Politici napoletani...

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(SimonLeBon)
00mercoledì 17 dicembre 2008 21:10
... e poi a Napoli avevano finito la munnezza?
2008-12-17 19:40
APPALTI E TANGENTI A NAPOLI, POLITICA NELLA BUFERA
di Giuseppe Cavalcanti

ROMA - L'altro ieri l'arresto di Luciano D'Alfonso, sindaco di Pescara nonché segretario regionale del Pd, ieri l'inchiesta sui petroli in Basilicata, oggi la bufera politico-giudiziaria che sta investendo sopratutto gli enti locali, colpisce Napoli e la sua amministrazione, nei prossimi giorni approderà in Calabria, dopo la chiusura, oggi, delle indagini nell'inchiesta "Why Not". Dopo settimane di indiscrezioni e "boatos" su coinvolgimenti di politici napoletani nell'inchiesta su "Global Service", questa mattina sono stati arrestati a Napoli l'imprenditore Alfredo Romeo, mentre altre 12 persone sono invece agli arresti domiciliari: tra essi due assessori della giunta comunale di Napoli. Tutti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, abuso d'ufficio e corruzione. Coinvolti i parlamentari Italo Bocchino (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd). Anche l'ex assessore Giorgio Nugnes, morto suicida alcune settimane fa, era coinvolto nella stessa inchiesta. Nei giorni scorsi il sindaco di Napoli, Jervolino, durante la verifica politica in consiglio comunale aveva ribadito che "ciò che ha sempre caratterizzato il mio lavoro é il rispetto della legalità, con le mani candide, con l'assenza di clientele, con la più ampia trasparenza".

Ed è sempre di oggi l'avviso di chiusura dell'inchiesta "Why Not", l'indagine ora al centro di clamorosi scontri anche all'interno della stessa magistratura. Ipotizzati numerosi reati: dall'associazione per delinquere all'abuso d'ufficio e alla turbata libertà degli incanti, dalla truffa alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Tra i destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini, anche il presidente della regione Agazio Loiero.

A Pescara l'accusa per il sindaco di centrosinistra D'Alfonso, arrestato lo stesso giorno della vittoria alle regionali del centrodestra, è di aver intascato tangenti in cambio di favori amministrativi. Una regione, quella abruzzese, che è stata tra le prime ad essere investita dalla nuova bufera politico giudiziaria. Le elezioni anticipate sono infatti conseguenza dell'arresto, lo scorso 14 luglio, dell'allora presidente Ottaviano Del Turco. L'accusa ? Tangenti per la sanità.

In pieno svolgimento a Firenze l'inchiesta sull'area di Castello di proprietà della Sai-Fondiaria. Tra gli altri indagati l'assessore comunale alla sicurezza, Graziano Cioni, uno dei candidati alle primarie nel Pd per le prossime elezioni comunali. E' connessa all'inchiesta Fondiaria-Sai anche la clamorosa protesta pubblica del sindaco di Firenze, Domenici, che si è incatenato ad un palo davanti la sede romana di Repubblica, per protestare contro una cattiva informazione, a suo dire, che lo vedeva coinvolto, falsamente, nell' indagine.

Ancora in Campania, la scorsa settimana, è stato rinviato a giudizio il sindaco Vincenzo De Luca. L'inchiesta riguarda la realizzazione del parco marino a tema, il cosiddetto Sea Park.

Indagato anche il presidente della Regione Basilicata, De Filippo, nell'ambito dell'inchiesta sui petroli che ieri ha portato all'arresto dell'amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, e che vede coinvolto anche il deputato del Pd Salvatore Margiotta.

Si terrà invece solo nel marzo del prossimo anno l'udienza preliminare per il governatore del Molise Michele Iorio nel procedimento che lo vede indagato per il reato di concussione e abuso d'ufficio in un'inchiesta riguardante i rapporti tra la Regione e una società multinazionale di consulenza.


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DI PIETRO: USCIREMO DA TUTTE GIUNTE CAMPANIA
L'Idv intende uscire da tutte le giunte della Campania per restare fuori "fino a quando non sarà risolta la questione morale". Lo ha detto Antonio Di Pietro intervenendo all'esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori. Il leader dell'Idv ha annunciato che lunedì sarà a Napoli insieme all'ufficio di presidenza del partito per decidere le modalità di questa operazione insieme ai responsabili campani.

IERVOLINO: IDV LASCIA GIUNTA? UNO DI MENO
"Mi sembra una decisione strana visto che l'assessore dell'Italia dei Valori è ottimo e fino alle 15 ha condiviso con me tutti i passaggi. Dopodiché benissimo, uno di meno e noi andiamo avanti". Così il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino reagisce, al termine dell'incontro a Roma con il segretario del Pd Walter Veltroni, all'annuncio di Di Pietro di lasciare le giunte campane. "Noi andiamo avanti affrontando in pieno i nodi - ha spiegato Iervolino - che possono esserci ma per ora non vedo. Come ho già detto leggeremo con la massima severità i documenti dei magistrati. Per quanto riguarda i provvedimenti amministrativi, non vi preoccupate, li prenderò da sola, visto che sono stata ministro dell'Interno". E tornando sulla decisione di Di Pietro aggiunge: "Rispetto tutti, anche Di Pietro, perché è mezzo paesano del mio povero marito".
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