concessione di beni demaniali

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marco panaro
00giovedì 10 febbraio 2005 10:07
Tribunale Amministrativo Regionale Puglia Lecce 28/1/2005 n. 335

Ad una selezione del concessionario di bene demaniale da adibire a parcheggio non si possono ritenere estensibili le disposizioni dettate in materia di appalto pubblico. Mentre in quest'ultimo caso l'Amministrazione, attraverso la commissione, deve procedere ad una scelta dell'offerta, consistente in un progetto tecnico, secondo criteri preselezionati, in sede di selezione del concessionario, l'Amministrazione deve svolgere solo una mera valutazione delle possibilità offerte dai partecipanti, al fine di scegliere quella più confacente all'interesse della P.A. Pertanto anche le le prescrizioni sullo svolgimento della selezione (quali la modalità di presentazione delle offerte), rilevano solo se rispondono ad un particolare interesse dell'amministrazione o se introdotte per garantire la parità tra i concorrenti.

Nel caso in esame, le modalità con cui si è svolta la procedura selettiva hanno rispettato i canoni della trasparenza e della imparzialità e i relativi atti non paiono viziati: l'avviso pubblico, regolarmente approvato con determina dirigenziale, ha avuto adeguata pubblicità mediante pubblicazione nell'Albo e sul sito internet; sufficientemente determinato anche il contenuto dell'avviso pubblico, che conteneva le condizioni per la partecipazione, il criterio dell'aggiudicazione ( offerta in aumento rispetto al canone base), l'oggetto della concessione, gli obblighi del concessionari, le modalità di uso del bene.
marco panaro
00martedì 5 giugno 2007 12:42
Consiglio di Stato , Sezione Quinta, N. 2825/07
Il c.d. diritto di insistenza di cui al secondo comma dell’art. 37 cod. nav. può quindi venire in rilievo solo nella eventualità in cui tutte le domande di concessione siano equiordinate, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, alla luce del primo comma dell’art. 37, ossia quando esse assicurino in via paritaria l’eguale soddisfazione dell’interesse pubblico.
In tal senso si è già espresso questo Consesso affermando che nell’art. 37 sono contenuti due criteri “l’uno sussidiario dell’altro, posti in via gradata e quindi per poter passare al secondo, occorre la perfetta equiordinazione rispetto al primo e cioè che tutte le domande siano sullo stesso piano quanto ad assicurare il pubblico interesse alla buona utilizzazione della concessione”(cfr. Cons. St., Sez VI, 24 aprile 1995, n. 354).
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