Scritto da: Uruloki 12/05/2005 21.01
Sono d'accordo solo in parte con quello che dite. Sicuramente nella Nestlè ci saranno dei comportamenti eticamente non corretti, ma credo che la critica si possa estendere alla maggior parte delle multinazionali.
La consuetudine di regalare campioni prova è una pratica molto diffusa in tanti settori e dovrebbe essere accompagnata da una maggiore informazione, in questo caso da parte dei medici.
Inoltre il metodo di diffondere il latte in polvere ha di per se sia lati negativi che positivi, in molti casi rappresenta la soluzione migliore quando ci sia assenza di latte naturale (magari per denutrizione o per malattie trasmissibili con esso).
Credo debbano essere gli stati a tutelare i cittadini, ponendo regole che non espongano a cattiva informazione i soggetti più infuenzabili e quando purtroppo uno stato non vuole interessarsene dovrebbe essere la comunità internazionale ad agire.
E lo stesso stato dovrebbe darmi la certezza che ciò che compro rispetta le norme etiche proprie della mia cultura, berchè un boicottaggio rischia di essere un fenomeno inutile (perchè limitato) o ingiusto (perchè frutto di una conoscenza limitata dei fatti).
Concludendo credo che la cosa migliore da fare sia discuterne (come in questo post) affinchè se ne parli sempre di più e questo fatto sia al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, perchè è più facile per chiunque indignarsi di fronte a certi atteggiamenti che prendere in considerazione un boicottaggio con i toni di quello proposto nel link.
gli stati ci possono difendere, ma anche gli stati hanno interessi nelle multinazionali, diretti o indiretti e molti stati gradiscono la presenza delle multinazionali sul proprio territorio...pensa se in italia non ci fosse la nestlè, sai quante persone lavorano a sanpellegrino, perugina, motta, alemagna, buitoni...ecc? cosa farebbero queste persone?, lo stato, ogni stato a questo pensa, fra avere più occupati e incentivare l'allattamento al seno cosa preferisce lo stato?
bisogna essere consumatori consapevoli e non solo aspettarsi qualcosa dallo stato
aggiungo una cosa...sapete quanto è facile influenzare una donna che ha appena partorito, soprattutto se è il primo figlio....sapete che la paura principale di una neomamma è quella di non essere all'altezza di nutrire suo figlio e in un momento di debolezza il latte artificiale se proposto in un certo modo diventa un'ancora di salvezza.....considerate sempre che le statistiche dicono che le donne che veramente non possono allattare non sono altro che una percentuale bassissima, le donne che non allattano sono tantissime
certo che il latte aritificiale nutre bene, ma a parte la spesa i benefici del latte materno non dimentichiamoceli
[Modificato da valealice 13/05/2005 9.10]