Origine dei problemi dell' uomo

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blauauge1
00martedì 10 febbraio 2009 16:34
Avrei un quesito da sottoporre alla vostra attenzione, un dubbio su un' insegnamento basilare dei TDG:

La contesa della sovranità universale suscitata in Eden dopo il peccato di Adamo ha condotto l' uomo a invecchiare, soffrire e morire, perchè?
La risposta dei TDG è che Dio non poteva distruggere il I° uomo ribelle e satana, perchè erano sorte delle domande a cui si doveva dare una risposta per evitare che i milioni di angeli presenti, potessero avere dei dubbi sul legittimo sovrano e sul fatto che gli uomini si potessero autogovernare senza l' intervento del creatore.
Mi chiedo:
Ma gli angeli non potrebbero avere lo stesso il dubbio visto che l' uomo è divenuto mortale per punizione. L' uomo con una vita eterna si sarebbe potuto autogovernare?
Come dice l' esempio citato nel libro " cosa insegna realmente la bibbia" :......Come un alunno che contraddice il suo insegnate sulla risoluzione di un problema di matematica, il maestro gli dà la possibilità di andare alla lavagna e di dimostrare cosa sa fare,.....( ma poi non gli dà gesso a sufficenza per poter finire di scrivere).
E poi Dio è in grado di prevedere ogni cosa e i TDG affermano che nel caso di Adamo ed Eva egli non l' ha voluto fare.
In pratica secondo i TDG oggi soffriamo, moriamo e viviamo esperienze bruttissime solo perchè DIO si sarebbe rifiutato di esercitare una sua facoltà senza rendersi conto delle conseguenze?
L' origine dei guai del mondo mi lascia veramente sconvolto, è un dubbio che mi ha pervaso la mente per anni anche essendo TDG, ma mi sono sempre detto Geova farà luce. Finora non ho trovato una risposta la luce non è arrivata o forse sono io che non l' ho saputa cercare.
Se qualcuno ha argomentazioni a riguardo gli sarei davvero molto grato . [SM=x570876]
Vecchia Marziana
00martedì 10 febbraio 2009 16:57
Siamo creature e quindi soggetti alla morte.
Non è come dicono le dottrine della WTS, basate sulla interpretazione letterale della Bibbia, che Dio ci abbia creati eterni.
In più ci ha dotati di libero arbitrio perchè non voleva marionette, ma esseri che consapevolmente avessero deciso di adorarLo, nè per premio9, nè per punizione.
La vera contesa tra bene e male, la sosteniamo noi, quotidianamente.
In ogni momento dobbiamo scegliere e anche le decisioni che ci sembrano banali sono soggette alla nostra volontà.
Dio ci ha resi liberi sacrificando il Figlio, poi sta solo a noi accettare questo sacrificio o negarlo.
Questo è ciò che penso e, anche se non sempre mi consola del male che è dentro e fuori di me, è sicuramente un ragionamento "più maturo" rispetto a quello della WTS.
Gabriella Prosperi
blauauge1
00martedì 10 febbraio 2009 17:07
quindi Gabriella secondo il tuo punto di vista non saremo stati creati già con l' imperfezione con le malattie e con la morte?
Vecchia Marziana
00martedì 10 febbraio 2009 17:44
Sai, qui si scontrano due convinzioni: quella della creazione, così come viene presentata dal racconto di Genesi (se letta così come scritta, senza cercare il significato profondo) e quella dell'evoluzione.
Perchè solo l'uomo dovrebbe, in senso puramente fisico, trascendere le leggi della natura?
Io credo che la differenza, la grande differenza, con tutto il resto del creato sia nel libero arbitrio.
Solo a noi è stato dato, solo per noi è stato stabilito un riscatto.
Non dovremmo chiedere di più.
Ma questo è solo il mio pensiero.
Gabriella Prosperi
speranza!
00mercoledì 18 febbraio 2009 11:07
Puoi iniziare con la lettura della trattazione di berescitte: [SM=x570893]

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4595907

Parte 7 e seguenti.

[SM=g1543902]


Speranza



Divenire81
00mercoledì 18 febbraio 2009 14:09
Nella mia modesta opinione ho sempre creduto che l'evoluzione e la creazione collimassero. Ovvero che Dio avesse sperimentato nel regno animale ciò che sarebbe poi diventata una delle tante caratteristiche umane. Ogni aspetto del mondo animale, anche in una parte infinitesimale, ci accomuna ad esso; parlo sia di istinti che di materia biologica.

Teniamo presente che la nostra forma di vita è nettamente diversa da quella spirituale, quindi con la creazione Dio potrebbe aver realizzato un progetto alternativo di dare la vita, e la sperimentazione, per arrivare al prodotto finito, ovvero l'essere umano, in quel caso avrebbe avuto senso.

Anche noi siamo parte di un ciclo, quindi esseri mortali. La bibbia nella genesi parla dell'albero della vita; e se fosse l'albero che avrebbe permesso agli esseri viventi di rinnovarsi continuamente e quindi di diventare eterni? Chi lo sa...

Inoltre c'è anche la questione della mente. Abbiamo un cervello usato solo per il 9/10%.
Quindi domanda generica: "Perchè Dio ci ha messo i piombi, come fossimo la marmitta di un motorino??"
Eventuale risposta: "Forse avremmo fatto più danni e in tempi molto più brevi, e ci saremmo dissolti nell'universo come una supernova..."
Chissà...hai sollevato un'ottima questione.

Ciao
wolfstenio
00mercoledì 18 febbraio 2009 14:45
Re:
blauauge1, 10/02/2009 16.34:

Avrei un quesito da sottoporre alla vostra attenzione, un dubbio su un' insegnamento basilare dei TDG:

La contesa della sovranità universale suscitata in Eden dopo il peccato di Adamo ha condotto l' uomo a invecchiare, soffrire e morire, perchè?
La risposta dei TDG è che Dio non poteva distruggere il I° uomo ribelle e satana, perchè erano sorte delle domande a cui si doveva dare una risposta per evitare che i milioni di angeli presenti, potessero avere dei dubbi sul legittimo sovrano e sul fatto che gli uomini si potessero autogovernare senza l' intervento del creatore.
Mi chiedo:
Ma gli angeli non potrebbero avere lo stesso il dubbio visto che l' uomo è divenuto mortale per punizione. L' uomo con una vita eterna si sarebbe potuto autogovernare?
Come dice l' esempio citato nel libro " cosa insegna realmente la bibbia" :......Come un alunno che contraddice il suo insegnate sulla risoluzione di un problema di matematica, il maestro gli dà la possibilità di andare alla lavagna e di dimostrare cosa sa fare,.....( ma poi non gli dà gesso a sufficenza per poter finire di scrivere).
E poi Dio è in grado di prevedere ogni cosa e i TDG affermano che nel caso di Adamo ed Eva egli non l' ha voluto fare.
In pratica secondo i TDG oggi soffriamo, moriamo e viviamo esperienze bruttissime solo perchè DIO si sarebbe rifiutato di esercitare una sua facoltà senza rendersi conto delle conseguenze?
L' origine dei guai del mondo mi lascia veramente sconvolto, è un dubbio che mi ha pervaso la mente per anni anche essendo TDG, ma mi sono sempre detto Geova farà luce. Finora non ho trovato una risposta la luce non è arrivata o forse sono io che non l' ho saputa cercare.
Se qualcuno ha argomentazioni a riguardo gli sarei davvero molto grato . [SM=x570876]




Caro amico mio,molte volte mi sono posto questa domanda, dubitando addirittura che Dio si interessi di noi.

In un certo senso ai ragione, ess: Perchè Dio per un torna conto personale, non abbia distrutto i ribbelli Satana e company?


(E poi Dio è in grado di prevedere ogni cosa e i TDG affermano che nel caso di Adamo ed Eva egli non l' ha voluto fare.
In pratica secondo i TDG oggi soffriamo, moriamo e viviamo esperienze bruttissime solo perchè DIO si sarebbe rifiutato di esercitare una sua facoltà senza rendersi conto delle conseguenze?)

Anche questo mi ha sempre frullato in testa.

Cioè: In quella occasione non a voluto prevedere in anticipo,però a preferito stabilire in anticipo, chi doveva far morire e soffrire,cioè il capo degli angeli Gesù cristo.

Ess. Perchè uno che fa un regalo a una persona, pretende che sia lui a decidere cosa ne debba fare del regalo il ricevente!!

Cioè, se Dio a creato la prima coppia umana mettendo dei paletti da non superare è punendoli perchè non sono stati alle regole, a cosa serviva il libero albitrio, se poi l'individuo non era libero di decidere chi servire?

E' poi: Gesù si è sacrificato per noi, perchè aspettare oltre 21 secoli per portare dinuovo la perfezione al mondo?

Quanti bambini devono ancora soffrire? è non venitemi a dire tdg, che 1 giorno presso Dio sono 1000 anni, e 1000 anni presso Dio sono 1 giorno! Perchè davvero mi arrabbio.

Per me 30 anni di sofferenze, sono 30 anni di sofferenze.

Comunque voglio credere che Dio non abbia sbagliato in quello che a fatto. Credo che alla nostra morte ci attenda una ricompensa talmente grande, che le sofferenze che oggi abbiamo, in paragone al risarcimento sono un granello di sabbia. [SM=g1543902]
berescitte
00mercoledì 18 febbraio 2009 16:32
Dice blauauge1...
>L' origine dei guai del mondo mi lascia veramente sconvolto, è un dubbio che mi ha pervaso la mente per anni anche essendo TDG, ma mi sono sempre detto Geova farà luce. Finora non ho trovato una risposta la luce non è arrivata o forse sono io che non l' ho saputa cercare.

Ed io ci rifletto sopra...
Il male nel mondo, intendi il fatto che Dio lo tolleri invece di eliminarlo, al fondo, secondo il pensiero cattolico, è un mistero.
Invece nel geovismo la risposta che se ne vuole dare non è l'ammissione del mistero ma un tentativo goffo di spiegazione che sconfina nell'assurdità (cf la mia trattazione a cui ti ha invitato più sopra speranza.

Ora il "mistero" corrisponde al biblico "le mie vie non sono le vostre vie... di quanto il cielo sovrasta la terra i mieiu pensieri sovrastano i vostri..." eccetera... Ma non si tratta di irrazionalità, ma di super razionalità. Infatti da noi cattolici il mistero viene definito "verià superiore alla ragione che si crede solo sulla base dell'accertamento che Dio stesso l'abbia rivelato".
Questa non contraddittorietà con la ragione ci spinge a indagare legittimamente sul pensiero di nostro Padre, per capirlo il più possibile. E si dà il caso che così facendo non si viene meno all'omaggio che la fede nella Sua Parola esige, perché non vogliamo pretendere di "razionalizzarlo" riducendolo alla portata umana, e si dà gioia al nostro Creatore che, come un Padre (la metafora è sua!) si rallegra di ogni sprazzo di nuova intelligenza i suoi figlioletti riescono a produrre.

Qusto per dire semplicemente che, cercando con intelletto d'amore (i TG direbbero "con sincerità di cuore") si riescono a trovare delle ragioni che rendono il dolore più sopportabile e in certi casi perfino una sua utilità. Non è il caso di fare qui un'analisi che si può trovare su vari libri che trtattano questa tematica, ma solo un flashes di utilità che mi vengono al momento. Il dolore, che è sempre una sottrazione di bene, una carenza, sia esso fisico (carenza di ciò che è dovuto per natura), che morale (carenza provocata dalla cattiveria altrui), che perfino metafisico (carenza dovuta alla limitatezza della nostra natura) può provocare:
- prevenzione che spinga a pensare bene prima di decidere
- prudenza per l'avvenire, affinché non si ripeta il danno o aumenti
- saggezza da trasmettere alla gioventù
- riparazione del male fatto e soddisfazione
- lungimiranza per scelte future
- crescita in umanità e sensibilità
- solidarietà verso le vittime
- stimolo alla progettazione di istituzioni ovvianti e che vadano oltre la nostra vita (è vero che solo dopo che ci sono le vittime certe cose trovano la strada della realizzazione)
- cultura della pace e cultura dell'amore
ecc...
Nel caso di Gesù il suo dolore è stato redenzione, salvezza universale dal maciullamento nel... buco nero. Perciò la Chiesa canta, riguardo al disastro più cosmico che ci sia mai stato, "o felice colpa che ci hai procurato un così grande Redentore".

PS
Naturalmente tutto questo ha senso perché a monte c'è il progetto di Dio di creare e mantenere un mondo ove l'uomo si muova mai impedito nella sua libera autodeterminazione.
Ma Dio è obbligato a non cambiare registro circa questo modo di essere da Lui scelto per il mondo, sia perché (e qui si va nel mistero) certamente è cosa ben fatta (è un KOSMO, e COSMESI viene da lì) e Lui non ci ripensa mai su ciò che da sempre ha stabilito; sia perché (e qui ci arriviamo con la nostra piccola ragione) se riducesse l'uomo a un robot senza volontà o se intervenisse magicamente ogni volta che si verificasse un male (e dovrebbe per coerenza farlo per qualsiasi minimo male giacché il Bene assoluto non può che avversare assolutamente il male anche in dimensioni minime) noi non avremmo più di fatto né l'esercizio della libertà, perché il male che volessimo fare ci sarebbe impedito fisicamente, né il merito di scegliere il bene, né alcuna crescita nel bene perché ci sentiremmo del tutto deresponsabilizzati di fronte al "gigante pensaci tu!" che ci farebbe vivere nel mondo dysneiano ove nessun cartone animato muore neanche se gli passa sopra un compressore. Il cosmo cioè sarebbe una sorta di giocattolo per Dio stesso che però non ha bisogno di giocattoli. Nessuno di noi varrebbe nulla. Saremmo tutti livellati alla categoria di morti viventi, omologati, fatti in serie, senza alcuno scopo da raggiungere e alcun progetto da poter dichiarare davvero "nostro".
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