The Millionaire (Danny Boyle, 2008)

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gippu
00martedì 13 gennaio 2009 01:50
Un garzone di Mumbai è arrivato alla domanda finale di “Chi vuol essere milionario”: in palio 20 milioni di rupie. Come ha fatto?
Incuriositi dagli eventi (quel pazzo scatenato di Danny Boyle alla conquista dell’America! Questo film ha vinto meno di 24 ore fa ben quattro Golden Globes, e mica noccioline: film, regia, sceneggiatura e colonna sonora), siamo andati a vedere “The Millionaire”, sul quale è opinione diffusa definirlo il grande favorito ai prossimi Oscar. Bene: se così fosse – e proprio nell’anno in cui il Paese che li ospita parrebbe aver fatto politicamente un grande salto di qualità – sarebbe un errore imperdonabile, che riporterebbe la gloriosa storia dell’Academy ai tempi bui del micidiale trittico Forrest Gump-Braveheart-Il paziente inglese. “The Millionaire” è la caricatura di un film, calcolata con precisione industriale per incantare le platee occidentali come un prestigiatore coi suoi serpenti. Tutto è fasullo: la componente esotica (tra l’altro recentemente e tristemente tornata agli onori della cronaca), l’infanzia difficile, l’ottimismo alla Frank Capra, la parabola del “pezzente milionario” che alla fine della fiera conquista l’amore e soprattutto la grana (e conviene sempre mettere qualcosa da parte con questa crisi, signora mia!). Chi esalta la sceneggiatura di Simon Beaufoy (tratta da un romanzo di Vikas Swarup) farebbe bene a riguardarsi gli ultimi venti minuti, contenenti più buchi della difesa del Milan: da Latika ritrovata puntualmente in meno di cinque minuti in mezzo a una metropoli di venti milioni di abitanti alla prevedibile “final question” sui Tre Moschettieri, dalla drammatizzazione della “telefonata a casa” (anche i telespettatori occasionali del quiz sanno che la chiamata viene effettuata in regia e viene passata in diretta solo dopo l’eventuale risposta) al disarmante motivo per cui Jamal decide di rispondere “Aramis” (“Perché sì”. Presto, un Oscar a questo genio). E’ altamente probabile che Boyle abbia vinto la lotteria con questa sua seconda trasferta a Oriente (la prima provocò il disastroso “The Beach”); e, così come il primo premio della lotteria, è un successo piovuto dal cielo senz’alcun merito. Qualcuno ha scritto: un inno alla vita sotto forma di fiammeggiante melodramma bollywoodiano; perbacco, è la prima volta che si sente qualcuno parlare bene di Bollywood. Pessimo doppiaggio italiano che appiattisce tutto annullando le differenze tra inglese e hindi.

Voto: 5=
Numero6
00martedì 13 gennaio 2009 03:29
Re:
gippu, 13/01/2009 1.50:

ai tempi bui del micidiale trittico Forrest Gump-Braveheart-Il paziente inglese.

A questo punto, rec. aut. di Forrest Gump.

P.S. Non vedo "Howard il Papero" in indice, rimedia subito!


Lettera F
00martedì 13 gennaio 2009 04:43
considerati i giudizi su forrest gump, braveheart, the beach e financo il paziente inglese, questo film è probabilmente un capolavoro.

Gippu, datti al tennis [SM=x48772]
Pres.Belluscone
00martedì 13 gennaio 2009 11:32
A me "The beach" piacque moltissimo.
gippu
00martedì 13 gennaio 2009 14:36
Re:
Lettera F, 13/01/2009 4.43:

considerati i giudizi su forrest gump, braveheart, the beach e financo il paziente inglese, questo film è probabilmente un capolavoro.
[SM=x48772]



Non ho capito.

Numero6
00martedì 13 gennaio 2009 16:27
Re:
Pres.Belluscone, 13/01/2009 11.32:

A me "The beach" piacque moltissimo.

Non c'era bisogno della conferma definitiva su questo film. [SM=g27823]

Sig.Leonardodavinci
00martedì 13 gennaio 2009 17:41
Braveheart era una schifezza, Il Paziente Inglese una palla, però Forrest Gump, con tutta la sua retorica schifosa, mi piacque assai e piansi come un vitello quasi dall'inizio alla fine [SM=g27818]
Lettera F
00mercoledì 14 gennaio 2009 04:49
Re: Re:
gippu, 13/01/2009 14.36:



Non ho capito.





Non ho visto Millionaire, comunque se muoiono degli indiani è sicuramente un bel film.

E Forrest Gump è un capolavoro, Braveheart un filmone, The Beach seppur non all'altezza del libro, è un film che si lascia guardare volentieri anche se non ti trovi a Ko Phangan o non sei mai stato a Phi Phi Island, e perfino il Paziente Inglese, per quanto ammetto che ne ho ricordi vaghi e se non sbaglio era un filino troppo lento, non è così male.

E ancora non hai spiegato al Barone perchè hai dato 6,5 ad Australia
gippu
00mercoledì 14 gennaio 2009 11:43
Re: Re: Re:
Lettera F, 14/01/2009 4.49:




Non ho visto Millionaire, comunque se muoiono degli indiani è sicuramente un bel film.

E Forrest Gump è un capolavoro, Braveheart un filmone, The Beach seppur non all'altezza del libro, è un film che si lascia guardare volentieri anche se non ti trovi a Ko Phangan o non sei mai stato a Phi Phi Island, e perfino il Paziente Inglese, per quanto ammetto che ne ho ricordi vaghi e se non sbaglio era un filino troppo lento, non è così male.

E ancora non hai spiegato al Barone perchè hai dato 6,5 ad Australia




Ok ok.
Sig.Leonardodavinci
00mercoledì 14 gennaio 2009 12:19
Re: Re: Re:
Lettera F, 14/01/2009 4.49:



Braveheart un filmone,



[SM=x48759]

Libertàààààààà [SM=x48762]
Lettera F
00mercoledì 14 gennaio 2009 13:49
braveheart, pur appartenendo al genere di film tra i più abusati e che mi piace meno di Hollywood, è la classica eccezione che conferma la regola.

Tu sei troppo giovane e SLDV troppo pirla, ma Wallace è stato un esempio generazionale, un po' come The Love Guru di Mike Myers
ilBarone73
00mercoledì 14 gennaio 2009 16:37
Re: Re: Re:
Lettera F, 14/01/2009 4.49:




Non ho visto Millionaire, comunque se muoiono degli indiani è sicuramente un bel film.

E Forrest Gump è un capolavoro, Braveheart un filmone, The Beach seppur non all'altezza del libro, è un film che si lascia guardare volentieri anche se non ti trovi a Ko Phangan o non sei mai stato a Phi Phi Island, e perfino il Paziente Inglese, per quanto ammetto che ne ho ricordi vaghi e se non sbaglio era un filino troppo lento, non è così male.

E ancora non hai spiegato al Barone perchè hai dato 6,5 ad Australia




Eh no, questa volta sottoscrivo Gippu pienamente.

Forrest Gump (bella favoletta e film intrigante ma vorrei altri illuminanti esempi di capolavori) ha vinto l'oscar l'anno in cui concorreva Pulp Fiction... Ripeto Pulp Fiction. Scandalo.

The Beach è uno dei film più inutili che io ricordi, molto manierista e giovanile... una schifezza.

Il Paziente Iglese è un film per stordite donnine zitellle di mezza età veramente stucchevole e ammorbante in tutta la sua pomposa e sontuosa pallosità.

ilBarone73
00mercoledì 14 gennaio 2009 16:38
Re:
Lettera F, 14/01/2009 13.49:

braveheart, pur appartenendo al genere di film tra i più abusati e che mi piace meno di Hollywood, è la classica eccezione che conferma la regola.

Tu sei troppo giovane e SLDV troppo pirla, ma Wallace è stato un esempio generazionale, un po' come The Love Guru di Mike Myers




Braveheart è un buon film, ma niente di più.

Ma già si notano gli stilemi tipici del Gibson regista: per me dovrebbero tranciargli le mani, come regista è un incapace.
ilBarone73
00mercoledì 14 gennaio 2009 16:41
Re: Re: Re:
Lettera F, 14/01/2009 4.49:


E ancora non hai spiegato al Barone perchè hai dato 6,5 ad Australia



Ehi, non mi tirare in mezzo.

Il mio disappunto per il 6,5 ad Australia (che per altro non ho visto) era sempre in relazione al misero 4,5 affibbiato a Fascisti su Marte.
Lettera F
00mercoledì 14 gennaio 2009 16:42
Re: Re: Re: Re:
ilBarone73, 14/01/2009 16.37:




The Beach è uno dei film più inutili che io ricordi, molto manierista e giovanile... una schifezza.

Il Paziente Iglese è un film per stordite donnine zitellle di mezza età veramente stucchevole e ammorbante in tutta la sua pomposa e sontuosa pallosità.





anche tu, come tutti noi, sei stato giovane e sarai stordito zitello

e allora se non hai visto Australia come fai a sapere che non vale 6,5?
ilBarone73
00mercoledì 14 gennaio 2009 16:55
Re: Re: Re: Re: Re:
Lettera F, 14/01/2009 16.42:




anche tu, come tutti noi, sei stato giovane e sarai stordito zitello





Non vedo cosa c'entra... io anche da stordito zitello non vedrò mai un pattume del genere e comunque non gli darei mai un oscar: fa schifo! E spulciando un po' ho trovato qualche film usciti nel 96: Fargo, L'esercito delle 12 scimmie, Crash... o anche Trainspotting eh, o Le onde del Destino...



e allora se non hai visto Australia come fai a sapere che non vale 6,5?



Semplicemente mi sembra un po' Cuori Ribelli (ma spero sia meglio [SM=g27823]) e paragonato con il film di Guzzanti (che pure sono d'accordo non riesce a ricreare lo spirito fulminante degli sketch presenti nel Caso Scafroglia per ovvie ragioni di dilatazione) mi sembra tanto il 30% in meno di gradimento... Sarà perché partivano da due presupposti differenti?
Sig.Leonardodavinci
00mercoledì 14 gennaio 2009 16:56
Sul fatto che sia stato uno scandalo assoluto premiare Forrest Gump su Pulp Fiction non ci piove.

Ciò non toglie che, malgrado tutti i suoi difetti, FG mi sia piaciuto.

Certo, Pulp Fiction mi è piaciuto immensamente di più ed è nella mia top 10 di sempre.
ilBarone73
00mercoledì 14 gennaio 2009 17:04
Re:
Sig.Leonardodavinci, 14/01/2009 16.56:

Sul fatto che sia stato uno scandalo assoluto premiare Forrest Gump su Pulp Fiction non ci piove.

Ciò non toglie che, malgrado tutti i suoi difetti, FG mi sia piaciuto.

Certo, Pulp Fiction mi è piaciuto immensamente di più ed è nella mia top 10 di sempre.




E infatti (in riferimento a Forrest Gump) era il termine "capolavoro" che stonava... Anche a me non dispiace affatto, ma i capolavori sono altri!
Sig.Leonardodavinci
00mercoledì 14 gennaio 2009 18:16
Re: Re:
ilBarone73, 14/01/2009 17.04:




E infatti (in riferimento a Forrest Gump) era il termine "capolavoro" che stonava... Anche a me non dispiace affatto, ma i capolavori sono altri!



[SM=x48738]


Il Barman
00giovedì 29 gennaio 2009 23:50
Re: Re: Re:
Lettera F, 14/01/2009 4.49:




Non ho visto Millionaire, comunque se muoiono degli indiani è sicuramente un bel film.



E' effettivamente un bel film che diventa masterpìs con il balletto bollywood finale, che a me basta sempre per tajarmi dalle risate.



E Forrest Gump è un capolavoro, Braveheart un filmone, The Beach seppur non all'altezza del libro, è un film che si lascia guardare volentieri



Quoto all over.
E rilancio: Pulp Fiction è un giochetto per cinevori molto godibile ma sopravvalutato in modo delirante. Credo che abbia fatto un sacco di danni al cinema successivo, con tutti questi personaggi e situazioni larger than life.


Lettera F
00venerdì 30 gennaio 2009 04:24
Re: Re: Re: Re:
Il Barman, 29/01/2009 23.50:



Quoto all over.
E rilancio: Pulp Fiction è un giochetto per cinevori molto godibile ma sopravvalutato in modo delirante. Credo che abbia fatto un sacco di danni al cinema successivo, con tutti questi personaggi e situazioni larger than life.






Vorrei quotare all over, ma.. ""...non è ancora il momento di farci i pompini a vicenda!".

Però ribadisco che il mio film preferito di Tarantino è il clamorosamente sottovalutato Jackie Brown
Sig.Leonardodavinci
00venerdì 30 gennaio 2009 10:46
Re: Re: Re: Re: Re:
Lettera F, 30/01/2009 4.24:




Vorrei quotare all over, ma.. ""...non è ancora il momento di farci i pompini a vicenda!".

Però ribadisco che il mio film preferito di Tarantino è il clamorosamente sottovalutato Jackie Brown



Visto di recente dopo numerose raccomandazioni.

Discreto, niente di più. Sicuramente inferiore a Le Iene e ai due Kill Bill.

Di Tarantino mi manca ancora l'ultimo, ma finora Pulp Fiction è di gran lunga il mio preferito.


ilBarone73
00venerdì 30 gennaio 2009 11:30
Re: Re: Re: Re:
Il Barman, 29/01/2009 23.50:



E' effettivamente un bel film che diventa masterpìs con il balletto bollywood finale, che a me basta sempre per tajarmi dalle risate.



E Forrest Gump è un capolavoro, Braveheart un filmone, The Beach seppur non all'altezza del libro, è un film che si lascia guardare volentieri



Quoto all over.
E rilancio: Pulp Fiction è un giochetto per cinevori molto godibile ma sopravvalutato in modo delirante. Credo che abbia fatto un sacco di danni al cinema successivo, con tutti questi personaggi e situazioni larger than life.






Allora, incominciamo da Pulp Fiction.
Che abbia creato danni successivamente è tutto da vedere, ma comunque non è una colpa imputabile al film se gli idioti tendono a scopiazzare senza bravura. E anche il delirio: certo da allora c'è gente che va citando Ezechiele a cazzo senza in realtà capirci niente, ma di certo non è colpa del film!
Pulp Fiction è un film di rottura con alcune scelte di sceneggiatura/regia molto interessanti... E poi i dialoghi sono esilaranti a tratti, è un film divertente-appassionante-intrigante etc...

Forrest Gump a me piace, ma non raggiunge di certo quei livelli (tanto da vincere un oscar) essendo un'operazione nostalgico/sentimentale a tratti un pochino stucchevole.

The Beach è un film insulso senza assolutamente nessuna ragione per essere visto e apprezzato, mentre Braveheart è un bel film (ambientazione/sceneggiatura) con una regia purtroppo non all'altezza.
MarcoDDIO
00venerdì 30 gennaio 2009 16:21
Re:
gippu, 13/01/2009 1.50:

Un garzone di Mumbai è arrivato alla domanda finale di “Chi vuol essere milionario”: in palio 20 milioni di rupie. Come ha fatto?
Incuriositi dagli eventi (quel pazzo scatenato di Danny Boyle alla conquista dell’America! Questo film ha vinto meno di 24 ore fa ben quattro Golden Globes, e mica noccioline: film, regia, sceneggiatura e colonna sonora), siamo andati a vedere “The Millionaire”, sul quale è opinione diffusa definirlo il grande favorito ai prossimi Oscar. Bene: se così fosse – e proprio nell’anno in cui il Paese che li ospita parrebbe aver fatto politicamente un grande salto di qualità – sarebbe un errore imperdonabile, che riporterebbe la gloriosa storia dell’Academy ai tempi bui del micidiale trittico Forrest Gump-Braveheart-Il paziente inglese. “The Millionaire” è la caricatura di un film, calcolata con precisione industriale per incantare le platee occidentali come un prestigiatore coi suoi serpenti. Tutto è fasullo: la componente esotica (tra l’altro recentemente e tristemente tornata agli onori della cronaca), l’infanzia difficile, l’ottimismo alla Frank Capra, la parabola del “pezzente milionario” che alla fine della fiera conquista l’amore e soprattutto la grana (e conviene sempre mettere qualcosa da parte con questa crisi, signora mia!). Chi esalta la sceneggiatura di Simon Beaufoy (tratta da un romanzo di Vikas Swarup) farebbe bene a riguardarsi gli ultimi venti minuti, contenenti più buchi della difesa del Milan: da Latika ritrovata puntualmente in meno di cinque minuti in mezzo a una metropoli di venti milioni di abitanti alla prevedibile “final question” sui Tre Moschettieri, dalla drammatizzazione della “telefonata a casa” (anche i telespettatori occasionali del quiz sanno che la chiamata viene effettuata in regia e viene passata in diretta solo dopo l’eventuale risposta) al disarmante motivo per cui Jamal decide di rispondere “Aramis” (“Perché sì”. Presto, un Oscar a questo genio). E’ altamente probabile che Boyle abbia vinto la lotteria con questa sua seconda trasferta a Oriente (la prima provocò il disastroso “The Beach”); e, così come il primo premio della lotteria, è un successo piovuto dal cielo senz’alcun merito. Qualcuno ha scritto: un inno alla vita sotto forma di fiammeggiante melodramma bollywoodiano; perbacco, è la prima volta che si sente qualcuno parlare bene di Bollywood. Pessimo doppiaggio italiano che appiattisce tutto annullando le differenze tra inglese e hindi.

Voto: 5=



Messa così per the millionaire, la potremmo mettere così un po' per tutti i film. A sto punto anche il padrino è una storia scontata le storie di padrini le conosciamo e ce le hanno raccontat come i TG.
Forse dovresti andare oltre in certe film e considerare nonostante tutto la genialità di un regista come boyle che merita il massimo rispetto e oltre modo ha avuto il coraggio di hollywoodianare un film con attori bhoolywoodiani.

il mio personale voto è 6,5

Lettera F
00venerdì 30 gennaio 2009 16:48
Re: Re: Re: Re: Re:
ilBarone73, 30/01/2009 11.30:




Allora, incominciamo da Pulp Fiction.

Pulp Fiction è un film di rottura con alcune scelte di sceneggiatura/regia molto interessanti... E poi i dialoghi sono esilaranti a tratti, è un film divertente-appassionante-intrigante etc...

Pulp Fiction è un grandissimo film di rottura. Ma è stato esaltato talmente tanto che alla fine ha rotto un po'..

Forrest Gump a me piace, ma non raggiunge di certo quei livelli (tanto da vincere un oscar) essendo un'operazione nostalgico/sentimentale a tratti un pochino stucchevole.

Se non ti commuovi con Frrest Gump non ti commuovi su niente. A parte questo è il miglior bigino degli anni 60-70-80 che ho mai visto sul grande schermo

The Beach è un film insulso senza assolutamente nessuna ragione per essere visto e apprezzato,

Il merito maggiore di The beach è che uno dei pochissimi film mai fatti che nutre l'immaginario del viaggiatore -backpacker, una tipologia umana ancora rara in Italia, ma in grandissima espansione nel mondo. A chi non viaggia o non sogna di viaggiare può lasciare indifferenti, ma se ogni anno in Thailandia arrivano sempre più ragazzi-e e finiscono per restarci mesi è anche grazie a questo film.


mentre Braveheart è un bel film (ambientazione/sceneggiatura) con una regia purtroppo non all'altezza.



boh, non so se la regia è all'altezza, so che come film epici capaci trasmettere epos, dopo Braveheart viene il Gladiatore, e non ne vedo altri che gli si avvicinano negli ultimi 20 anni.
Il Barman
00sabato 31 gennaio 2009 12:40
Re: Re: Re: Re: Re:
ilBarone73, 30/01/2009 11.30:




Allora, incominciamo da Pulp Fiction.
Che abbia creato danni successivamente è tutto da vedere, ma comunque non è una colpa imputabile al film se gli idioti tendono a scopiazzare senza bravura.



Ho detto io stesso che è godibile. Sulle copie, è evidente che uno non è responsabile dei proseliti che fa, ma è anche vero che se il trucidismo di PF ha avuto più imitazioni del piumismo di FG, vuol dire che forse il gioco non era così difficile come sembra.


Forrest Gump a me piace, ma non raggiunge di certo quei livelli (tanto da vincere un oscar) essendo un'operazione nostalgico/sentimentale a tratti un pochino stucchevole.



La stucchevolezza è sempre un rischio nel fare un film del genere. Però in qualche modo FG si prende il rischio di suggerire una risposta leggera a un mondo cruento. PF ci dice che il mondo è cruento, quindi bisogna essere lupi, per risolvere i problemi.


The Beach è un film insulso senza assolutamente nessuna ragione per essere visto e apprezzato



Eppure i personaggi di The Beach sono credibilissimi. E' un film sulla disillusione e sulla miseria umana come nemmeno Trainspotting.
Lettera F
00sabato 31 gennaio 2009 19:16
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sig.Leonardodavinci, 30/01/2009 10.46:



Visto di recente dopo numerose raccomandazioni.

Discreto, niente di più. Sicuramente inferiore a Le Iene e ai due Kill Bill.

Di Tarantino mi manca ancora l'ultimo, ma finora Pulp Fiction è di gran lunga il mio preferito.






Jackie Brown è il film in cui Tarantino smette di essere Quentin Tarantino e si guadagna un posto nell'Hall of Fame della macchina da presa.

Un paio di momenti di assoluto:

- l'uccisione di Beaumont ripresa da lontano, che più lontano che non si può. Si sente solo uno sparo in lontananza. Sta a tutto il pulp fiction del cinema d'oggi come la pagina bianca di Mallarmè alla letteratura maledetta

- I primi piani insistiti nei dialoghi tra Robert Foster e Palm Grier

(poi la colonna sonora è semplicemente la migliore di tutti i film di quentin tarantino)
Lettera F
00sabato 31 gennaio 2009 20:13

-De Niro rincoglionito che fa il verso di sè stesso

- Samuel L. Jackson che sprigiona carisma
gippu
00domenica 1 febbraio 2009 02:40
Re: Re: Re: Re: Re:
ilBarone73, 30/01/2009 11.30:




Allora, incominciamo da Pulp Fiction.
Che abbia creato danni successivamente è tutto da vedere, ma comunque non è una colpa imputabile al film se gli idioti tendono a scopiazzare senza bravura. E anche il delirio: certo da allora c'è gente che va citando Ezechiele a cazzo senza in realtà capirci niente, ma di certo non è colpa del film!
Pulp Fiction è un film di rottura con alcune scelte di sceneggiatura/regia molto interessanti... E poi i dialoghi sono esilaranti a tratti, è un film divertente-appassionante-intrigante etc...

Forrest Gump a me piace, ma non raggiunge di certo quei livelli (tanto da vincere un oscar) essendo un'operazione nostalgico/sentimentale a tratti un pochino stucchevole.

The Beach è un film insulso senza assolutamente nessuna ragione per essere visto e apprezzato, mentre Braveheart è un bel film (ambientazione/sceneggiatura) con una regia purtroppo non all'altezza.




gippu
00domenica 1 febbraio 2009 02:42
Re: Re:
MarcoDDIO, 30/01/2009 16.21:



Messa così per the millionaire, la potremmo mettere così un po' per tutti i film. A sto punto anche il padrino è una storia scontata le storie di padrini le conosciamo e ce le hanno raccontat come i TG.
Forse dovresti andare oltre in certe film e considerare nonostante tutto la genialità di un regista come boyle che merita il massimo rispetto e oltre modo ha avuto il coraggio di hollywoodianare un film con attori bhoolywoodiani.

il mio personale voto è 6,5




Perbacco, che coraggio! C'è Werner Herzog sul sofà che piange lacrime amare ammettendo di non aver mai avuto altrettanto fegato.

La genialità di Boyle? E' il film più paraculo del decennio, e forse anche oltre. Vabè, fermiamoci al decennio.
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