senza parole
salve,
innanzitutto complimenti per la meravigliosa e chiarissima rubrica,ma soprattutto onesta e coerente,
vi scrivo per raccontarvi un fatto che mi ha colpito e in un certo senso stravolto per quasi un pomeriggio intero da quanto abbia per me dell incredibile.
Un mese fa ho aquistato una bellissima fender custom shop '69 di cui non ho potuto fare a meno di ammirare la fedeltà nei particolari e anche smontando il battiplettro
e osservando i pick up con le iniziali di A Y non ho potuto fare altro che godere del mio nuovo aquisto.certamente è una chitarra nuova e quindi da rodare con tutti gli iniziali movimenti del legno e tutto ciò che noi sappiamo, ma per una chitarra costruita in serie mi sembra proprio ben fatta, manico a posto, morbidissima da suonare, sensibile a tutto ciò che si vuole esprimere con una chitarra di questo tipo naturalmente, ma veniamo al sodo.
Nonostante me la cavo con le regolazioni e che abbia settato a puntino ogni cosa visto che utilizzerò esclusivamente questo strumento nel mio nuovo progetto mi viene voglia di fare un salto dal liutaio (per un controllo di ciò che ho settato e per togliermi una volta per tutti i dubbi sulle mie convinzioni di come arrivare a un buon set up e per eventuali limitatine fini del caso perchè anche se sicuri di ciò che si fa un bel bravo dall esperto fa sempre buono), visto che sono di ravenna penso bene di arrivare a bologna da un noto liutaio del capoluogo, e qui viene il bello della questione.
Intanto io che sono un tipo educato e pacato ricevo un accoglienza che subito mi lascia perplesso.Il mio gioiellino viene in pochi secondo riempito di merda di ogni genere, scusatemi il termine ma è ciò che gli hanno tirato senza motivazione alcuna, chiedo gentilmente un intervento nel caso qualcosa possa essere migliorato e senza nemmeno una minima prova ne della tastiera ne del manico mi viene detto che l unica cosa da fare con questi strumentucci di oggi è che gliela lascio per smontarla tutta e per rifare tutte le cose sbagliate che ci sono, che non ci guardava nemmeno perchè sa di come sono fatti questi prodotti, cominciando dalle vernice e per finire ai legni, ai tasti, e a chi più ne ha più ne metta senza che io avessi chiesto nulla.Mi viene mostrata una ephipone les paul col manico rotto e mi viene detto che indipendentemente da gibson fender ibanez è tutto finto legno schifoso, che non vede una sola venatura in nessun manico fender compreso il mio, che se volevo farla suonare anche quello schifo di microfoni( perchè siamo in italia e dobbiamo imparare a parlare l italiano e bene perchè nemmeno selettore gli andava bene ma "cambia fase", almeno mi sembra)che nemmeno aveva provato perchè come mi dice subito nemmeno sa suonare una nota, e poi sempre con quel tono che mi ha addirittura fatto pensare che non fosse completamente lucido, ha continuato senza che io dicessi una sola parola per contraddirlo ne tanto meno lodassi il mio strumento, non avendo chiesto nient altro che un set up.
prolungandosi contro una lobbie di giornalisti, produttori, altri addetti ai lavori pagati per nascondere ciò che lui mi aveva appena detto.
Sono rimasto molto male perchè di questo professionista , in particolare del padre più che di lui, avevo sempre avuto stima e un idea diversa.Forse gli è stato tramandato poco o poco é semplicemente lui, ma sinceramente senza pensare di avere uno stradivari nelle mani mi sembra con la mia umile opinione di non aver comprato prorpio una schifezza di quel genere visto che oltretutto mi sembra una buona chitarra e chi l ha provata ne è stato colpito quanto me.
vorrei un parere autorevole su ciò che può significare questa cosa e sulla validità di tali prodotti che paghiamo fior di quattrini e a chi posso rivolgermi a ravenna, forlì o bologna per questi tipi di settaggi senza essere umiliato o preso in giro.grazie mille in anticipo