l ho trovata x caso..ma ki si crede d exere sto idiota?
Bugo c’è. Il cantautore di Trecate Novarese, colui che la scorsa primavera aveva attirato l’attenzione di tutti i media specializzati grazie alle surreali ballate acustiche di “Sentimento westernato”, è tornato. Ha firmato un contratto con la Universal, che pubblica in questi giorni il suo nuovo album, “Dal lofai al cisei”.
Bugo l’indipendente è cambiato, vendendosi alle multinazionali? Per niente: lo abbiamo incontrato nella sede della sua nuova casa discografica, parcheggiati nell’ufficio di un responsabile della promozione adibito a sala interviste. Bugo ci accoglie con calore, sedendosi dietro la scrivania e appropriandosi del luogo come se niente fosse, rispondendo al telefono, commentando ciò che lo circonda. Iniziamo la nostra intervista che, per movimentare un po’ il tutto, prevede pure un giochino: Bugo che commenta “alla cieca” alcune canzoni italiane.
Allora, Bugo, che effetto ti fa fare un’intervista nella sede di una casa discografica multinazionale?
E’ quello che diverse persone mi chiedono. La Universal è stata la prima etichetta a concedermi tutto, forse anche la più svelta. Per il momento mi lasciano fare tutto: ho fatto un video di cui ho scritto la sceneggiatura, ho fatto la copertina del disco con un mio amico… E non è che devo ogni volta dire loro “guardate che sul contratto c’è scritto così!”. No… Mi sono fatto il culo, ragazzi. Per ora va tutto bene. Dico per ora, perché il disco è appena uscito, non sono ancora iniziati i concerti, è ancora tutto bello. E’ bella, l’alba. Poi bisogna vedere come si evolve la giornata…Magari tra qualche tempo mi vedrete in crisi.
Diciamo che è come un matrimonio: siete ancora in luna di miele…
Si… Anzi, no, mettiamola così: sono andato ad una festa, una bella figa mi ha cercato senza che io facessi nulla –perché mi hanno cercato quelli della Universal -, abbiamo sc… un po’ di volte… Per il matrimonio è ancora presto.
Però avete fatto un bimbo: il disco…
Calma! Il bimbo l’avevo già concepito prima. Io sono arrivato in Universal con questo disco già pronto. A dir la verità l’avevo offerto a tre etichette diverse: oltre a loro c’era anche la Best Sound e la Santeria/Audioglobe. Come dicevo prima, quelli della Universal sono stati i più svelti.
Hai fatto un disco “chiavi in mano”, insomma…
Si, ci sono rimasti tutti un po’ di m… quando sono arrivato con un disco bell’e pronto: gli avevo fatto ascoltare diverse canzoni, come “Casalingo” e “Fai la fila”, per far capire che non sono solo quello di “Sentimento westernato”. Manco pensavo che mi richiamassero… Poi si è iniziato a parlare di me: MTV, “Tutto”, voi di Rockol… ed ecco che si sono rifatti vivi tutti. Io ho detto: chi mi prende questo disco, firmo per loro. La Universal ha accettato, e ho firmato un contratto per quattro dischi.
Ehi, se ripeto qualcosa che ho già detto, fermatemi...
Questo disco, come dicevi tu, presenta un lato diverso di Bugo, meno acustico e più rumoroso.
Sapete, diverse canzoni sono vecchie, nel senso che le ho scritte un po’ di tempo fa. Ho voluto fare un disco chitarristico, un po’ sperimentale, anche più “pesante”.
Parliamo del titolo: “Dal lofai al cisei”.
Quello l’ho deciso dopo aver firmato il contratto. E’ stata un’idea del produttore Fabio Magistrali. Gli avevo fatto ascoltare dei provini già completi, e lui mi ha dato una mano a sistemarli, lavorando su alcuni arrangiamenti e sulle voci. Siamo passati dal “low-fi” all’esserci… Poi è un gioco di parole che ha molti significati diversi, e soprattutto da un’idea di passaggio, di transizione da uno stato all’altro…
In una delle canzoni, “Milano tranquillità”, parli male della città in cui siamo, che è anche quella che ti ha adottato musicalmente. Come mai?
Suona il telefono dell’ufficio in cui ci troviamo. Bugo risponde.
Si, pronto? Si, sono io. Si, si. Sono Bugo. Si Bugo. Ciao. Ciao.
Non aveva capito. Qual era la domanda? Ah, si Milano. In realtà quel pezzo l’ho scritto molto tempo fa, e non bisogna interpretare letteralmente tutto quello che dico… Mi ricordo quando l’ho scritto: avevo appena mollato un lavoro a Milano, e pensavo "che bello, finalmente posso dormire quanto mi pare". La prima mattina da disoccupato sono stato svegliato alle 8 dai lavori in strada, cazzo! E’ stato un episodio molto semplice, ma non voglio generalizzare: non amo particolarmente Milano, ma neanche la odio così tanto…
Suona di nuovo il telefono. Bugo risponde.
Si. Paolo non c’è. Sono Bugo. Ciao, no, ciao.
Bene, siamo arrivati al nostro giochino. Ora ti faremo ascoltare sei canzoni di altrettanti artisti italiani. Dicci cosa ne pensi e, se credi, sfogati pure. Ecco la prima.
Passiamo a Bugo il nostro lettore CD. La prima canzone che ascolta è “L’eccezione”, il nuovo singolo di Carmen Consoli.
Belle ‘ste cose, ragazzi. Se no che palle, le interviste…
Dov’è il volume…. Cos’è? Sarà una roba tipo Belle & Sebastian… Ah, no è roba italiana. Bello, però. Ah, è la Consoli, anche se non conosco la canzone. Non conosco neanche molto della sua musica, vi dirò, perché ne ascolto poca in generale. Però la stimo, e mi sta pure simpatica, mi piacerebbe conoscerla e dirle “Ciao!”. Poi magari conoscerò Grignani, che musicalmente mi fa schifo, e scoprirò che è simpatico pure lui…
Ok, passiamo al secondo brano.
Schiacciamo un tasto sul lettore CD. La canzone che segue, guarda caso, è “L’aiuola”, di Gianluca Grignani….
Questo è il secondo? Madonna, è terribile! E proprio tremendo, come suono… Aargh! Non riesco. E’ Grignani, ho capito. Ma non riesco proprio! Passiamo alla prossima, per favore.
Va bene, va bene, non vogliamo prolungare la tua sofferenza...
Facciamo avanzare il lettore CD. Arriva “Musica”, di Tricarico
Questo è facile… Ma sono tutti artisti della Universal? Tricarico mi piace… L’ho conosciuto di persona, ma mi piacerebbe conoscerlo un po’ di più… Mi piacerebbe chiedergli com’è andata la registrazione del suo disco, cosa gli hanno imposto, che tipo è… Ma non tanto perché potrebbe servire a me, per capire come si rapporta lui alla sua musica. Mi preoccupa la sua fragilità, devo dire. Poi magari lo conosco un po’ di più e scappo, magari mi ritrovo a bere una birra con Grignani…
Ok, andiamo avanti: quarta canzone.
Parte “Dindondio”, di Zucchero.
Cos’è, non riesco a capire. Ha un buon suono sul pianoforte, un po’ sporco, mi piace. Però non riesco a riconoscerlo…
Ah, è Zucchero. No, non mi piace, anche se credo che il suo amore per il blues sia sincero. C’era un singolo che ha fatto che tirava, quello veloce, con tutti i neri e le nere che suonavano. Ma musicalmente non mi piace. Comunque ho capito il trucco: sono tutti artisti Universal… Ci saranno i Verdena, spero…
Passiamo al penultimo brano.
Sul lettore CD parte “Tracce” di Francesco Renga. Bugo rimane in silenzio per un po’, cercando di capire di chi è la canzone.
Non mi piace come canta.
Aspettiamo il ritornello. Madonna, cos’è!? Francesco Renga? No, non mi piace proprio: come canta, come musica, come stile, come faccia…
Ok, ultima canzone.
Facciamo partire “Casa mia”, dei Timoria. Nella stanza entra una persona della casa discografica a segnalarci che ci rimangono 5 minuti. Bugo fa un commento irripetibile.
Spero non siano i Negrita, Madonna!
Ah, sono i Timoria. Non mi piacciono neanche questo, anche se sono meglio che Renga. Renga è il peggiore.
Chi avresti messo in questa ipotetica lista d’ascolto?
Anche non Universal? Beh, oltre ai Verdena, tutti gli artisti che ascolto e con cui ho suonato spesso: Daniele Brusaschetto, Onq, Altro, Motorama. Nel “mainstream” faccio davvero fatica a fare qualche nome.
Siamo giunti alla fine. Quali sono i tuoi programmi per il futuro, oltre ad appropriarti definitivamente di questa scrivania alla Universal?
Vorrei uscire a cena con la vostra giornalista Valeria Rusconi… No, a parte questo, non ho programmi a lungo termine: ho un sacco di pezzi da parte, ma prima farò è il “Brand new tour” di MTV, ed altri concerti. Sarà la cosa più bella che ho mai fatto in tutta la mia vita: suonare tutti i giorni per un mese di fila.
ma voi l avete mai sentito a qst?!??!