curiosità lette in giro

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fli
00venerdì 21 novembre 2008 11:59
da un'intervista rilasciata da antonio ricci ieri a "la stampa"

Un altro fraintendimento che lei lamenta sempre è quello delle
Veline. Qualcuno la tratta come il primo che ha portato belle ragazze
in tv.
«Già, mentre anche qui le veline nascono come parodia del ruolo della
donna in tv e insieme come parodia dell’informazione. La verità è che
contro le veline si scatena la coda di paglia radical chic, mi viene
in mente la battuta fulminante di Cristina Quaranta, quando la
criticavano per la storia con un calciatore: “Mo’ me faccio Santoro
che è ‘n’intellettuale così so’ tutti contenti”».




da un articolo dell'agenzia di informazione politica e sociale

Berlusconi, la Rai e l'opinione pubblica (che non c'è)
... Gianni Boncompagni ride sempre se ripensa a quando negli studi di
Non è la Rai , guardò le ragazze, e disse: “Ecco, io il paradiso me
lo immagino così”.
Fratello maggiore, padre-padrone, uomo
ovunque...
fli
00venerdì 21 novembre 2008 12:02
da tvboomerang.blogosfere.it


Il ciclo di vita di un vip: da conduttore a testimonial perpetuo
delle televendite


Come per ogni giorno c'è un'alba e un tramonto, per ogni personaggio
del mondo dello spettacolo c'è un'ascesa e un declino.
Se il declino è accompagnato da una lunga agonia, si origina quel
fenomeno detto "la televendita perpetua": la condanna a smerciare
padelle ed elettrostimolatori fino a che si invita il vip di turno a
migrare per il primo reality show disponibile o a sparire del tutto
dalla circolazione.

A inaugurare la lunga serie di arruolati è stato Giorgio Mastrota (ex
marito di Natalia Estrada), presentatore televisivo prima che gli si
imponesse di raccogliere l'eredità del Baffo da Crema.

Seguono nella lista Patrizia Rossetti (dopo i fasti de La Fattoria
2), l'ex letterina Daniela Bello, Gaia De Laurentis e l'ex velina
Alessia Mancini, dopo l'esperienza a La Talpa 2 in missione "recupero
fama" e la promozione a inviata di Stranamore.


Una dirigenza Mediaset senza cuore ha invece deciso di far
retrocedere la scattante Jill Cooper dal ruolo di docente di aerobica
ad Amici di Maria De Filippi a venditrice di tapis roulant su Media
Shopping.

C'è infine l'enigma Annalisa Mandolini. Da anni è il volto delle
televendite per i programmi Mediaset di target giovanile, ma ancora
nessuno si è deciso a promuoverla per meriti sul campo.



_mauro78_
00venerdì 21 novembre 2008 12:14
Verissimo! Annalisa dovrebbe avere più spazio, è molto brava secondo me! [SM=g27823]
simo2090
00venerdì 21 novembre 2008 15:45
la mandolini è brava,ma solo a fare le televendite,come conduttrice non va bene...
fivelandman
00sabato 22 novembre 2008 19:49
Re:
simo2090, 21/11/2008 15.45:

la mandolini è brava,ma solo a fare le televendite,come conduttrice non va bene...




Ma guarda che ha presentato x anni La banda dello Zecchino con Ettore Bassi!!!
simo2090
00sabato 22 novembre 2008 22:36
Lo so,lo so...no,dico conduttrice in prima serata,in un programma magari piu impegnato della banda dello zecchino non c'è la vedo....
_mauro78_
00lunedì 24 novembre 2008 16:14
Ma infatti io non dicevo necessariamente un programma in prima serata, però potrebbe comunque avere più spazio [SM=g27823]
fli
00lunedì 1 dicembre 2008 22:55
L’harem di Ozpetek

Lo paragonano a Pedro Almodóvar, ma “paragonare una persona a un’altra è sempre riduttivo” osserva Margherita Buy, una delle sue attrici predilette. Ferzan Ozpetek è Ferzan Ozpetek. New York gli dedica, al Moma dal 4 al 14 dicembre, l’onore non comune di una retrospettiva, promossa e organizzata dalla Cinecittà Holding col ministero dei Beni culturali. Intanto esce dalla Mondadori un libro fotografico, in doppia versione italiana e inglese, dedicato a lui e al suo cinema, con testi raccolti, provocati, scritti da Laura Delli Colli, cronista cinematografica di Panorama, che lo presenterà a New York (anche all’Istituto di cultura, con lo scrittore Antonio Monda) durante la settimana della manifestazione. Titolo Ferzan Ozpetek. Ad occhi aperti. Perché, dice il regista: “Io voglio vivere con gli occhi aperti”.
Sarà un caso che Ferzan, in turco, la sua lingua madre, voglia dire “prima luce dell’alba”? Certamente no, pensa Ozpetek, cultore di oroscopi e analista di destini, e va oltre: “Guardare non basta, bisogna vedere”. Il suo cinema vede la vita quotidiana, il desiderio, i sentimenti nascosti e tormentosi, l’aspirazione al divino. E lo fa, in genere, col ritmo di una sarabanda danzata da un gruppo di amici, legati da contraddittorie, ma sempre forti, emozioni. Con uno sguardo affettuoso e profondo sul mondo femminile. “È evidente che le donne gli piacciono molto, le stima” commenta una sua sostenitrice fin dalla prima ora, Natalia Aspesi. “E non per quella banalità che vuole gli omosessuali per forza sensibili all’universo femminile. È una questione di umanità, di empatia che lui ha molto spiccate. Lo ammiro come persona e come autore, mi commuove. E, a proposito di omosessualità, Ozpetek sa trattare il tema con una grazia e una leggerezza speciali, con realismo e senza moralismi”.

A lei piace un film fra i più discussi, Cuore sacro, del 2005, con una convincente Barbora Bobulova, che racconta una complicata conversione, umana e religiosa. “Sono di un ateismo forsennato” racconta Aspesi “ma lui mi ha spiegato cos’è la fede, suscitando in me una certa inquietudine”. Cuore sacro è uno dei film di Ozpetek più complessi, meno leggeri, ma che corrisponde, nello sbandamento contemporaneo, al grande bisogno di radicamento, di abbandono, di sacrificio, in cui le donne sono in prima linea. “Mi ha insegnato a far vincere le emozioni sulla ragione” confessa Bobulova nel libro. È un sentimento, il suo, condiviso da tante protagoniste di questo cinema, attrici che rivelano di sentirsi capite dal regista come mai prima, toccate così intimamente da riuscire a tirar fuori una parte recondita di se stesse, nuova persino.
Ambra Angiolini, che nel malinconico e rasserenante Saturno contro ha convinto la critica più severa con un personaggio non facilissimo, dice: “È imbarazzante la sua capacità di farti esplodere dentro cose segrete. Ti obbliga a un salto, a una decisione su te stessa. Come nei momenti cardine della vita. Prima eri una persona, poi sei un’altra, migliore”. E Buy: “Per me Le fate ignoranti ha rappresentato una svolta professionale e una crescita esistenziale. E in Saturno contro Ferzan mi ha obbligata a una trasformazione del personaggio, delle sue emozioni complesse, mettendomi felicemente alla prova, facendomi sentire sempre apprezzata”.

Tutte vorrebbero essere per lui quello che, prima Carmen Maura, ora Penélope Cruz è per Almodóvar (ancora lui) e si dicono pronte a lavorare nei suoi film anche solo per una comparsata. Ha detto Stefania Sandrelli in una riflessione scritta apposta per il libro: “Abbiamo lavorato insieme neanche una settimana in tutto (in Un giorno perfetto, ndr) e, quando ho finito, mi mancava come se mi fossi innamorata di lui”. Milena Vukotic, che in Saturno contro ha fatto una piccola, significativa partecipazione: “Lui s’innamora subito dei suoi attori, ed è ricambiato. Ciò che conquista è la sua grande capacità di trasmettere una sincera partecipazione a quello che ognuno ha di diverso. Gli voglio bene e l’ammiro”. Isabella Ferrari dice che le sembra un capofamiglia, “una madre, un padre, che ti schiaffeggia e poi ti accarezza”. Gli deve l’espressione matura della sua forte sensualità, un senso gratificante di esclusività che diventa tristezza persino, quando sul set pensi “che poi quel film finirà e che forse con lui non sarà più così”.

Ma sembra proprio che la magia continui anche fuori dal set. Ozpetek riesce a suscitare questo coro di reazioni anche da parte maschile, da Alessandro Gassman a Stefano Accorsi, tutti che gli restano legati, tutti amici. Un clan. Il segreto è l’amicizia, dice lui. Niente, nemmeno l’amore, vale quanto l’amicizia. “È come l’acqua”. Vorrebbe essere il genio nella lampada e soddisfare i desideri degli altri. E s’impone nelle loro vite. Riempie gli amici di messaggini. È affettuoso, presente. Con Serra Yilmaz si conoscono da 11 anni, dice che gli ha insegnato “ironia, leggerezza e un sano realismo”. La vuole in tutti i suoi film, anche solo per un’apparizione rapida, come un portafortuna. Lei, da Istanbul dove sta girando per la tv, replica con altrettanto entusiasmo: “Ormai siamo oltre l’amicizia. È come un parente. Possiamo litigare violentemente, ma non succede niente di grave. Siamo sempre là, saldi come roccia nella vita l’uno dell’altra. Anche lui ha un grande senso dell’umorismo. Lo stesso mio. Ci facciamo scherzi pazzeschi, surreali”.
La vita entra nei film e dai film le immagini ritornano nella vita. Come il gazometro delle Fate. “Monumento alla spensieratezza della mia gioventù” quando da Istanbul si trasferì ventenne a Roma per studiare e lavorare nel cinema. Da aiutoregista prima, poi piano piano realizzando i suoi sogni. E viveva già lì, davanti al gazometro. Ancora ci vive, in quella cucina che compare nelle sue storie dove Delli Colli lo intervista mangiando i dolcetti della pasticceria sotto casa. Pasticceria che entrerà in La finestra di fronte. Una leggenda metropolitana, racconta l’autrice, vuole che il gazometro non sia stato demolito in omaggio all’aura che gli ha sprigionato intorno il suo film.
Tutto alla luce del sole, nell’esistenza e nel lavoro di questo regista amatissimo. Possibile? E l’ombra dov’è? Ozpetek è stato in analisi, confessa punzecchiato da Delli Colli, e descrive la terapia con una frase lapidaria: “Un dolore che libera dal dolore”. Un dolore che non coincide necessariamente con la morte (come in tutti i suoi film finora), il dolore della vita. Che aspetta di essere raccontato.



fonte: panorama.it
fli
00giovedì 4 dicembre 2008 22:39
la merz e il silicone^^
Protesi al seno, lariane divise
Fa discutere l'ipotesi di un albo

La società odierna, si sa, è fortemente condizionata dall’aspetto esteriore. In un mondo costruito su misura per i belli, chi non si sente adeguato ricorre sempre più spesso, potendo permetterselo, al chirurgo estetico. Tutto ciò si traduce in una realtà in cui le ragazze, giovanissime e non di rado non ancora maggiorenni, si fanno regalare per Natale un nuovo seno. Per informare sui possibili rischi che questi interventi possano comportare, arriva una proposta del sottosegretario alla Salute, la leghista Francesca Martini. La volontà è quella di far sapere innanzitutto la data di scadenza delle protesi al silicone che andranno a rendere più florido e invidiato la scollatura. Ma non solo. Oltre a stilare questo particolarissimo albo, il tentativo è di far conoscere i possibili rischi. Cosa ne pensano le rappresentanti del gentil sesso? Ecco le loro risposte. ALESSIA MERZ (showgirl): «Non sono una moralista. Ritengo che una persona si debba innanzitutto piacere. Se per raggiungere l’obiettivo sente la necessità di un ritocco al seno perché magari è piatta, ben venga. Non bisogna però esagerare e dare il permesso con leggerezza alle ragazze più piccole»...



fonte: http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=91051
fli
00sabato 13 dicembre 2008 13:35
da tgcom
Star da addentare, dalla Merz alla Torrisi:
ecco una carrellata di belle e sorridenti
Star "addentate" per voi
Ecco i sorrisi che fanno più... ridere

Bianchissimi, allineati perfettamente e splendenti. Le bellissime
mostrano tutte sorrisi splendidi, ma guardandole da vicino anche loro
hanno qualche difettuccio. C'è chi ha i due incisivi più prominenti,
chi ha i denti corti, chi li ha più lunghi, chi sorride come un
cavallino, chi fa il coniglietto, chi mostra mascelle pronunciate.
Eppure chiunque farebbe i salti mortali (dal dentista) per avere
denti da star!

Un sorriso smagliante e una bocca senza macchia sono il sogno di otto
italiani su dieci, in particolare donne, colpite da una vera e
propria mania da denti perfetti. Del resto lo hanno rivelato numerosi
studi che avere una bocca sana è un motivo di successo nella vita di
coppia come nella carriera. E infatti le star hanno tutte denti
perfettamente allineati (apparecchi e protesi impeccabili) e
bianchissimi.

Selezionando alcuni sorrisi delle belle dello spettacolo e facendo lo
zoom sui loro denti si possono notare pregi e difetti. Eppure chi non
vorrebbe avere una dentatura così! Da Gaia Bermani Amaral a Ela
Weber, Laura Torrisi, Carolina Crescentini, Caterina Balivo, Laura
Morante, Debora Salvalaggio, Afef, Alessia Merz e Ana Laura Ribas,
guarda che sorrisi smaglianti.







fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/gossip/articoli/articolo435067.shtml

c'è anche il sondaggio

http://www.tgcom.mediaset.it/fotosondaggio/fotosondaggio532.shtml
--Deli--
00domenica 14 dicembre 2008 23:02
ma non sanno più cosa scrivere su tgcom? [SM=x82471]
_mauro78_
00lunedì 15 dicembre 2008 09:12
Re:
--Deli--, 14/12/2008 23.02:

ma non sanno più cosa scrivere su tgcom? [SM=x82471]




[SM=x82473] [SM=x82473] [SM=x82473] [SM=x82473] [SM=x82473]
fli
00sabato 27 dicembre 2008 17:53
Re:
--Deli--, 14/12/2008 23.02:

ma non sanno più cosa scrivere su tgcom? [SM=x82471]




e non hai lettp questa^^

Una vip tutta da..scartare!
Scegli chi vorresti sotto l'albero
Meglio una bionda una mora, una donna di successo o una desparecida della tv? Tgcom vi invita a scegliere la bella da scartare sotto l'albero. Da Alessia Marcuzzi ad Ambra Angiolini, da Anna Tatangelo a Marina La Rosa, passando per Antonella Elia, Carolina Marconi, Cristina Chiabotto, Maddalena Corvaglia, fino a Paola Barale e Paola Cortellesi, ecco una carrellata di vip da chiedere a Babbo Natale.

Belle, simpatiche e cariche di energia: quest'anno avete davvero l'imbarazzo della scelta. Per delle feste frizzanti, ecco la spumeggiante Alessia Marcuzzi: gambe chilometriche, allegria da vendere, la conduttrice sa come rendere indimenticabile il vostro Natale. Almeno quando Paola Cortellesi, regina della comicità con doti canore da non sottovalutare è l'ideale per dare lo sprint giusto alle vacanze.

Se preferite una bellezza statuaria, sulla letterina scrivete il nome di Cristina Chiabotto: 1 metro e 80 centimetri di sensualità che non vi deluderanno. Fascino e voce: se il mix vi attrae la scelta è doppia, con la splendida Anna Tatangelo (ma attenti alla gelosia del suo D'Alessio) o la vulcanica Ambra Angiolini, entrambe belle e...brave.
Se l'amarcord è il vostro genere preferito, rispolverate due prezzemoline d'altri tempi: la "gattamorta" Marina La Rosa e l'attaccabrighe Antonella Elia. Da un po' mancano sotto i riflettori e scartarle sotto l'albero potrebbe portare alla luce i bei vecchi ricordi.

Sensualità mediterranea quella dell'ex gieffina Carolina Marconi: curve mozzafiato, prorompenza unica, sorriso che incanta sono le sue "istruzioni per l'uso". Da maneggiare con cura. E' ritornata alla ribalta e potrebbe essere il vostro desiderio più bello la carismatica Paola Barale, tutto pepe e allegria. Un'altra bionda frizzante è l'ex velina Maddalena Corvaglia: tutta da scartare. Difficile scegliere quella giusta da baciare sotto il vischio...


che accoppiamenti eh?^^





fonte: TgCom
fli
00sabato 27 dicembre 2008 18:03
FUORIORARIO
Repubblica — 06 aprile 1997 pagina 8 sezione: GIORNO & NOTTE ROMA
I FOTOGRAFI lo aspettano al varco nel foyer del teatro Olimpico: Giorgio Romiti, figlio di Cesare e fratello di Maurizio, è tra le prime file al debutto di Saop, il nuovo spettacolo della Premiata Ditta. Romiti jr è con la moglie Antonella, e adotta la tecnica dell' understatement: "Perchè mi fotografate?". Ma poi arrivano anche le telecamere di Raiuno Italiasera ad immortalare questa sua rara uscita pubblica serale nella capitale (è arrivato appositamente da Torino).
E l' altra sera i paparazzi si sono scatenati a flashare anche l' esercito di volti noti dello spettacolo che affollavano la platea del teatro. Paolo Bonolis, conduttore del Gatto & la volpe, è di nuovo con una ragazza biondina che si chiama Sonia, ma non c' è verso di farle dire il cognome. Fiorello si concede ai flash proprio con la valletta di Bonolis, Ela Weber. "Quelli della Premiata Ditta fanno bene a uscire dal clichè della battuta dietro l' altra - approva lo show-man - E' quello che sto cercando di fare anch' io, abbandonando il "timbro" del karaoke per lavorare con Maurizio Costanzo". Flash su Maria Grazia Cucinotta, mano nella mano con il marito Giulio Violati: "Mi sono divertita moltissimo". Ecco Cecilia Cipressi, in arte Syria, terza a Sanremo: "La Premiata mi fa impazzire, specialmente Pino Insegno". Enrica Bonaccorti è con Oreste De Fornari. "Il mio grande amore? La radio di 3131, che mi impegna dalla mattina presto. La sera? Vado a dormire". E poi sfilano Lino Banfi, Paola Barale, Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Viviana Natale, Franco Nero, Enrico Vanzina, Wendy Wyndham, Barbara D' Urso, Elsa Martinelli, Giorgio Melidoni e Stefano D' Orazio dei Pooh con Sabina Stilo. E il primo ad abbandonare la platea - a metà primo tempo - è Raul Bova, che però assicura: "Torno subito".
TUTTI DA SABRINA - Dopo lo spettacolo della Premiata, molti volti noti sono andati a cena a Trastevere e dietro piazza Navona, per poi ritrovarsi al Sidewall di via Libetta, dove si festeggiava il compleanno di Sabrina Marinangeli, del cast di Buona Domenica. E Fiorello ha pure suonato la batteria, mentre Syria ha cantato la canzone del festival.NUTI AL PIANO - Francesco Nuti, attore e regista sulla rampa di rilancio con un nuovo film, la stessa sera invece ha fatto un blitz al pianobar del Bella Blù, in compagnia di Anna Maria Malipiero. Nuti è andato al piano e con Raffaello ha intonato Che sarà, Adesso tu e Sarà per te.
MARINA TRASH - Contemporaneamente Marina Ripa di Meana concludeva la giornata ripresa dalle telecamere di Channel 4 al bar della Pace, applaudendo la performance di Miss Lola in versione danzatrice del ventre. La tivù inglese manderà in onda il servizio nel programma Eurotrash, che aveva già preso di mira Ambra e Valeria Marini.
ROMITI JUNIOR MONDANO E SI SCATENANO I PAPARAZZI - pietro d'ottavio





FESTA E STRIP PER MERCEDES SU PENTHOUSE
Repubblica — 01 marzo 1997 pagina 13 sezione: CRONACA ROMA

TRA LE STAR della scuderia a luci rosse di Riccardo Schicchi, Mercedes Ambrus è la stellina che meno si spinge sui versanti dell' hard. E il suo erotismo soft ha conquistato lo staff di Penthouse, che questo mese gli ha dedicato la foto di copertina. Per festeggiare l' evento Riccardo Schicchi, Mercedes e altre sexy-attrici della scuderia hanno brindato al Gilda di via Mario dei Fiori. "E la festa è doppia, perchè Mercedes è appena potuta tornare dall' Ungheria per riprendere a lavorare in grande stile", ha spiegato Riccardo Schicchi.
IL CINEMA FA FESTA - Una vera invasione di divi del cinema nella capitale: gli ultimi giorni sono stati fitti di presentazioni, anteprime e scorribande capitoline per attori d' oltreoceano e di casa nostra.
LA NOTTE IN DISCOTECA DI McGUIRE - A parte il ciclone Tom Cruise, protagonista di McGuire - che accompagnato dalla moglie Nicole Kidman in discoteca ha fatto capolino al Bella Blù ai Parioli e al Follia di Prati - è sbarcata nella capitale Claire Danes.
IL BALLO DI GIULIETTA - La diciassettene protagonista con Leonardo Di Caprio del nuovo Romeo and Juliet, ha passato una intera serata a scatenarsi in pista al Bella Blù.
LUCA E LUCREZIA - Ma non sono mancati i festeggiamenti per due film italiani. Lucrezia Lante Della Rovere e Luca Barbareschi hanno festeggiato l' uscita di Ardena all' Alpheus di Testaccio, insieme a Ela Weber, Giuseppe Tornatore, Patrizia Pellegrino e Sergio Rubini. Per l' occasione Peppino D' Agostino ha suonato le musiche della colonna sonora del film. E Lorenzo Crespi, Saro in Marianna Ucria di Roberto Faenza, ha festeggiato all' Alien in compagnia della corista Sabrina Marinangeli. - pietro d' ottavio
fli
00domenica 28 dicembre 2008 16:51
questa è divertente,
qulacuno forse ricorderà anche la vicenda


Alessia dal giudice Rivoglio il mio nome
Repubblica — 19 dicembre 2000 pagina 9 sezione: TORINO

«Alessia Merz sono io. E ho il diritto di usare il mio nome e il mio
cognome». Messa così sembra quasi una cosa da ridere. E invece, con
queste parole, la showgirl ha sollevato un problema giudiziario: si
può battezzare il proprio sito Internet con le generalità di qualcun
altro? C'era proprio lei, ieri mattina, a Palazzo di Giustizia, a
spiegare al giudice che non si può, perché si tratta di
una «usurpazione del nome». L'intera controversia ruota attorno
all'indirizzo che la casa editrice per l'infanzia «Le mie favole» ha
attivato per farsi propaganda: si digita «www.alessiamerz.it» e si
scoprono le avventure di tre simpatici pupazzetti chiamati Ales, Siam
e R.Z., le cui iniziali, accostate, danno vita all'acrostico della
stellina. «È tutto in regola - dice Paolo Luino, responsabile della
società - tanto è vero che siamo registrati sin dal novembre
del '99». Mica tanto, risponde la Merz, la quale, comparsa
all'udienza in una sobria tenuta vagamente country (maglioncino,
jeans attillati e stivaloni col tacco alto), si è appellata al codice
civile per chiedere al giudice Ombretta Salvetti di impedire a «Le
mie favole» di continuare a utilizzare quel dominio. «Per un'artista -
spiega - avere un sito ufficiale è importantissimo. Serve per farsi
conoscere, per costruire un rapporto diretto con il pubblico: posso
ricevere e inviare posta elettronica, dare consigli, soddisfare la
curiosità dei fan sulla mia famiglia o sul mio cane. Poi, quando vado
all'authority per avviare le pratiche, scopro che la
dicitura "alessiamerz" è già assegnata: a un'azienda che la sfrutta
per vendere libri. Così per aprire il mio ho dovuto ripiegare
su "merzalessia.it". Ma io sono nota come Alessia (e per dimostrarlo
ha sgranato, in udienza, le tappe di tutta la carriera, ndr) e la
gente rischia di confondersi. Non è giusto. Pensi che ho dovuto anche
portare un certificato anagrafico. Per dimostrare chi sono...». I
suoi legali, Leopoldo Lombardi e Luca Roberto Sevardi, rincarano la
dose: «Qui si ledono i diritti del consumatore. L'utente cerca un
sito che parli di Alessia Merz e viene dirottato altrove». Ma la
replica della casa editrice, difesa da Paolo Romagnoli ed Elena
Lamberti, è ferma: «Niente a che vedere con l'attività artistica
della signorina. E nessuna confusione. Il nostro indirizzo, infatti,
non si raggiunge impostando la ricerca con "Alessia Merz", ma solo
attraverso il portale Virgilio, che spiega di cosa si tratta. Ci
siamo chiamati così a causa delle regole di naming, che non ci hanno
permesso di usare trattini o caratteri come la & commerciale». Una
coincidenza? La Merz non ci crede: «Per concederci il dominio
l'azienda voleva cento milioni», dicono i legali. «Una normale
trattativa commerciale», è la risposta. - MAURO BARLETTA
fli
00giovedì 8 gennaio 2009 21:33
A proposito di donne gatto 2 la rivincita

Come nella migliore tradizione revanscistica, e anche Rambistica,
Rockistica, Squalistica, Vacanzistica di natale, e Vacanzistica di
mare; torno a voi con un'altra infornata di catwomen ......o
aspiranti tali......

Attacchiamo con due fulgidi esempi di supercamuffamento in stile
supereroistico da emulazione di personaggio dei comics, quasi
perfetta anzichenò.

Firstable: Thora Birch direttamente da Ghostworld. Ovvero come ti
impersono una super dei fumetti in un film tratto da un fumetto di un
altro autore che niente ha a che vedere con la gatto-eroina nemica di
Batman, ma che sempre un fumetto è!

In del proseguio troviamo una parade davvero succulenta composta da
soubrettes e soubrettines, intervallates da attrice americana
specializzata in telefilm, che ci appare in tutto il suo splendore
mentre tenta l'imitazione della gatta e magari ci riesce pure.

Che riassumendo significa: Alessia Mancini da Passaparola, Canale
cinque, qualche anno fa; Natalia Estrada direttamente dal web; Eliza
Dunsku dal film Jay and Silent Bob di Kevin Smith, (e in questo caso
i corsi e ricorsi fumettistici si sprecano!); et dulcis in fundo, ma
non per questo meno interesting: Rossella Brescia da Colorado Cafè,
Italia uno, recentemente. Come dicono i sette nani quando Biancaneve
gli chiede quando è stata l'ultima volta che si sono lavati.

Bye ... bye





tratto da: http://nuvoleparlanti.blogosfere.it/2009/01/a-proposito-di-donne-gatto-2-la-rivincita.html
fli
00giovedì 8 gennaio 2009 21:51
La the Voice di Non è la Rai: Pamela Petrarolo

A me questa ragazza è sempre piaciuta sin dai tempi di Non è la Rai.
Si chiama Pamela Petrarolo e la sua carriera artistica comincia
proprio nel miscuglio di Gianni Boncompagni con la trasmissione di
Non è la Rai.
Per me è stata sempre la ragazza più talentuosa anche perchè cantava
le sue canzoni dal vivo a differenza di molte ragazze del programma
che facevano support delle vocalist. E’ una ragazza sveglia, in gamba
che poi dopo il corso di Non è la Rai ahimè si è persa un po’ per la
strada, si è vista ben poco sugli schermi se non per la sua
partecipazione al programma La Fattoria dopo il quale decise di
incidere promozionalmente un suo cd singolo dal titolo Tomato de Amor
mai stato pubblicato su cd ma è circolato solo sulle radio italiane.
In questo post, vogliamo proporre alcune sue canzoni che han fatto la
storia di Non è la Rai e che comunque son state molto belle e che
hanno colpito il pubblico degli adolescenti che all’epoca, compreso
me seguiva queste lolite. La prima canzone che vado a presentare si
intitola...
... Insomma altro che programmini come saranno famosi o amici di
maria de filippi. Non ci sono talenti come questi in quelle
trasmissioncine. Auspico ad uno splendido ritorno di Non è la Rai.


fonte: http://www.submusic.it


--Deli--
00giovedì 8 gennaio 2009 22:57
Re:
fli, 28/12/2008 16.51:

questa è divertente,
qulacuno forse ricorderà anche la vicenda


Alessia dal giudice Rivoglio il mio nome
Repubblica — 19 dicembre 2000 pagina 9 sezione: TORINO

«Alessia Merz sono io. E ho il diritto di usare il mio nome e il mio
cognome». Messa così sembra quasi una cosa da ridere. E invece, con
queste parole, la showgirl ha sollevato un problema giudiziario: si
può battezzare il proprio sito Internet con le generalità di qualcun
altro? C'era proprio lei, ieri mattina, a Palazzo di Giustizia, a
spiegare al giudice che non si può, perché si tratta di
una «usurpazione del nome». L'intera controversia ruota attorno
all'indirizzo che la casa editrice per l'infanzia «Le mie favole» ha
attivato per farsi propaganda: si digita «www.alessiamerz.it» e si
scoprono le avventure di tre simpatici pupazzetti chiamati Ales, Siam
e R.Z., le cui iniziali, accostate, danno vita all'acrostico della
stellina. «È tutto in regola - dice Paolo Luino, responsabile della
società - tanto è vero che siamo registrati sin dal novembre
del '99». Mica tanto, risponde la Merz, la quale, comparsa
all'udienza in una sobria tenuta vagamente country (maglioncino,
jeans attillati e stivaloni col tacco alto), si è appellata al codice
civile per chiedere al giudice Ombretta Salvetti di impedire a «Le
mie favole» di continuare a utilizzare quel dominio. «Per un'artista -
spiega - avere un sito ufficiale è importantissimo. Serve per farsi
conoscere, per costruire un rapporto diretto con il pubblico: posso
ricevere e inviare posta elettronica, dare consigli, soddisfare la
curiosità dei fan sulla mia famiglia o sul mio cane. Poi, quando vado
all'authority per avviare le pratiche, scopro che la
dicitura "alessiamerz" è già assegnata: a un'azienda che la sfrutta
per vendere libri. Così per aprire il mio ho dovuto ripiegare
su "merzalessia.it". Ma io sono nota come Alessia (e per dimostrarlo
ha sgranato, in udienza, le tappe di tutta la carriera, ndr) e la
gente rischia di confondersi. Non è giusto. Pensi che ho dovuto anche
portare un certificato anagrafico. Per dimostrare chi sono...». I
suoi legali, Leopoldo Lombardi e Luca Roberto Sevardi, rincarano la
dose: «Qui si ledono i diritti del consumatore. L'utente cerca un
sito che parli di Alessia Merz e viene dirottato altrove». Ma la
replica della casa editrice, difesa da Paolo Romagnoli ed Elena
Lamberti, è ferma: «Niente a che vedere con l'attività artistica !
della signorina. E nessuna confusione. Il nostro indirizzo, infatti,
non si raggiunge impostando la ricerca con "Alessia Merz", ma solo
attraverso il portale Virgilio, che spiega di cosa si tratta. Ci
siamo chiamati così a causa delle regole di naming, che non ci hanno
permesso di usare trattini o caratteri come la & commerciale». Una
coincidenza? La Merz non ci crede: «Per concederci il dominio
l'azienda voleva cento milioni», dicono i legali. «Una normale
trattativa commerciale», è la risposta. - MAURO BARLETTA




Caspita! Questa proprio non la sapevo! [SM=x82488] Be'... Alessia ha ragione!
maurognolo
00venerdì 9 gennaio 2009 00:42
ridoooooooooooooooooo [SM=x82469]
--Deli--
00venerdì 9 gennaio 2009 01:57
maurognolo, 09/01/2009 0.42:

ridoooooooooooooooooo [SM=x82469]



ahahahahahah [SM=g27828]

io non so come si sia trattenuto il giudice quando ha sentito che il motivo
del contendere era la storiella dei tre simpatici ales siam e rz!!! [SM=x82469]
ROSANERO.Manlio
00venerdì 9 gennaio 2009 12:34
PUPAZZETTI???????
Non è che la casa editrice per l'infanzia volesse far crescere i bambini già allupati? [SM=x82469] [SM=x82469] [SM=x82469] [SM=x82469]
_mauro78_
00domenica 11 gennaio 2009 13:26
La storia su Alessia Merz ha dell'incredibile.. Molto meglio dello scherzo che le hanno fatto a "Scherzi a parte"!! [SM=x82469]
--Deli--
00domenica 11 gennaio 2009 15:46
Re:
_mauro78_, 11/01/2009 13.26:

La storia su Alessia Merz ha dell'incredibile.. Molto meglio dello scherzo che le hanno fatto a "Scherzi a parte"!! [SM=x82469]



ahahahhahaha è vero!!! [SM=x82469]
fli
00domenica 15 febbraio 2009 23:31
A proposito di donne gatto 3 la rinascita

Ed eccoci di nuovo qui, nell'universo delle catwomen . Miagolando,
miagolando sono davvero molte le superstars, o anche meno, che anche
solo per un momento, oppure per un film intero, o altre volte nel
corso di uno show televisivo, o ancora per un semplice servizio
fotografico; hanno pensato bene di indossare l'uniforme della super
felina della Dc comics.
Iniziamo scoprendo le due possibili eredi di Michelle e Halle al
cinema. Per il nuovo Dolan-episodio delle avventure cinematografiche
del Cavaliere Oscuro sono infatti in predicato queste due attrici:
Rachel Weisz e Jessica Biel , entrambe ritratte con il costumino
d'ordinanza, nel corso di una serie di "prove tecniche di
interpretazione".
Rimanendo negli States, ecco un'apparizione del tutto volontaria,
nella sua assoluta casualità della gatta in tv. Ad indossare la
tutina nera con orecchie incorporate troviamo Courtney Cox , meglio
nota ai teleutenti come Monica di Friends .
Torniamo in Italia per chiudere fra i patri lidi il post odierno
sulle gatte. Ancora tv per due video-intepretazioni della gatta made
in Belpaese. La prima in sequenza è Laura Freddi , emula del
personaggio delle nuvole parlanti. A seguire l'italianizzata, ma
cubana di provenienza Ainett Stevens , resa celebre proprio
dell'attillatissima tutina nera, indossata per diventare la "gatta
nera" in un quiz preserale di qualche anno fa accanto a Pino Insegno .




fonte: http://nuvoleparlanti.blogosfere.it/2009/02/a-proposito-di-donne-gatto-3-la-rinascita.html
fli
00sabato 28 febbraio 2009 22:34
Intervista al conduttore che ha ridato ossigeno
a un festival agonizzante. Con l'aiuto di Maria De Filippi
Parla Bonolis, mister Raiset
"Superabili le barriere tra aziende"

... Dicono che Gianni Boncompagni la licenziò da Non è la Rai perché
lei insisteva a dire "alcunché". Era già una personalità
irriducibile.

"Sono storielle. In realtà ero sotto contratto con le
reti della Fininvest, ma Boncompagni non sapeva che cosa farmi fare:
lui pensava alla regia di Ambra, alla ragazza con l'auricolare, a una
tv diversa da quella che potevo fare io".






fonte: www.repubblica.it
_mauro78_
00lunedì 2 marzo 2009 11:02
Beh è indiscutibile che nell'ultima parte della seconda edizione Bonolis ebbe un ruolo molto marginale nel programma..
ZeroSetteSeiNove
00mercoledì 4 marzo 2009 22:56
pare che Boncopagni volesse Gigi Sabani a condurre...
maurognolo
00giovedì 5 marzo 2009 09:16
Re:
ZeroSetteSeiNove, 04/03/2009 22.56:

pare che Boncopagni volesse Gigi Sabani a condurre...




lo disse anche il compianto in una puntata della terza edizione dove ando' ospite [SM=g27817]
_mauro78_
00giovedì 5 marzo 2009 10:48
Cavoli questa di Sabani non la sapevo proprio.. Chissà come sarebbe stata la sua conduzione..
performer78
00giovedì 5 marzo 2009 14:10
doveva condurre la terza edizione .
secondo me non ha accettato visto come e' andata poi a bonolis.
in fatti disse che oramai il programma ,era giustamente visto il successo solo delle ragazze di non e'la rai.
e non c'era bisogno di conduttori esterni.
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