*Past* il riassunto mi pesa.
Eh, vabbè. Siamo volati all'estremo opposto. Ochèi rendere "leggero" il numero, ma così è troppo.
La storia parte bene, il sogno di Taranee inquieta anche se con qualche clichè di troppo -il tumtum inizia a essere ripetitivo, venne usato anche da Enna con Irma se rammentate..-, ma il modellino fatto di lava non è brutto.
Il sogno di Irma è assolutamente fuori luogo al momento -ma non si doveva risparmiare tempo?-, oltre che ad essere mal sceneggiato -pagina 23 è confusa-. Dal mattino dopo in poi, si susseguono varie, discutibili, alquanto forzate gag. E la gente qua ha ragione, la regressione mentale delle cinque è continuamente appesa ad un filo: per *tot* numeri è abilmente coperta, altre volte gli anni scorrono velocemente all'indietro e le eroine ritornano nella beata età della fanciullezza -.-.
Ma non posso che essere d'accordo con Rain sulla questione nonna: all'inizio non mi diceva nulla; credevo che la sua anomalità -per non dire insulsaggine- fosse determinata dalla "povera espressività" di Campinoti. Ma stica. Decisamente stereotipata e basta Oo.
Ai momenti di infantilità si alternano i momenti *yawh* profondi come l'interessante dialogo tra Will e Taranee sul valore dell'amicizia -Kylion! L'amicizia non ha conf...no, pessima-. Simpatici i tentativi di sviare Peter dall'argomento spinoso, però, cazzarola, dopo numeri e numeri di tensione costruita, paure, angoscie e pippe mentali stracondite, non si può cambiare tutto d'un botto la filosofia della testate, ecchecavolo. Cioè, si può, ma così è esagerato, quasi un paradosso Oo. Veramente inutile la scena dell'aereoporto e delle presentazioni -stesso discorso per il sogno di Irma: vuoi un numero denso di avvenimenti? perfetto, ma togliamo le formalità, per favore-.
Da parodia: vedere le ragazze ridere e scherzare in momenti come questi è decisamente da parodia. Will cara, non eri tu che rompevi i maroni perchè il boy-dei-tuoi-sogni era rinchiuso dentro ad un libro? Però la vediamo fare amabilmente il bagno in piscina. Ochèi, si era deciso di agire di notte, ma francamente tutto ciò sa di incoerenza. O semplicemente stona, non so.
La visione di Tara mi è piaciuta, se non fosse che ricorda molto -troppo- il "Il sigillo di Nerissa" di Artibani, il che non è un male, ma l'assenza di originalità in uno sceneggiatore non è mai buona cosa.
Momento carino-ritorno all'età innocente -che tradotto sarebbe ritorno alla demenza infantile delle cinque. E qui i sorrisoni, gli occhioni brillantati e le battute fuori luogo ritornano sovrane e iniziano a far girare le palle.
Dall'ingresso alla sauna in poi le cose iniziano a farsi interessanti -tranne che per la trasformazione che vabbè, doveva essere motivata a tutti i costi -.-- e vedere Taranee protagonista non può che essere un piacere per gli occhi: molto bello il contatto con il mostrillo -che ho amato a prima vista-, stupenda l'espressione di lei a pagina 58, quarta vignetta.
Carino anche il Guardiano della pietra, certamente migliore di quello dello scorso numero.
Affascinante vedere Taranee "attratta" dai mostrilli, come ipnotizzata anche se apparentemente lucida nel dare ordini e indicazioni alle altre.
Ma poteva mancare il pippone cervellotico di Will? No di certo. E infatti, vanno via circa tre pagine per decidere che *forse* la migliore cosa è combattere anzichè lasciare beatamente stare e ritornarsene a casa.
Ne consegue allora una serie di sbaciucchini che si è soliti vedere soprattutto in questo fumetto, ma che in questa occasione diventa particolarmente irritante. Le didascalie contribuiscono solo a peggiorare la situazione.
Fine.
Ochèi, il commento all'episodio credo sia abbastanza percepibile a tutti. Quello che mi dispiace di più constatare è che è noto lo sforzo di migliorare la serie e di eliminare i difetti, ma in questo modo ne sono nati altri: ci lamentavamo della lentezza? Adesso, più veloce di così! Volevamo un numero con meno pippe e più azione? Ecchete!, ma così la confusione è tale che non è gestita bene nè l'una nè l'altra sfera. Troppe crisi depressive e lacrimoni che rigano guance? Benissimo, siamo tornati nell'Era della Spensieratezza. Siamo tornati così indietro nel tempo che le ragazze sembrano avere 8 anni di meno -e non solo mentalmente...gh-.
Il punto, insomma, è che siamo passati da un estremo all'altro, e ciò non giova alla saga, che ormai aveva adottato un determinato tipo di stile di narrazione e cambiarlo così velocemente mi è sembrato veramente azzardato. Anche una ragazzina in targhet si accorgerebbe di una stonatura del genere.
Anche la situazione grafica non è diversa: se prima certi numeri -ho detto certi, non tutti- peccavano di rigidità e/o inespressività, ne "Le fauci del mondo" non si può dire la stessa cosa, anzi. Peccato che qui c'è troppa espressività Oo, cioè, tale da rendere i visi orribilmente deformati all'inverosimile. Mai come in questo numero la Razzi mi aveva deluso, e tantomeno Dalena. Sono tra gli artisti che più ho apprezzato nella mia giovine e umile carriera da fissata fumettista.
Per concludere, trovo molto poetica la copertina -la Will così umanizzata da Bertolucci è bellissima-, soprattutto i colori. Perlomeno la scena c'entra con la saga...
Un pesante fischio per la pin up della Razzi: mai vista una Taranee così.