PADRE

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marco31768
00sabato 2 maggio 2009 22:08
PADRE

The day that we wed
You blessed us and said
May heaven bestow you grace
There in that holy place
We shared our first embrace

Our cottage was small but richer than all
The palaces of the king
All day the birds would sing
Our hearts were filled with spring

Padre, padre
What happened to our love’s so cruel
Padre, oh padre
In my grief I turn to you

Then he came along
And sang her his song
And won her with honey lies
His of the fiery eyes
Now it’s not her that cries

So I will pray
The hours away
And weary my heart has grown
Wondering where love has flown
Counting my beads alone

Padre, oh padre
Please tell me how such things can be
Padre, oh padre
Pray for my love and me.





PADRE

Il giorno che ci siamo sposati
Ci hai benedetto e ci hai detto
Che il cielo possa concedervi la sua grazia!
Lì in quel luogo sacro
Ci siamo scambiati il nostro primo abbraccio

La nostra casa era piccola ma più ricca di tutte
Le regge del re
Gli uccelli cantavano ogni giorno
I nostri cuori erano pieni di gioia

Padre, padre
Quello che è accaduto al nostro amore che è così crudele!
Padre, oh padre
Nel mio dolore mi rivolgo a te

Poi è arrivato lui
E le ha cantato la sua canzone
E l’ha conquistata con le dolci bugie
Dei suoi occhi infuocati
Ora non è lei che piange

Così io pregherò
Che le ore passino
Ed il mio cuore è stanco
Di chiedersi dove è volato l’amore
E di dire le preghiere da solo

Padre, oh padre
Ti prego dimmi come simili cose possano accadere!
Padre, oh padre
Prega per il mio amore e per me.





AUTORI: Jacques Larue, Alain Romans e Paul Francis Webster.
RUNNING TIME: 2’28”.
DATA DI REGISTRAZIONE: 15 maggio 1971.
ORA D’INCISIONE: 18,00-0,00/1,00-4,00.
STUDIO: B della RCA, Nashville, Tennessee.
NUMERO DI MASTER: APA4-1262.
TAKE SCELTA PER IL MASTER: numero 12.
SOVRAINCISIONI: 24 maggio 1971, studio B della RCA, Nashville, Tennessee; 21 e 22 giugno 1971, studio A della RCA, Hollywood, California.





EMISSIONI RCA SU ALBUM E CD:
“Elvis”. 1973, LP; 1994, CD. Master.


“He walks beside me”. 1978, LP. Master.





EMISSIONI FOLLOW THAT DREAM RECORDS:
“I sing all kinds”. 2007, CD. Take 2.

“Elvis”. 2010, 2 CD. Master, alternate mix e takes 1 e 2. La seconda take è ripetuta erroneamente due volte in quanto la traccia numero 11 del secondo CD non contiene la take 11 come dichiarato ma sempre la take numero 2.





EMISSIONI BOOTLEG:
“Elvis now-The alternate album”. 2008, CD. Take 2.

“Tiger man-An alternate anthology, vol. 7”. 2007, CD. Unfinished master.






STORIA DELLA CANZONE:
“Padre” venne scritta dai francesi Jacques Larue e Alain Romans; le parole inglesi sono di Paul Francis Webster.
Lola Dee assieme a Stubby And Buccaneers, nel 1954, registrò “Padre” per la prima volta anche se la prima incisione col testo francese (dal titolo “Padre Don José”) è quella di Rina Ketty del 1952.
La versione che ebbe più successo, però, fu quella di Toni Arden del 1958 che vendette oltre un milione di copie raggiungendo il tredicesimo posto nella Hot 100 di Billboard.
Nel 1970 anche Marty Robbins ebbe un discreto successo con questo brano poichè arrivò fino al 5° gradino nella graduatoria Country.



Master…


Toni Arden…

ROBERTO15866
00sabato 2 maggio 2009 22:31
Questo brano...non è esattamente uno dei miei favoriti...diciamo che non contribuisce certo ad alzare il livello dell'album che lo contiene,va bene?Piuttosto soft il mio intervento...
marco31768
00domenica 3 maggio 2009 09:43
Anche a me questa canzone non è mai piaciuta. Ed Elvis ci mette fin troppa enfasi, come anche in altri pezzi di questa session del maggio 1971 tipo "Love me, love the life I lead"...
Ottima scoperta, per me, la bellissima voce di Toni Arden !
ROBERTO15866
00domenica 3 maggio 2009 18:11
Concordo su tutto.
B-PAUSE
00domenica 3 maggio 2009 19:26
Padre...
credo che questa canzone sia una delle peggiori che Elvis abbia mai interpretato..e credo che gli sia stata imposta per far uscire l'album......dove poi è stato inserito....Parker sicuramente c'entra...eccome!!

Bruno
deliziosa72
00giovedì 11 giugno 2009 15:34
A me
Padre piace…la canzone direi benché scritta da francesi ha un tono di un delizioso tango spagnoleggiante…e per questo gli ingredienti necessari, a mio avviso, sono una voce imponente e potente che esprima oltremisura passione ed enfasi…tutte qualità che Elvis ne disponeva sicuramente in grande quantità…
Elvis è come sempre bravissimo…esprime ed incorpora nel modo più perfetto la cultura musicale latina…sempre così appassionata ed austera…riuscendo ad interpretare magistralmente questa e tutte le altre canzoni tipiche di quelle terre così piene di passionalità…
Aggiungo un altro mio punto di vista o parere…io credo che quando si dice che Elvis era un vero professionista ed anche perfezionista lo si dice non tanto per dire…
Sono convinta che Elvis prima di interpretare una canzone non gli bastava soltanto metabolizzarla e quindi farla sua per poi interpretarla (che in effetti è già tanto per come riusciva a farlo a suoi livelli)…ma le canzoni Elvis le studiava nel vero senso della parola…ed è anche questo suo aspetto che mi piace moltissimo…una cosa è certa Elvis non cantava tanto per cantare…anche se sceglieva o gli toccava a forza una canzoncina apparentemente banale la studiava su tutti i punti di vista…studiava come impostare la voce…addirittura come posizionare il corpo…il viso…uno studio davvero approfondito e oculato…insomma oltre alla voce, Elvis ci metteva anche il carattere…la sua personalità così ricca e variegata…
Le canzoni latine…tra cui vi sono molte anche italiane che necessitano di una certa dose di passione ed enfasi che magari potrebbero risultare forse anche un po’ troppo eccessive…ma è una caratteristica essenziale di un certo tipo di cultura musicale e non solo che non può venire meno…altrimenti verrebbe meno parte dell’importanza e della bellezza di questo tipo di canzoni…
Inoltre Padre e tante altre dello stesso tipo…è per me la classica canzone che se anche non sai nulla del cantante ti fa dire “Caspita che bella voce ha!”…
Poi l’acuto finale è sublime…insomma Elvis è ancora una volta ineccepibile.

Poi come sempre è questione di gusti…la versione di Elvis così piena di passione ed enfasi può risultare fastidiosa e quella della brava Toni Arden…più sdolcinata può piacere di più…
Sono gusti…
C’è chi è più posato e tranquillo e l’enfasi non piace e chi è più vivace e dell’enfasi non ne può fare a meno…
Per me l’enfasi di Elvis ha un effetto di ricostituente… è come prendermi acqua e zucchero e di colpo mi tiro su… [SM=g6794]
Arco di Riccardo
00giovedì 11 giugno 2009 19:58

La prima volta che Elvis era in vacanza.. durante il lavoro!

Nel senso che dalla sua stessa voce, si riesce a percepire come il suo tipico dono di far trasparire ai cuori di chi ascolta, un pezzo piuttosto che un altro, quel giorno era in vacanza. Praticamente cantata giusto perché bisognava eseguirla su precisa richiesta.

Non so se sia stata un'idea del colonnellaccio o di chissachi, però è indubbio che chiunque abbia proposto ad un Elvis, un pezzo del genere, era come minimo da ricoverare o almeno processare.

Sarebbe come se avessi sotto contratto dei grandi professionisti come Massimo Ranieri, Oscar Chersa, Nicola Congiu e Placido Domingo e ordinassi loro di cantare "Kiss me Licia" o "Mi scappa la pipì papà" di Pippo Franco!!!! Totalmente assurdo!!!!

Pensiero assolutamente personale!!!!

Mi verrebbe da dire: Padre Nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, ma non venga più questa canzone, non sia fatta la volontà di Parker. Non induciamo Elvis in tentazione, ma liberiamolo dalle canzonette, Amen!!!! (in sottofondo Elvis, gli Stamps e le Sweet Inspiration che intonano "AMEN")

René
ROBERTO15866
00giovedì 11 giugno 2009 21:59
René,mi perdonerai se non sono d'accordo...Non penso assolutamente che il colonnello abbia imposto PADRE a Elvis.In realtà credo proprio che a lui piacesse parecchio questa canzone,motivo per il quale la incise.Anzi,nel cantarla ci mette talmente tanta enfasi da renderla...ehm,eccessiva...
marco31768
00giovedì 11 giugno 2009 23:51
A me proprio non piace... Non mi è mai piaciuta e mai mi piacerà...
È una delle tre canzoni (sulle 700 circa) di Elvis che non mi va giù.
Tralasciando alcuni pezzi da film (discorso ormai noto anche ai sassi di questo forum... [SM=g6794]), le altre due che non mi piacciono sono "Love me, love the life I lead" e "The last farewell"...

Penso che comunque 650 canzoni che mi piacciono su 700, sia una bella media...
Ma 'ste tre, no...
deliziosa72
00venerdì 12 giugno 2009 16:34
Re:
ROBERTO15866, 11/06/2009 21.59:

René,mi perdonerai se non sono d'accordo...Non penso assolutamente che il colonnello abbia imposto PADRE a Elvis.In realtà credo proprio che a lui piacesse parecchio questa canzone,motivo per il quale la incise.Anzi,nel cantarla ci mette talmente tanta enfasi da renderla...ehm,eccessiva...




Certamente caro Roberto...anch'io penso che Elvis da grande professionista e ritenendolo una persona più che intelligente credo che fosse perfettamente consapevole di ciò che cantasse indipendentemente da canzoni a lui più o meno gradite...
Ritengo che Parker non c'entrava per niente sulla resa delle canzoni di Elvis proprio perché era Elvis stesso ad interpretarle e credo anche che fosse nelle sue più totali capacità di intendere e volere senza per forza farsi "imporre" soprattutto "come" cantare le canzoni...forse a volte Parker lo si mette in mezzo quasi come alibi per esprimere magari qualche disappunto per canzoni che non piacciono per puri e semplici gusti personali...

Tornando all'enfasi ritenuta "eccessiva" in Padre anche qui è un parere del tutto personale...
Come dicevo prima c'è a chi piace e a chi non piace...

Ritengo come te Roberto, che ad Elvis piacesse molto questa canzone...l'ha interpretata in modo eccezionale...
bravo...bravo...bravo...ha un tale trasporto...così appassionato e coinvolto...si sente dalla voce...mi piace un sacco...

LO dico ancora una volta l'enfasi di Elvis è SUPERLATIVA!
Ti travolge dalla testa ai piedi...è un continuo sussulto di passione e travolgenti emozioni...
Come trovarsi nel giorno di Natale il sole di ferragosto...inaspettato ma sorprendentemente gradito...
Sapete cari amici, evidentemente io avverto con piacere questo aspetto di Elvis perché vivendo al sud lo comprendo molto bene...
Ci sono molte canzoni napoletane ad esempio che vanno cantate proprio come faceva Elvis in questo tipo di canzoni...quindi rientra perfettamente nella cultura musicale della mia stessa terra cosa che magari può risultare più "sconosciuta" a voi non essendo abituati ad ascoltare e quindi a vivere questo tipo di musica...

Sono certa ad esempio che in una canzone tipo Rags to riches...davvero ME...RA...VI...GLIO...SA!...l'enfasi di Elvis possa ancora una volta risultare per qualcuno come dire "fastidiosa"...per me è semplicemente SUPERLATIVA!!!!!
Arco di Riccardo
00venerdì 12 giugno 2009 17:55
Re: Re:
deliziosa72, 12/06/2009 16.34:



Sono certa ad esempio che in una canzone tipo Rags to riches...davvero ME...RA...VI...GLIO...SA!...l'enfasi di Elvis possa ancora una volta risultare per qualcuno come dire "fastidiosa"...




Davvero ne sei così certa? =)

Invece stavolta è proprio l'esatto contrario!!! [SM=g6794]

Infatti RAGS TO RICHES è uno dei pezzi anni '70 in assoluto che adoro!! Qui siamo su ben altri livelli, una canzone già bella di per se, ma che nella stupenda vocalità di un Elvis ispiratissimo del magico anno del TTWII, si trasforma in un diamante! In particolare apprezzo ancora di più l'unica versione live di codesto brano, dal famoso concerto di capodanno a pittsburgh, nel '76, dove Elvis supera addirittura la versione da studio, soprattutto nel finale dove si lancia in un appassionato acuto, degno di Pavarotti!

René


deliziosa72
00sabato 13 giugno 2009 16:23
Ciao Renè, mi fa piacere che Rags to Riches a te piaccia...una canzone dove Elvis si lascia andare in una "valanga" di travolgente passione ed enfasi e anche per questo senza dubbio eccezionale...
Passione ed enfasi quindi per me tanto evidenti in questa canzone quanto in Padre...anche se si tratta di due diversi tipi di canzoni..in Padre un intreccio ben riuscito tra "accorata" preghiera ed austero tango spagnoleggiante...
Evidentemente si tratta soltanto di questioni di gusto...come dicevo all'inizio..indipendentemente dalla presenza di una "discutibile" enfasi eccessiva...
Elvis per me è davvero il più grande interprete di tutti i tempi...non lo dico tanto per quanta passione lui stesso riesca a suscitare in me...ma mi soddisfa nel vero senso della parola...mi fa sempre contenta...io mi fido di lui anche prima di ascoltare un suo brano mai ascoltato prima...difatti appena ascoltata dico" E' proprio come la volevo...ma come fai a saperlo Elvis? Grazie grazie grazie!"
Elvis riesce a muovere ogni corda del mio cuore e ad emozionarmi sempre...e come riesce con me di certo riuscirà a farlo con milioni di persone nel mondo...è evidentissima la sua bravura e credo davvero che sia insensato discutere sul suo modo di interpretare...come riprendere Dante Alighieri nell'usare un avverbio al posto di un altro...non è possibile
Elvis era proprio bravo...quando cantava una canzone
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