Oltre le porte dei sogni

Tidus forever
00giovedì 4 novembre 2004 21:25
Sfogliare un libro di fiabe, più antico di chi l'ha letto, ha un sapore particolare. Ogni tanto il mio occhio si posa su una copertina rossa e non può fare a meno di riprenderlo in mano; mi batte sempre il cuore dall'emozione....pagina dopo pagina, la mia mente ritorna al passato e si sofferma su qualche foto che molto tempo fa aveva colpito la mia immaginazione. E' come fermare il tempo e volersi soffermare a guardare se siamo cambiati, se qualcosa ancora c'è, in un piccolo angolo del nostro cuore. Le pagine sono ingiallite, odorano di antico....com'è facile isolarsi dal mondo e trovarsi oltre le porte dei sogni....

La pastorella e lo spazzacamino

"Sopra di loro era il cielo, con tante stelle, e sotto, i tetti della città. Essi potevano guardare lontano, lontano"



Avete mai immaginato una notte stellata, magica, seduti sui tetti, a fissare la volta celeste, ricoperta di punti luminosi? Guardando quel disegno, pieno di poesia, e due esseri stretti a contemplare l'infinito, assorti nel silenzio della notte, io fantasticavo: volevo essere là, piccolo ed invisibile, accarezzato dalla dolce brezza notturna, per un attimo spettatore della creazione.

Il baule volante

"Rimasero seduti uno accanto all'altra, mentre lui le raccontava fiabe sui suoi occhi che erano come due splendidi laghi entro cui i pensieri ondeggiavano come palazzi; e raccontava della sua fronte, come se fosse una collina di neve con meravigliosi palazzi..."



Da bambino mi infilavo dentro un piccolo comodino: aprivo la piccola porta e rimanevo per metà dentro e metà fuori, come nella foto. Sognavo di volare e catturare le stelle, di guardare tutti dall'alto, di andare oltre il più profondo del blu. Un piccolo navigatore stellare.

La piccola sirena

"Allora il coltello le vacillò nella mano. La piccola sirena lo gettò nel mare e dopo aver guardato il principe ancora una volta, con occhi addolorati, si gettò nel mare ove sentì che il suo corpo incominciava a sciogliersi in schiuma"

Foto, pensieri, parole...e quando si arriva alla FINE non rimane che richiudere lo scrigno dei ricordi. Depongo la mia memoria sulla libreria, accarazzendola...e mi accorgo di avere gli occhi lucidi, un pò trasognati. Domani aprirò la finestra e sentirò i soliti rumori, le solite voci, i soliti suoni...non ci saranno bauli volanti nè stelle da catturare...



(foto da: Fiabe - di Hans Christian Andersen - 1961 - disegni di Jiri Trnka)

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focaone
00giovedì 4 novembre 2004 21:36
Bel post [SM=x520509] [SM=x520516] [SM=x520497]
Guapix
00venerdì 5 novembre 2004 10:39
Approfitto di quesa bella discussione aperta da Tidus per chiedervi qual'era la vostra favola preferita quando eravate piccoli?io ne avevo due: Cenerentola e Barbablù.

Adoravo Cenerentola perchè quando andava ai balli ( in realtà erano tre serate)aveva dei vestiti meravigliosi e poi riusciva a sposare quello strafigo del principe.
Invece di Barbablù mi piaceva soprattutto la fine quando stava per uccidere la moglie arrivavano i due fratelli di lei che mi pare fossero moschettieri e la salvavano uccidendo il cattivone e poi lei sposava un nobile signore d'animo gentile.
Tidus forever
00venerdì 5 novembre 2004 11:22
Su tutte "La regina delle nevi", una "favola in sette fiabe" di Andersen.

Osservate quel ragazzino che gioca coi soldatini...sullo sfondo una bambina, l'amica del cuore. E' anche per questo che dentro di me ho sempre avuto una passione per quei giocattoli e li ho conservati fino a d oggi.

E sui loro passi fiorì la primavera, suonarono le campane della chiesa ed essi riconobbero le alte torri della grande città dove abitavano. Entrarono nel portone della casa della nonna, salirono le scale fino alla cameretta.
Là tutto era al solito posto.
L'orologio faceva "tica tac" e le sfere giravano, ma non appena entrarono, si accorsero di essere cresciuti e diventati adulti.
Le rose del tetto erano fiorite e si affacciavano alla finestra spalancata; le piccole seggioline erano al loro posto, e Kay e Gerda vi si sedettero tenendosi per mano. Avevano dimenticato il freddo e vuoto splendore della Regina delle Nevi, che ricordavano come un incubo. La nonna seduta al chiaro sole di Dio leggeva la Bibbia: "Se non sarete come i bimbi non sarà vostro il Regno dei Cieli"

E Kay e Gerda, guardandosi negli negli occhi, capirono d'un tratto la vecchia canzoncina: "Le rose fioriscono e appassiscono lassù e noi vedremo il Bambino Gesù"

Erano seduti lì, adulti ma in fondo bambini, bambini nel cuore; ed era estate, una magnifica estate.




Una fiaba che racconta il passaggio dall'infanzia alla maturità, fatto di speranza, amore, sentimenti.

(foto da: Fiabe - di Hans Christian Andersen - 1961 - disegni di Jiri Trnka)

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[Modificato da Tidus forever 05/11/2004 14.03]

principenero717
00venerdì 5 novembre 2004 11:22
Complimenti Tid !!! bellissimo Post[SM=x520497]
Tidus forever
00venerdì 5 novembre 2004 13:37
Il poeta Andersen
Tra tutti gli autori di fiabe, Andersen spicca per la sua sensibilità e capacità di commuovere, divertire e riflettere. Andersen è un poeta prestato alla fiabe. Egli riesce ad attirare l'attenzione del lettore, trasportandolo nel mondo della fantasia; la quale, però, ci colpisce per la sua umanità.

L'abete

I bimbi accorsero e si sedettero accanto al fuoco guardandolo e mettendosi a strepitare. "Puf paf!". Ad ogni scoppiettio, che corrispondeva ad un sospiro, l'albero ripensava alle giornate d'estate nel bosco, oppure alla notte di Natale, oppure alle notti d'inverno all'aperto, quando lucevano le stelle; ripensava anche alla notte di Natale e a Ciccio-Bomba, l'unica favola che aveva sentito e che aveva saputo raccontare; ed intanto si riduceva in cenere.
I ragazzi giocavano nel cortile, il più piccolo portava appuntata sul petto la stella dorata che era in cima all'albero quella notte felice.
Ma tutto ormai era passato.
L'albero era finito ed è finita pure la storia, finita così come finiscono tutte le storie.




(foto da: Fiabe - di Hans Christian Andersen - 1961 - disegni di Jiri Trnka)

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 05/11/2004 14.04]

ginaone
00venerdì 5 novembre 2004 14:31
Ricordo che una fiaba che mi facevo sempre raccontare era quella del Brutto Anatroccolo. Alla fine mia madre mi comprò la fiaba con il disco. Mi divertivo a guardare le figure mentre quella dolcissima voce mi raccontava la storia.
Un pò più grandicella mi appassionai al Gatto con gli Stivali, ma il mio vero idolo divenne poi Peter Pan.
Tutto questo era bello, ma....il ricordo in assoluto più bello che ho nel cuore è e sempre sarà, quando mio nonno tornato dall'ufficio stanchissimo, mi faceva sedere sulle ginocchia e mi raccontava una stroriella tutta di sua invenzione e visto che abitava appena due piani sotto, ogni sera saliva per raccontarmi quella della buonanotte. Ed ogni volta erano diverse. Se ci ripenso ora, mi sembra incredibile la fantasia che aveva quel vecchietto così dolce...


[SM=x520528] gina
Tidus forever
00sabato 6 novembre 2004 18:00
Re:

Scritto da: ginaone 05/11/2004 14.31

...Ed ogni volta erano diverse. Se ci ripenso ora, mi sembra incredibile la fantasia che aveva quel vecchietto così dolce...


[SM=x520528] gina



Qualcuno ha scritto a proposito delle fiabe:

La fiaba è per il bambino l’esperienza letteraria che più di ogni altra è atta «a promuovere la sua capacità di trovare un significato nella propria vita»

E ancora:

Le fiabe danno al bambino un impulso morale altissimo per la sua fantasia. Le dure realtà di cui avrà esperienza in seguito, le vive in anticipo sentendo, soffrendo e rallegrandosi insieme ai personaggi delle fiabe che gli sono così vicini. Egli si immedesima completamente in loro: il loro dolore è il suo dolore, le loro lacrime sono le sue, la loro felicità è anche la sua. Ogni atto di bontà ha la propria ricompensa e ogni cattiveria viene punita. È un respiro morale che passa attraverso tutti gli avvenimenti e che aiuta a fondare e a rendere solida la moralità nel bambino, in un passaggio delicato della maturazione della sua coscienza. Quando il bambino sperimenta come il male possa sopraggiungere, quando la paura tocca nel profondo la sua anima, vive allora molto più intensamente l'immancabile vittoria della giustizia. Queste sono forze che formano il carattere! Ascoltare più volte le favole (o più tardi leggerle) in un'età in cui si è ancora plasmabile da immagini, immerge l'interiorità infantile nel mondo che porta l'impronta dell'ordine divino. Lo riconobbero bene i fratelli Grimm: "le favole vengono raccontate ai bambini affinché, in una luce pura e lieve, i primi pensieri e le prime forze del cuore si sveglino e crescano."


Tuo nonno era un artista e soprattutto ti voleva un gran bene. Raccontare fiabe, anche nuove, era per lui insegnamento di vita.

Fra i ricordi caldi e forti dei bambini divenuti adulti ci sarà anche questo: i miei genitori mi hanno sempre raccontato delle fiabe. Si formeranno legami d'amore molto più saldi di quanto avvenga accontentando i bambini nei capricci e nelle richieste che oggi si ritiene doveroso soddisfare.

[SM=x520499]
ginaone
00lunedì 8 novembre 2004 09:23
Che belli questi due pensieri Andrea. Racchiudono tanta verità. Spesso mi è capitato di pensare (sperare) che alcuni drammi che stavo vivendo fossero solo un brutto sogno, oppure una fiaba irreale e speravo che presto mi sarei risvegliata e avrei pianto di gioia scoprendo che era tutto un sogno.
Non sempre si riesce a girare l'ultima pagina di un dramma di vita, quella dove sta scritta la parola FINE, e spesso nei momenti più tetri, ripenso al mio nonnino, ai suoi occhi ed al suono della sua voce, ma soprattutto al calore del suo abbraccio.
E' vero....mi voleva davvero molto bene.

Grazie Andrea.

[SM=x520528] gina

Guapix
00lunedì 8 novembre 2004 11:11
Re:

Scritto da: ginaone 08/11/2004 9.23
Che belli questi due pensieri Andrea. Racchiudono tanta verità. Spesso mi è capitato di pensare (sperare) che alcuni drammi che stavo vivendo fossero solo un brutto sogno, oppure una fiaba irreale e speravo che presto mi sarei risvegliata e avrei pianto di gioia scoprendo che era tutto un sogno.

[SM=x520528] gina




Idem [SM=x520497]
clopat
00lunedì 8 novembre 2004 16:07
Ricordo due vecchi libri di fiabe(che adesso non ho sottomano),quelle di Andersen e quelle dei Fratelli Grimm:tre in particolare,una in cui ,un ragazzo,andava sottoacqua,dove c'era un paese marino e combatteva con un mostro a tre teste(o erano 5?)e l'altro in cui c'era una vecchia strega,Nasabecco,che aveva una bambola,che in realta' ,era una bambina trasformata in bambola,per non so quale motivo e poi l'ultimo dove c'era una montagna(forse si chiamava la montagna nebbiosa)e c'era una guerra fra streghe e fate
Guapix
00sabato 1 gennaio 2005 10:52
Stanotte ho sognato Petgirl, Pholas e Foca ero venuta a Milano per incontrarvi e non sapevo come tornarmene a casa perchè non volevo prendere l'aereo [SM=x520495]
Spero che la vostra presenza nel sogno mi porti bene [SM=g27822]
Petgirl
00sabato 1 gennaio 2005 14:52
Re:

Scritto da: Guapix 01/01/2005 10.52
Stanotte ho sognato Petgirl, Pholas e Foca ero venuta a Milano per incontrarvi e non sapevo come tornarmene a casa perchè non volevo prendere l'aereo [SM=x520495]
Spero che la vostra presenza nel sogno mi porti bene [SM=g27822]



Uhm...
Volare è positivo[SM=x520487] , rifiutarsi di volare vuol dire mettere i paletti alla libertà interiore. Insomma, lasci casa, vieni a Milano, vedi gli amici "nordici" ma al momento di andartene ti blocchi. Ma che sogno! Potevi pure rimanere con noi, no?[SM=x520488]
[SM=x520517]
Guapix
00sabato 1 gennaio 2005 15:44
Re: Re:

Scritto da: Petgirl 01/01/2005 14.52


Uhm...
Volare è positivo[SM=x520487] , rifiutarsi di volare vuol dire mettere i paletti alla libertà interiore. Insomma, lasci casa, vieni a Milano, vedi gli amici "nordici" ma al momento di andartene ti blocchi. Ma che sogno! Potevi pure rimanere con noi, no?[SM=x520488]
[SM=x520517]



La spiegazione sta nel fatto che ho paura dell'aereo [SM=x520509]
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