Nichel: allergie in aumento

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xvalentino
00mercoledì 24 maggio 2006 13:43
La colpa è della bigiotteria, ma basta qualche monetina e in mazzo di chiavi conservati in tasca, o anche un’insalata di pomodori o il consumo di cioccolato. Per meglio dire, la responsabilità è del nichel che si nasconde in questi oggetti e alimenti. Sono infatti sei milioni gli italiani allergici a questo metallo, I dati sono stati presentati in occasione della conferenza stampa che annuncia l'International Congress on Occupational Health, ossia il il Congresso Mondiale di Medicina del Lavoro (Icoh), in calendario dall'11 al 16 giugno. nel capoluogo lombardo presso la Fieramilanocity.


L'allergia al nichel, spiega Mario Previdi, responsabile della struttura di Allergologia ambientale della Clinica del Lavoro di Milano, è aumentata negli ultimi anni: dal 23,9% alla fine anni '80 si è arrivati al 32,9% alla fine anni 90. Secondo le stime della Clinica del Lavoro, le donne allergiche al nichel sono il triplo degli uomini, probabilmente a causa dell’utilizzo di bigiotteria. Sei dei milioni di persone colpite, un milione risiede nelle sola Lombardia e 140.000 a Milano. "Si tratta di un fenomeno in aumento, che colpisce 4 milioni 300.000 donne e 1 milione e 700.000 uomini nel nostro Paese”. I rischi maggiori si concentrano in oggetti come anelli, orologi e monetine, ma anche la polvere presente nell'aria e alcuni alimenti possono nascondere delle insidie.

Spesso l'allergia si manifesta con una dermatite localizzata sulle mani o sulle gambe, all'altezza delle tasche: la dermatite da nichel nella maggior parte dei casi deriva dal contatto diretto con il metallo (ma a volte basta tenere in tasca chiavi, monete o oggetti simili), ed è favorita da vari fattori tra i quali il caldo, l'umidità e lo sfregamento dell'oggetto contenente nichel sulla cute. Negli ambienti di lavoro, poi, il nichel può irritare anche le vie inalatorie, visto che spesso si trova nella polvere.

La prima cosa da fare, quando si manifestano i sintomi, è ovviamente evitare di toccare direttamente le sostanze che contengono nichel: il problema è che questo metallo è presente quasi ovunque: dagli orecchini alle cerniere lampo, agli utensili, alle monete, alle dentiere, e poi ancora in chiavi, forbici, rasoi e strumenti da cucina. Lo si trova persino nei detersivi e in molti alimenti tra cui il pesce azzurro, i pomodori, gli spinaci e il cioccolato.

Tra le categorie professionali più esposte al nichel si trovano casalinghe e personale che fa le pulizie, più esposti alla polvere, ma anche i cassieri e i banchieri (per il continuo contatto con le monete), i cuochi, i metalmeccanici e i parrucchieri (per le forbici e i rasoi).

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