00 09/07/2005 14:56
Il "piccolino" di casa Apple rimane probabilmente il portatile più venduto del suo folto catalogo. Scopriamo perché
L'iBook da 12" è un prodotto molto particolare, su cui Apple conta in particolar modo. E' innanzitutto un prodotto economico ("solo" 999 euro) il che, se non siete vergognosamente ricchi, è quantomeno un aspetto che prendete in seria considerazione. Ma, costo a parte, è un prodotto di indubbia qualità. E' molto diversa la filosofia costruttiva dei computer Mac rispetto al panorama PC, sicuramente più competitivo sui costi dell'hardware per la spietata concorrenza, ma che per alcuni aspetti ha forse perso di vista alcuni punti chiave. In una Italia dove anche i bambini hanno il cellulare (e non uno qualunque) dovrebbe essere semplice comprendere come dimensioni, ergonomia e - perché no - stile e linea siano anch'essi aspetti importanti in un prodotto elettronico, e possono aumentarne il piacere di utilizzo. E la mela retroilluminata sul coperchio del monitor, che ci crediate o no, la sua figura la fa.

eccolo li, appena sballato!



L'iBook 12" a livello di design non ha nulla da invidiare rispetto a modelli più costosi. Con una linea estremamente pulita, lineare e smussata, ha una struttura molto vicina a tutta la linea di recente ispirata all'Pod. Bianco candido, più di quanto non sembri dalle immagini (esattamente come l'iPod e l'iMac), ha dimensioni 28,5x23 cm e quindi sensibilmente inferiori ad un comune portatile da 15/15,4". Non ha un solo spigolo, sporgenza o possibile incastro, nemmeno a cercarlo. Tutti i lati sono smussati, il sistema di chiusura è assolutamente originale con un gancio magnetico a scomparsa, che esce dalla sua sede solo a mezzo centimetro dalla chiusura ("come ha fatto a chiudersi?", domanda che di sicuro vi porrete anche voi), il lettore combo non ha un carrello estraibile ma funziona a caricamento. La cosa più sporgente di tutta la struttura è il pulsantone del touchpad, sprovvisto naturalmente del secondo tasto per la gioia degli utenti PC, ma cosa sopportabilissima ed in linea con la filosofia del sistema operativo. Quello che infastidisce è invece la mancanza un sistema per facilitare lo scrolling delle finestre, tipo un trascinamento a lato del touchpad (a corpo solido, quindi molto più robusto e resistente all'usura di quelli a membrana); la serie PowerBook ha il geniale sistema con doppio dito, che Apple avrebbe potuto tranquillamente inserire anche nella classe iBook se avesse voluto. Questo voler limitare la funzionalità è difficilmente comprensibile, specie se parliamo non di hardware che ha un costo ulteriore ma di una soluzione software, e nella stessa categoria rientra anche il mirroring forzato sulla uscita video esterna per evitare l'uso multimonitor (tipicamente professionale) che può essere facilmente aggirato con un hack, che però fa decadere la garanzia e va usato a proprio rischio.

Sottilissimo, e solo di pochi millimetri più corposo del PowerBook


L'iBook G4 da 12" monta un processore PowerPC G4 ad 1,2 Ghz dotato di Velocity Engine. A discapito del basso cloccaggio, che comunque non va confrontato ed equiparato con le architetture x86 (al limite con quello della serie Centrino), il processore a 32 bit della IBM si comporta molto bene. Certamente non è la workstation ideale per compiti particolarmente gravosi, ma su tutte le attività comuni si comporta più che ottimamente, e si cimenta bene anche con l'editing audio-video. World of Warcraft (ricordo che le ultime produzioni Blizzard girano indistintamente su PC e su Mac, con lo stesso disco) si gioca abbastanza bene, ad esempio, sfruttando a dovere la Radeon 9200 in dotazione con 32 MB video. Acquistare un Mac essenzialmente per giocare è comunque una operazione insensata, specie se compriamo un computer ultraportatile ed a bassissimo consumo energetico.

le foto non rendono giustizia del design dell'iBook


Il tranquillo processore G4, nonostante l'età, riesce a far girare Mac OS X Tiger con grande prontezza ed efficienza. L'autonomia accreditata di sei ore è ottimistica, ma nemmeno troppo: dipende essenzialmente dal profilo energetico utilizzato, e da cosa stiamo facendo. La stima fatta dal sistema operativo (è possibile chiedere la visualizzazione sulla barra superiore dei minuti restanti) è molto precisa, quantomeno a batteria nuova e correttamente inizializzata. Con Airport spento (la scheda WiFi 802.11g in dotazione), luminosità moderata ed un uso modesto dell'HD, sei ore ritengo siano raggiungibili. Tutte le stime di autonomia delle case sono peraltro basate su criteri egualmente estremi, quindi le sei ore dell'iBook G4 12" sono effettive quanto quelle di qualsiasi altro prodotto, che nell'uso concreto non raggiungono. A regime normale, con WiFi in uso, uso medio del disco rigido o del CD-ROM, si superano comunque senza problemi le quattro ore e mezza il che è un risultato eccezionale per un portatile, specie di questa fascia di prezzo (ma non solo). Chicche graditissile, l'iBook ha un pulsante con alcuni led sulla batteria che, nel cliccarlo, ci dice lo stato di carica anche a computer spento, ed il cavo di alimentazione si illumina di colori differenti secondo che la batteria sia scarica, in carica o piena.

la batteria, con il particolare pulsante indipendente che indica la carica


Anche l'alimentatore non poteva che distinguersi dai prodotti PC, ed ha la stessa foggia bianca e smussata del portatile, è scomponibile (si può attaccare una spina sull'alimentatore, o un cavo prolunga con attacco shuko) ed ha due curiose "orecchie" apribili, sul quale possiamo legare e fissare il cavo per far occupare il minimo spazio possibile. In tutto è grande circa una volta e mezzo un pacchetto di sigarette, e può essere trasportato con estrema facilita: vengono infatti sempre dichiarati i pesi dei portatili, ma non degli alimentatori che spesso hanno un ingombro ed un peso di poco inferiore al computer, riempendo borse e custodie. Anche se con la sua autonomia è poco probabile che farete un uso intensivo dell'alimentatore, le sue dimensioni sono allienate al prodotto ed anche esso è ridotto, trasportabile e interamente votato all'ergonomia.

sembra un luogo comune, ma non lo è: su Mac è molto più facile ed efficente l'editing audio-video


Ultimo cenno costruttivo al materiale utilizzato: è policarbonato plastico, materiale resistentissimo derivato dai vetri antiproiettile. Resiste molto bene ai graffi, se non ai proiettili (lasciamo a voi il piacere di provare...), e facilmente pulibile e si mantiene lucido e riflettente anche con l'utilizzo. Rivestimento a parte, il telaio è in magnesio, e nonostante le dimensioni e soprattutto lo spessore, il portatile "non scricchiola" con quella fastidiosa sensazione di struttura plastica e poca robustezza (spesso solo apparente) dei prodotti di fascia medio bassa. Attorno al telaio del monitor, come di consueto, passa l'antenna del WiFi che abbiamo potuto constatare essere dotata di una qualità di ricezione davvero eccellente, superiore ad altri portatili in nostro possesso.

si ha quasi paura di sporcarlo, toccandolo...


La dotazione è ricca quanto quella di qualsiasi altro Mac, e costando lo stesso meno di un migliaio di euro la cosa è degna di nota. Il portatile ha preinstallato l'eccellente Mac OS X Tiger, ha il pacchetto iLife 05 che da solo potrebbe valere il costo del computer (specie se fate musica, cosa che approfondiremo in uno speciale apposito), alcuni giochi di qualità trascurabile, il demo dell'eccellente pacchetto per la produttività iWork, il pacchetto Appleworks completo (una specie di equivalente di Works di Microsoft).

la tastiera si può smontare in un attimo, e sotto troviamo Airport e lo slot della RAM


Il computer viene fornito con 256 MB di memoria - integrata - ed ha uno slot di espansione localizzato sotto la tastiera, facilmente smontabile come da istruzioni. A discapito delle apparenze, 256 MB vanno più che bene nel normale utilizzo anche con Tiger (anzi, specie con Tiger, gli OS X vengono continuamente ottimizzati e girano solitamente meglio delle versioni precedenti a parità di configurazione). Se utilizzerete il computer prevalentemente per la navigazione, per la produttività, l'uso multimediale quale riproduzione di video e musica, la dotazione standard di RAM può essere sufficiente. Aggiungerla è comunque una operazione semplice, o richiedendola al momento dell'assemblaggio (ma ve la fanno pagare cara, alla Apple...) o acquistandola di propria iniziativa. I Mac utilizzano RAM convenzionale, ed anche se è consigliabile prenderne di buona qualità, ho potuto constatare che spesso funzionano anche con memorie di seconda scelta. Un buon modulo per portatile è comunque un acquisto indicato, indispensabile se fate editing, e tutto sommato una spesa abbordabile. Il disco rigido ha una capienza abbastanza modesta per gli standard attuali, soli 30 GB (di cui una decina utilizzati da sistema operativo ed applicativi), quindi potrebbe non rivelarsi sufficiente per chi deve archiviare sul portatile dati; per ovviare a questo problema, oltre ai sempre più diffusi e comodi dischi esterni, la possibilità di ordinarne uno con un HD maggiorato (ed ulteriore esborso, ovviamente) visto che fare da soli l'upgrade non è altrettanto semplice che per la memoria.

il lato destro offre invece il solo caricatore combo drive



Il monitor in dotazione, di 12" appunto, offre una risoluzione di 1024x768 che - a discapito delle apparenze - ha delle dimensioni più che accettabili, con una definizione ed un'area di lavoro che ha poco da invidiare ai più capienti LCD da 15". Tutto è leggermente più piccolo, ma in proporzione si perde poco. Il contrasto, l'angolo di visuale e la limpidezza dei colori non è al livello dei notebook di fascia alta, ma è accettabile ed allineata alla fascia di prezzo del prodotto. Ottima la tastiera, che sfrutta tutta la larghezza del notebook apparendo di fatto grande quanto quella di un normale modello da 15", con una risposta notevole ed una grande silenziosità. Ultima nota per chi intende fare HD recording, l'iBook non viene fornito di ingresso audio ma solo di uscita. Per tutti i programmi VOIP, il microfono integrato è di ottima fattura e prende bene il suono anche ad una certa distanza, ma la mancanza di un ingresso si fa sentire in altre occasioni; ricordiamo comunque come per fare incisioni e musica - cosa assolutamente alla portata del G4 in questione - sia decisamente meglio acquistare un convertitore analogico/digitale piuttosto che utilizzare la scheda audio del PC, che risulta molto più fedele nella riproduzione del suono e più pronta come latenza.

pulsante di accensione/standby e uscita altoparlante; pochi bassi, ma potenza accettabile



N.B. Prima di acquistare un iBook in un negozio, accertatevi che abbia in dotazione sia Tiger che iLife 05. In caso contrario non è l'ultimo modello (o quantomeno lo è come hardware ma non come dotazione software), e prendete in considerazione l'acquisto solo a fronte di un sensibile sconto sul prezzo finale.