere questo o quel prodotto e a dettar loro le mode ed i giochi. Sicuramente argomento attuale è la clonazione, sulla quale sono abituali le discussioni sull’etica di tale pratica. In conclusione siamo portati a porci, al termine di una semplice e scorrevole lettura, un interrogativo che fa riflettere: “E’ poi così lontano il mondo nuovo?”





    lo leggerò prima o poi...

    Maura



    (Clive Staples Lewis 1898-1963, Le Lettere di berlicche, 1942)
    "è importante esserci, più importante condividere ma più di tutto lo è testimoniare"

    "Ogni regime totalitario è iniziato con la soppressione della libertà religiosa."
  • OFFLINE
    Pius Augustus
    Post: 11.637
    Post: 3.904
    Registrato il: 02/08/2005
    Città: ROMA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    grandi rivoluzioni
    00 04/05/2008 15:19
    di tutte le distopie del ventesimo secolo penso che questa di huxley sia quella meno sgradevole e di certo quella a me meno sgradita.Si è detto he 1984 è la distopia del comunismo, e il mondo nuovo del liberalesimo...se è così io sono sempre più certo che anche nella distopia il liberalismo rimane "la mejo cosa".
    Il che comunque non annulla certo il fatto che l'opera lancia diversi campanelli d'allarme degni di nota.
    [Modificato da Pius Augustus 04/05/2008 15:20]


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"