Remake de "L'amaro caso della Baronessa di Carini"

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Tidus forever
00lunedì 12 marzo 2007 16:25
Fonte Ansa:

ROMA - Una ballata popolare del '500, tramandata per generazioni grazie ai cantastorie, tradotta in italiano e in francese e poi diventata nel 1975 un celebre sceneggiato quattro puntate: 'L'amaro caso della baronessa di Carini' si prepara a tornare in tv.

Domani il primo ciak della miniserie - che il regista Umberto Marino dirigerà tra Roma e la Sicilia - prodotta dalla Feelmax con Rai Fiction e intepretata da Vittoria Puccini e Luca Argentero.

Laura Lanza di Trabia, figlia di Cesare Lanza conte di Mussomeli e di Lucrezia Caetani, sposò a soli 14 anni, nel 1543, Vincenzo La Grua, signore di Carini, nelle vicinanze di Palermo. Nel 1563 venne barbaramente uccisa dal marito, perché colta in flagrante adulterio nel castello con il grande amore della sua vita, Ludovico Vernagallo.

Un alone di mistero ha sempre circondato il delitto, trasfigurandolo nella leggenda, appassionando diversi studiosi e ispirando la tradizione orale. Lo sceneggiato originale, scritto da Lucio Mandarà e diretto da Daniele D'Anza, vantava interpreti come Ugo Pagliai, Janet Agren, Adolfo Celi, Paolo Stoppa e Vittorio Mezzogiorno.

La canzone dei titoli di testa era interpretata da Gigi Proietti che, come un antico cantastorie, introduceva il pubblico nel mistero della leggenda. I fatti non erano più ambientati nel '500, ma nel 1812, in un'epoca napoleonica completamente reinventata.

Alla vigilia della stipula della prima costituzione liberale, Luca Corbara (Pagliai) era chiamato ad accertare, per conto del Ministro delle Finanze, la legittimità del possesso di alcuni feudi: si imbatteva così nel feudo di Carini, noto per la tragica e inquietante storia d'amore di tre secoli prima, raccontata con una buona dose di suspence mescolando intrighi e magia.

Nel remake l'azione si sposta nel 1860, alla vigilia dello sbarco dei Mille di Giuseppe Garibaldi. Al fascino svedese della Agren si sostituisce quello discreto e quasi acerbo di Vittoria Puccini (che vedremo domani e martedì su Raiuno nel cast delle 'Ragazze di San Frediano'), affiancata da Luca Argentero, ex Grande Fratello, sempre più lanciato nella carriera di attore dopo 'Saturno contro' di Ferzan Ozpetek (e attualmente anche in tv, nella serie di Canale 5 'Carabinieri 6').

La sceneggiatura - firmata da Anna Samueli e Lorenzo Favella, con la collaborazione di Enrico Medioli, su soggetto della stessa Samueli e di Mandarà - punta sia sulla ricostruzione dell'omicidio che sulla relazione sentimentale che coinvolge i due protagonisti: un amore talmente forte da sconfiggere anche la morte.

Commento:

Prrrrrrrrrrrrr!!!! [SM=x520512]

[SM=x520499]
Guapix
00martedì 13 marzo 2007 08:01
Ossignur!! [SM=x520491] [SM=x520491] [SM=x520491] [SM=x520491] [SM=x520518]
principenero717
00martedì 13 marzo 2007 18:38
Perchè certi capolavori non li lasciano stare? che senso ha copiare qualcosa che era già perfetto?
Con che attori poi, uno del grande fratello al posto del grande Ugo Pagliai ! [SM=x520489]
Ragno Nero
00giovedì 15 marzo 2007 12:57
Ho paura!!!!!! [SM=x520491]
Mikayla Dryadia
00lunedì 19 marzo 2007 18:46
Re:

Scritto da: Ragno Nero 15/03/2007 12.57
Ho paura!!!!!! [SM=x520491]



decisamente anch'io....

dopo "la feccia nera" anche "l'amaro calice della Baronessa di CArini"... [SM=x520578] [SM=x520578] [SM=x520578]

elluas59
00giovedì 22 marzo 2007 01:23
Ho rivisto la prima puntata dello sceneggiato.
Ma dove li trovano, oggi, tutti quei grandi attori?
Remake? Ma mi faccia il piacere, mi faccia.
Perchè non far rivedere l'originale? [SM=g27812]
Ragno Nero
00giovedì 22 marzo 2007 08:13
Questo dimostra ancora una volta che NON HANNO PIU' IDEE!!!
NON INVENTANO PIU' NULLA!!!!!

Ma io li aspetto al varco, anzi mi aspetto che rifacciano pure "Il segno del comando"!!!!!
[SM=g27826]

[Modificato da Ragno Nero 22/03/2007 8.14]

clopat
00giovedì 22 marzo 2007 08:57
Un'altra volta!Raniero ,l'hai poi trovato il remake?
Ragno Nero
00giovedì 22 marzo 2007 13:27
Yes, ce l'ho, ma in vhs e poi in rete ho visto un sito spagnolo con dei frame che nella versione che ho io non ci sono!!!! E' probabile che in Italia sia andata in onda una versione ridotta. Avranno pensato "visto che gli italiani si ricordano dell'originale farebbero il confronto e il remake ne uscirebbe con le ossa rotte!!!!
Mah... [SM=x520491]
elluas59
00giovedì 22 marzo 2007 23:35
L'originale è inimitabile.
Dove li prendono oggi degli attori così bravi.
Oddio, qualcuno ci sarebbe, ma che senso ha un remake?
Forse non li ritrasmettono per paura che qualcuno li registri.
C'è un sito dove gli sceneggiati vengono venduti e quindi...
Guapix
00sabato 14 aprile 2007 08:03
Re:

Scritto da: elluas59 22/03/2007 1.23
Ho rivisto la prima puntata dello sceneggiato.
Ma dove li trovano, oggi, tutti quei grandi attori?
Remake? Ma mi faccia il piacere, mi faccia.
Perchè non far rivedere l'originale? [SM=g27812]



Quoto!Ho rivisto le prime due puntate dello sceneggiato e mi sto chiedendo dove troveranno dei grandi attori del calibro di Paolo Stoppa, Adolfo Celi e Ugo Pagliai?Già il fatto di aver cambiato l'epoca storica mi fa girare le budella [SM=x520501]
Mikayla Dryadia
00sabato 14 aprile 2007 18:17
Re: Re:

Scritto da: Guapix 14/04/2007 8.03


Quoto!Ho rivisto le prime due puntate dello sceneggiato e mi sto chiedendo dove troveranno dei grandi attori del calibro di Paolo Stoppa, Adolfo Celi e Ugo Pagliai?Già il fatto di aver cambiato l'epoca storica mi fa girare le budella [SM=x520501]



esattamente come hanno fatto con la feccia nera, gli cambiano il contesto storico, la location, la storia...echeccacchio di remake è??
ci schiaffano lì quattro stronzate e gli danno lo stesso titolo questa è la verità...

[SM=x520570]
Guapix
00domenica 15 aprile 2007 07:54
Re: Re: Re:

Scritto da: Mikayla Dryadia 14/04/2007 18.17


esattamente come hanno fatto con la feccia nera, gli cambiano il contesto storico, la location, la storia...echeccacchio di remake è??
ci schiaffano lì quattro stronzate e gli danno lo stesso titolo questa è la verità...

[SM=x520570]

Guapix
00domenica 15 aprile 2007 07:57
Il forum si è mangiato il quote [SM=x520501] vabbè!dicevo che ieri sera ho visto le altre due puntate e sul finale è successa una cosa che non mi aspettavo [SM=x520509] non dico nulla per non fare dello spoiler.

Per quanto riguarda il remake che non ho nessuna intenzione di vedere sono sicura che alla fine vivranno tutti felici e contenti [SM=x520518]
elluas59
00martedì 17 aprile 2007 00:24
Anch'io ho rivisto l'originale.
Mi ha emozionato, come trent'anni fà.
Certi capolavori non possono essere rifatti, vanno lasciati com'erano.
Vergogna! [SM=g27812]
Roberto@C
00sabato 13 ottobre 2007 22:00
Cari tutti,

sapete senz'altro che domani e lunedì sera mamma RAI ci propina il rifacimento (remake per gli anglofili) de L'amaro caso della Baronessa di Carini.

Intuisco, dal vostro silenzio in merito (non ho ancora visto, però, la sezione inerente la TV di oggi), un malcelato disinteresse per la cosa, che in effetti condivido.

Un appassionato come me, che rivede ancora con gli occhi di bambino il disperato slancio della prima barunissa verso una via di fuga che non c'è, e quella mano che, quasi incalzata dal ritmo della ballata (cantata, peraltro, dall'ottimo Gigi Proietti in un siciliano credibile), che lascia la fatale impronta sul muro, non può che affettare la sua perplessità di fronte all'evento.

La (prima) storia confezionata dallo straordinario D'Anza sull'elaborazione del migliore Lucio Mandarà (che, per la cronaca, ha sceneggiato anche opere come Joe Petrosino e lo stesso Il Segno del Comando), impressionò molto la mia fantasia (e lo fa ancora [SM=x520490] ) per elementi diversi dalla mera storia sentimentale: i luoghi, gli interpreti (Ugo Pagliai ed Adolfo Celi sono irripetibili, a mio sommesso parere), la complessità della vicenda politica e giuridica, e finanche gli elementi a latere (i terribili Beati Paoli).

Tuttavia, qualunque cosa ne pensiate, lasciatemi dire che questo messaggio serve più che altro a salutare tutti voi [SM=x520497] [SM=x520499]

RobertoC

Viu viniri la cavalleria /
chistu è mi patri chi vini pi' mmia /
tuttu vestutu a la cavallerizza /
chistu è mi patri chi mi veni ammazzari !
Signuri patri: chi vinisti a fari?
Signura figghia: vi vegnu ammazzari!
clopat
00sabato 13 ottobre 2007 23:11
Penso che tutti i remake dei vari sceneggiati siano stati assolutamente vergognosi,sia per i cambiamenti apportati(vedi"La cittadella"e"La freccia nera)sia per i modesti registi impegnati e sopratutto per gli interpreti attuali(ma Beppe Fiorello o Martibna Stella,per voi ,sono attori o raccomandati?).In Rai e pure in Mediaset non hanno idee se non per remake o fiction di poliziotti troppo buoni o di santi(vien quasi da congratularsi per le fiction su Riina e Provenzano).
Prendo a prestito da Tidus e da Beppe Grillo e gli urlo "Vaffa'..!"
elluas59
00sabato 13 ottobre 2007 23:48
Ho letto in altro forum che tratterebbesi di prosecuzione e non di rifacimento.
Comunque temo lo rovinino.
forse riuscirà a vederlo, almeno in parte.
bibba
00domenica 14 ottobre 2007 01:08
cari tutti
avendo - per lavoro - dovuto sottostare ad una proiezione in anteprima, vi comunico il mio disinteressato pensiero: AAAAAARGH [SM=g27816], meglio, molto meglio classici come "La locanda dall'allegra mutanda" o "Alle dame del castello piace sempre fare quello". Ma anche "La guerra lampo dei fratelli Marx" sarebbe azzecctao per esorcizzare l'abominevole pasppone finto carininiano.
Guapix
00domenica 14 ottobre 2007 08:44
Grazie Bibba!io avevo già deciso di non vederlo basandomi su ciò che hanno scritto sui giornali [SM=x520501]
Vicolo Stretto
00domenica 14 ottobre 2007 10:44
Sono state unite due identiche discussioni [SM=x520510]
Tidus forever
00domenica 14 ottobre 2007 11:46
Re:
Roberto@C, 13/10/2007 22.00:

Cari tutti,

,,,per elementi diversi dalla mera storia sentimentale: i luoghi, gli interpreti (Ugo Pagliai ed Adolfo Celi sono irripetibili, a mio sommesso parere), la complessità della vicenda politica e giuridica, e finanche gli elementi a latere (i terribili Beati Paoli).

Tuttavia, qualunque cosa ne pensiate, lasciatemi dire che questo messaggio serve più che altro a salutare tutti voi [SM=x520497] [SM=x520499]

RobertoC

Viu viniri la cavalleria /
chistu è mi patri chi vini pi' mmia /
tuttu vestutu a la cavallerizza /
chistu è mi patri chi mi veni ammazzari !
Signuri patri: chi vinisti a fari?
Signura figghia: vi vegnu ammazzari!



Benritrovato Roberto [SM=x520497] Mi ha fatto molto piacere risentirti telefonicamente. Come ti ho anticipato, sto riguardndo l'originale del 1975 dopo l'ultima visione risalente all'uscita della VHS della Yamato Video. Dopo tante promesse e parecchi casini legati alla mia vita privata e professionale (tempo, stress, delusioni, faticose relazioni sociali, stanchezza e mancanza di entusiasmo in genere) un pò alla volta sto ritrovando la forza e la voglia di scrivere per parlare di cose che mi appassionano, in primis gli sceneggiati e le serie tv. "L'amaro caso della Baronessa di Carini" di Daniele D'Anza è lo stimolo per il rilancio della mia vis creativa: senza di quella tutto mi appare noioso, ripetitivo, piatto e poco stimolante. Ho aperto un topic dedicato nella sezione "TV di ieri" in attesa di un nuovo articolo che, finalmente, andrà a smuovere la sezione web ferma ormai al lontano febbraio 2007.

[SM=x520499]
Tidus forever
00domenica 14 ottobre 2007 17:20
La "nuova" storia
Dal sito della RAI:

"....Per il resto sono stati apportati vari cambiamenti, primo fra gli altri la collocazione storica: lo sceneggiato, che andò in onda da domenica 23 novembre 1975 alle 20.30 sulla Rete 1 (come si chiamava allora Raiuno), era ambientato nel 1812 in epoca napoleonica, mentre nella miniserie di oggi l'azione si sposta nel 1860, all'epoca dello sbarco dei Mille di Garibaldi in Sicilia e della cacciata dei Borboni, per avere uno sfondo storico di più promettenti prospettive.... "

"...questa volta il racconto si sviluppa sul filo della suspense e di suggestioni paranormali: è un "mistery" in cui si mescolano i temi della reincarnazione, dell'amore oltre la morte, del destino ineluttabile. Infatti, a distanza di molti secoli dalla tragedia, Laura, la nuova baronessa di Carini, infelice sposa del violento Don Mariano e innamorata perdutamente del romantico Luca Corbara, avverte inquietanti richiami al passato attraverso misteriose visioni, finché ha la terribile sensazione di rivivere insieme all'amante la sanguinosa vicenda di un tempo."

Vogliamo essere un pelino più specifici? Sentite cosa riporta un altro sito web dedicato ai programmi televisi:

"Sicilia, 1860. Laura viene data in sposa al barone di Carini, Don Mariano La Grua, uomo violento e prepotente. La sua vita infelice s'interrompe all'arrivo di Luca Corbara, condotto a Carini da un misterioso medaglione vinto nel corso di un duello. Qui Luca scopre che 300 anni prima l'allora baronessa di Carini era stata uccisa dal padre, il quale l'aveva sorpresa con l'amante. Appresa questa storia, Laura ne è così sconvolta che il medico Don Ippolito la sottopone a ipnosi. Accusato dell'omicidio di un cantastorie, Luca è stato catturato da una setta inquietante, i Beati Paoli, al cospetto dei quali si proclama innocente. Un giorno riesce a fuggire dalla cella nella quale è stato rinchiuso e si rifugia presso l'amico Enzo Santelia A un ballo, riabbraccia poi Laura. I due amanti progettano la fuga in nave"

Come andrà a finire? Faccio delle ipotesi:

- Luca Corbara scopre che il medaglione gliel'ha messo di nascosto nel taschino Marco Tagliaferri
- Laura sfida Lucia a tressette sulla nave per contendersi il medaglione
- Don Ippolito ammazza Anchisi che a sua volta uccide Enzo Santelia e che scanna Don Rodrigo
ecc...ecc....

[SM=x520499]
elluas59
00domenica 14 ottobre 2007 23:57
Mi sembra tanto un miscuglio con il Segno del Comando e Ritratto di donna velata.
Mah! [SM=x520491]
Prima di dare un giudizio definitivo, aspettiamo domani.
Ragno Nero
00lunedì 15 ottobre 2007 08:12
Io invece lo volevo vedere, anzi l'ho messo in registrazione, ma stamattina sulla vhs non c'era nulla! Un segno del destino (o del comando [SM=x520495]!!).
Comunque qualche scena l'ho vista. Ma come si fa a sostituire Adolfo Celi con Enrico Lo Verso???? Solo perchè è siciliano (ma è siciliano??)???
Ci avrei visto proprio Pagliai nella parte di Don Mariano.
E la parte di Stoppa? Ok, Buzzanca può essere anche bravo, ma tutti gli inserti dell'originale, dove Stoppa si rivolgeva addirittura al pubblico???
Sui protagonisti principali non mi pronuncio....
Una cosa positiva: mentre nell'originale la reincarnazione era solo accennata (io parlerei solo di predestinazione) qui si fa più pressante e ossessionante. Che abbiano voluto fare un mix tra il Segno e la Baronessa???
"L'amaro segno della Baronessa di Carini al Comando"!! [SM=x520495] [SM=x520495] [SM=x520495]
Il coraggio di rifare il SDC non ce l'hanno, secondo me!!!!!
Qualcuno l'ha registrato??? [SM=x520491] [SM=x520491] [SM=x520491]
Guapix
00lunedì 15 ottobre 2007 08:22
Re:
Ragno Nero, 15/10/2007 8.12:

Io invece lo volevo vedere, anzi l'ho messo in registrazione, ma stamattina sulla vhs non c'era nulla! Un segno del destino (o del comando [SM=x520495]!!).


Indubbiamente! [SM=x520487]
Meditate gente...meditate [SM=x520495]

Tidus forever
00lunedì 15 ottobre 2007 12:09
Re:
Ragno Nero, 15/10/2007 8.12:

Il coraggio di rifare il SDC non ce l'hanno, secondo me!!!!!
Qualcuno l'ha registrato??? [SM=x520491] [SM=x520491] [SM=x520491]



Credo l'abbia visto Roberto@C, mentre il sottoscritto ha resistito 10 minuti, guandando qui e là, mettendoci sopra una pietra tombale! [SM=x520487]

Perchè l'hanno chiamato soltanto "La baronessa di Carini"? Perchè "amaro" sta per dramamtico e secondo me finisce tutto in nozze, nozzette e candelette, come lo stravolgimento finale nel remake de "La cittadella".
Vade retro!!! [SM=x520512] [SM=x520499]


Roberto@C
00lunedì 15 ottobre 2007 19:57
Io l'ho visto, e vi riporto l'intervento con cui commento il lavoro nel mio forum di appassionati di storia, genealogia, ed araldica:


Gentili signori,

consentitemi poche note sulla puntata di ieri de La baronessa di Carini, opera attesa per alcune implicazioni a noi potenzialmente care (l'analisi del tramonto del latifondismo -visto che di feudalità in senso giuridico non si può certo parlare nel 1860-, il more nobilium della Sicilia borbonica, gli abusi feudali, lo tragica vicenda della baronessa Laura Lanza), che evidentemente ho visto (sciogliendo le mie riserve all'ultimo minuto ), la cui vicenda televisiva si conclude stasera, tra circa due ore.

Una vicenda come quella svolta dalla fiction (ora chiamano così i vecchi romanzi sceneggiati cui eravamo abituati) in questione, se per un verso poteva dar fastidio a chi -come lo scrivente- aveva negli occhi l'ottima interpretazione di Ugo Pagliai e di Adolfo Celi; dall'altro presentava profili interessanti, perché qualcuno l'aveva annunciata come il rilancio del genere misterico-gotico in TV.

Senza entrare nel merito della trama (almeno per ora), tuttavia, devo rilevare che non basta un quadro sfregiato, una buona ricostruzione scenica, e qualche musichetta ammiccante per restituire un'atmosfera cupa, sinistra, ed in un qualche senso gotica, anche perché gli attori sono veramente poco calati nei rispettivi ruoli. Mi riferisco in particolare ad Enrico Lo Verso, interprete del temibile don Mariano, che di questi non rende la fisicità, l'autorevolezza e l'età. Don Mariano, a suo tempo interpretato dal cinquantenne Adolfo Celi, dovrebbe suggerire lo scontro tra il vecchio ed il nuovo, tra l'ultima prepotenza latifondista (per non dire pseudo-feudale) e la pretesa democraticità sabauda.
Più di tutto, evidenzio, l'assoluta mancanza di colore nella recitazione orale sia del Lo Verso che degli altri attori (ad eccezione di Buzzanca, che attore consumato lo è veramente). Le voci degli interpreti sono incapaci di regalarci emozioni, ed hanno sempre lo stesso tono: sono incolori come gli occhi, e le espressioni dei volti, quasi sempre uguali sia dinanzi al momento drammatico che a quello leggero.
In questo contesto, una discreta figura la fa, a mio modesto parere, Luca Argentero, interprete di Luca Corbara (la parte che fu già di Ugo Pagliai), che col suo candore talvolta un po' fuori luogo, rende a sufficienza l'idea di uno che si trova fuori posto, travolto da una vicenda più grande di lui.

Per gli araldisti non dimentico, però, di richiamare l'attenzione sullo stemma semi-parlante dei Vernagallo già signori di Dainosturi: di ? alla doppia testa di gallo al naturale ? movente da una campagna?, il tutto sormontato da una corona baronale.

Peraltro, i Vernagallo sono esistiti veramente, ed il loro stemma, come lo riporta il Di Crollalanza (sono debitore dell'amico Cuccomarino per la segnalazione) è di rosso al leone d'argento (quindi non parlante).

genmarenostrum.forumup.it/viewtopic.php?p=2207&mforum=genmarenost...

Un caro saluto,
RobertoC

elluas59
00martedì 16 ottobre 2007 00:37
Re:
elluas59, 14/10/2007 23.57:

Mi sembra tanto un miscuglio con il Segno del Comando e Ritratto di donna velata.
Mah! [SM=x520491]
Prima di dare un giudizio definitivo, aspettiamo domani.



Mi quoto, perchè si è confermato quanto dicevo.
Che ne dite del medaglione? Del giorno della loro prossima morte?, del passaggio segreto nel castello?
Ma soprattutto che cosa dite del lieto fine? [SM=x520504]


bibba
00martedì 16 ottobre 2007 01:06
non ditemi
che non vi avevo avvisati!!!!! [SM=x520569]
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