Nauphoeta cinerea - Lobster roach/Speckled feeder roach
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N.B.: E' vietata la riproduzione totale o parziale del materiale senza l'esplicito consenso dell'autore. V. Legge del 22 aprile 1941, n. 633
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Origine: pare sia originario dell'Africa occidentale, dalla quale si è diffuso in molte zone del mondo viaggiando sulle navi a partire dal XVII secolo. Attualmente risulta infestante in molti paesi caldi.
Nauphoeta cinerea - Adulto (Foto Franco Casini)
Specie di medie dimensioni (l'adulto raggiunge i 30 mm), caratterizzata da estrema prolificità, rapidità di accrescimento e ridotte esigenze.
Ogni femmina produce da 6 a 8 ooteche, che non vengono abbandonate nell'ambiente ma trattenute nella parte terminale dell'addome.
Da ogni ooteca fuoriescono una trentina di neanidi, che rimangono vicine alla madre (a volte addirittura sotto le sue ali) per un breve periodo di tempo.
Nauphoeta cinerea - Neanidi neonate (Foto Franco Casini)
Nauphoeta cinerea - Neanide 1^ età (Foto Franco Casini)
Lo stadio adulto viene raggiunto attraverso 7-8 mute, in 2-3 mesi di tempo.
Nauphoeta cinerea - Neanide 4^ età (Foto Franco Casini)
Nauphoeta cinerea - Ultima muta (Foto Franco Casini)
L'adulto diventa fertile circa un mese e mezzo dopo l'ultima muta, e ha un'aspettativa di vita di circa un anno.
Nauphoeta cinerea è allevata soprattutto come blatta "da pasto" a causa delle sue ridotte esigenze, dell'elevata prolificità e del suo elevato valore nutritivo coe alimento per altri animali.
Allevamento:
Un qualsiasi recipiente ben chiuso (questa specie si arrampica facilmente sulle superfici lisce) e sufficientemente areato può andare bene.
L'arredamento è costituito dai soliti cartoni per le uova, ma non c'è bisogno di substrato di alcun tipo.
L'alimentazione è la solita di base per le blatte in genere.
Essendo una specie tropicale, preferisce temperature superiori ai 25°C: valori inferiori rallenteranno visibilmente sviluppo e riproduzione.
Eventuali fughe di esemplari non causeranno problemi di infestazione: questa specie è tendenzialmente gregaria e tende a debilitarsi (e a rallentare in modo sensibile il ciclo vitale) se si trova a vivere isolata, inoltre le normali temperature domestiche sono troppo basse per consentire il suo sviluppo.
[Modificato da EffeCi61 24/02/2007 14.24]