Le rune

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Morrighan@
00mercoledì 21 maggio 2008 12:53
La scoperta delle rune viene attribuita ad Odino nel Hàvamàl.
La leggenda narra che Odino si sentiva insoddisfatto, e questa inquietudine interiore lo portò a cercare la solitudine. Si ritirò nella foresta e appeso ai rami del sacro frassino iniziò un rigoroso digiuno nell'attesa di ricevere un segnale che gli indicasse la via della conoscenza.
Trascorsi 9 giorni vide tracciati sul suolo le immagini delle 24 rune!
Gli antichi popoli germanici aglosassoni e scandinavi, consideravano le rune il grande lascito di Odino, pertanto le ritenevano dotate di magici poteri di protezione e conoscenza.
Ogni runa aveva di per se la preziosa facoltà di mettere l'uomo in relazione con le forze naturali e soprannaturali esprimendo anche pronostici e virtù.
Col tempo vennero usate come talismani e venivano incise quasi ovunque.
Il modo più comunque per consultarle era metterle in un sacchettino e lasciarle cadere su un piccolo cerchio precedentemente tracciato per terra, e si teneva conto solo di quelle che cadevano nel cerchio.
Le rune furono impiegate anche come alfabeto, come metodo di scrittura.
E' davvero interessante l'argomento rune, perchè anche se molti lo sottovalutano o non lo conoscono è uno dei metodi di divinazione che pare essere più potente.
E non solo perchè come detto ladivinazione non è l'unico uso delle rune, anzi, e risultano essere anche potentissimi talismani ad esempio.
Chi le conosce bene sconsiglia l'uso ingenuo di esse proprio per la loro potenza.
Le conoscete?cosa ne pensate? qualcuno le utilizza?
M. di Caraba
00giovedì 22 maggio 2008 12:05
Odino come l'Appeso
Morrighan@, 21/05/2008 12.53:

Si ritirò nella foresta e appeso ai rami del sacro frassino iniziò un rigoroso digiuno nell'attesa di ricevere un segnale che gli indicasse la via della conoscenza.



Cara Amica,
a quanto sembra il mito della "scoperta" delle rune da parte del dio Odino,
viene riferito in una strofa del poema eddico Havamal, dove si legge:

"Io so che da un albero al vento pendetti,
per nove intere notti,
da una lancia ferito e sacrificato a Odino,
io a me stesso,
su quell'albero che nessuno conosce
dove dalle radici s'innalzi.
Pane nessuno mi dette, né corni
per bere; io in basso guardai:
trassi le Rune, dolente le presi:
e ricaddi di là".

Ora la frase "su quell'albero che nessuno conosce dove dalle radici s'innalzi"
non dice nulla sul tipo di albero al quale Odino venne sacrificato.

Qualcuno ha supposto si tratti del Frassino, qualcun altro di una Quercia ma
non v'è alcuna certezza.

Comunque sia questo misterioso "albero del sacrificio" o "albero del mondo" ricorda
parecchie allegorie appartenenti a varie tradizioni.

- In primis ricorda l'"albero di natale" il quale nel periodo di maggiore oscurità
(21 Dicembre, solstizio invernale) con le sue luci ed il suo essere "sempreverde"
annuncia una futura rinascita dalla morte invernale (assimilabile al sacrificio di Odino).

- Secondariamente ricorda il mito greco di Cadmo il quale trafisse con la sua lancia
"un serpente generato da Marte" che si era riparato vicino ad una Quercia.
Cadmo "insieme trafisse collo e tronco" (Ovidio - Le metamorfosi - Libro Terzo)
(vedi: digilander.libero.it/yiannis/ovidio.htm)

Indi il nostro serpente resta "appeso" [SM=g8429]



L'immagine è tratta dallo "Speculum veritatis" (XVII° secolo, Biblioteca Apostolica del Vaticano)

- In terzo luogo ricorda sicuramente la crocifissione del Salvatore laddove l'albero è sostituito
dalla croce di legno. Anche in questo caso il Cristo viene trafitto da una lancia.

Insomma quello che voglio dire è che (a mio modo di vedere) dietro a tutte queste allegorie
esiste un minimo comun denominatore la comprensione del quale corrisponde all'acquisizione delle
"rune" ossia del "Segreto" (infatti il termine "runa" significa proprio "segreto, bisbiglio, mistero")

Comunque sia sull'albero del mondo che originerebbe le nostre rune ho ritrovato questo bel Link
che sottopongo alla vostra attenzione.

Chiedo perdono per queste personalissime interpretazioni e...

Salute a tutti

MdC


Morrighan@
00venerdì 23 maggio 2008 09:14
No no e no cavolo!
Ho scritto un casino cavolo e poi mi sono dimenticata di fare copia incolla e mi si cancella tutto!
Uffa non si può però così, a uno passa la voglia di scrivere perchè si fa prendere dall'euforia e se per sbaglio si dimentica di fare copia, e si cancella tutto chi ha voglia di riscrivere?

No davvero forse lo farò dopo...
Violaoscura
00venerdì 23 maggio 2008 14:19
Il valore delle abitudini
Morrighan@, 23/05/2008 9.14:

No no e no cavolo!
Ho scritto un casino cavolo e poi mi sono dimenticata di fare copia incolla e mi si cancella tutto!
Uffa non si può però così, a uno passa la voglia di scrivere perchè si fa prendere dall'euforia e se per sbaglio si dimentica di fare copia, e si cancella tutto chi ha voglia di riscrivere?

No davvero forse lo farò dopo...



Non fare così, Morry. [SM=g10262]

A me molti anni fa avevano detto di non dimenticare mai a casa le chiavi, uscendo. Ma niente da fare, ed ero
costretta a passare delle lunghe giornate fuori. E spesso, qualcuno era costretto a venirmele a portare a
scuola, tra le risate abituali di tutta la classe. [SM=g10465]

E' una semplice questione di buone abitudini, che una volta acquisite diventano semplici come respirare.
Ora che abito sola, ho imparato: affido sempre qualche copia ad un po' di amici, ed ho dovuto chiamare il
fabbro solo pochissime volte.

Piano piano, quindi, tutto può andar meglio, e non serve rovinarsi le giornate per arrabbiarsi. [SM=g8954]

Comunque, così ci lasci sulle spine.
E poi, pensa a quando, tra mille anni, qualcuno rileggerà questi materiali: li troveranno appesantiti da questioni che
forse non capiranno, e che non saranno utili per loro come altri interessantissimi contenuti del forum. [SM=g8429]


Ciao!
Viola
Violaoscura
00venerdì 23 maggio 2008 16:06
Sempre a proposito di "fissazione" su legni sacrificali

M. di Caraba, 22/05/2008 12.05:


...ricorda sicuramente la crocifissione del Salvatore laddove l'albero è sostituito
dalla croce di legno. Anche in questo caso il Cristo viene trafitto da una lancia.

Insomma quello che voglio dire è che (a mio modo di vedere) dietro a tutte queste allegorie
esiste un minimo comun denominatore la comprensione del quale corrisponde all'acquisizione delle
"rune" ossia del "Segreto" (infatti il termine "runa" significa proprio "segreto, bisbiglio, mistero")



Cari Amici, su questi fatti e simboli che ricorrono in varie tradizioni, evidentemente ad indicare
qualcosa di importante, e in particlare sul parallelo tra Odino ed il Cristo, di cui parlava il Marchese,
ho trovato anche questo articolo di Fernanda Nosenzo Spagnolo
(http://www.astercenter.net/odino.htm),
di cui riporto qualche frase.

"Odino simbolizza l’unione del pensiero e dell’azione, che si esprime specialmente con la parola. Sotto tale profilo,
si può azzardare una certa connessione tra le attribuzioni di Odino con quelle del Cristo, il “verbo, la parola
che si è fatta carne” (cfr. (l’incipit dell’Vangelo di Giovanni), della religione europea postuma e molto più
sofisticata.
È doveroso anche evidenziare certi paralleli mitologici tra il dio Odino e la divinità greco-romana Ermes-Mercurio:
entrambe erano protettrici sia dei viaggi e dei commerci, sia della scrittura che dell’eloquio fecondo ed intelligente."


Ciao
Viola

Morrighan@
00venerdì 23 maggio 2008 20:23
Va bene ci riprovo.. però ok mi adatto, ma la questione sarebbe da risolvere..anche perchè non è che non voglio adattarmi, ma a volte mi dimentico..
E non i nostri admin per carità ma l'amministrazione ffz!

Torno IT e dico che sono un po' impreparata nel senso che avevo scritto la leggenda per introdurre il discorso rune, fare magari un'analisi, vedere bene il significato della divinazione, come si usano in altri modi, i talismani ecc ecc
Ma ammetto che il Marchese inizia sempre discorsi interessanti per cui va bene.

Ora la frase "su quell'albero che nessuno conosce dove dalle radici s'innalzi"
non dice nulla sul tipo di albero al quale Odino venne sacrificato.


Umh si ma c'è un motivo (a parte che io su ogni libro ho trovato sempre frassino forse però perchè era sacro alle popolazioni):
"Io so che esiste un frassino chiamato Yggdrasill, un alto albero, bagnato di bianca brina; di là derivano le rugiade che cadono nelle valli, e sempre verde sta presso la fonte di Urdhr" (Volüspa, 19).
Così recita nel poema nordico Edda l'indovina interrogata da Odino sul destino del mondo.
Ora però prima di approfiìondire andrei al resto.
Alla similitudine e dico che se mi siparla di alberi prima di qualsiasi altra cosa penso all'albero della vita quello delle sephirot.
L'albero di Natale credo sia nato moltissimi anni dopo la leggenda di Odino circa nel 1605 quando gli alsaziani solevano collocare, per Natale, nelle varie stanze della casa piccoli abeti addobbati con fiori di carta, oggetti fatti con zucchero e frutta.
La tradizione dell'albero risale però ancora più indietro. Dallo studio dei rituali del folclore europeo sappiamo, infatti, che entro i confini dell'Impero germanico erano assai diffuse le Sacre rappresentazioni di Adamo ed Eva: il 24 dicembre, giorno in cui il calendario cristiano commemora i progenitori biblici, si allestiva nelle chiese una rappresentazione, con tanto di scenario, in cui Adamo, ormai giunto all'età di 932 anni e sentendosi vicino alla morte, invia il figlio Seth alla ricerca del Paradiso terrestre. Seth vi giunge e riporta tre semi che, sparsi sulla tomba del padre, nel frattempo morto, fanno spuntare uno strano albero che ha miracolosamente in sé le caratteristiche del pino, del cedro e del cipresso. La rappresentazione si concludeva con l'arrivo sulla scena di un centurione romano che dal legno di quello stesso albero fabbrica la croce. Questo gesto simbolico fa comprendere come i medievali avvertissero una continuità fra il primo Adamo e il Cristo-secondo Adamo. Ecco come il mito diventava storia sacra. L'assimilazione dell'albero di Natale all'Albero della Vita, piantato al centro del Paradiso terrestre, non è però un frutto della fantasia popolare, ma del cristianesimo dei primi secoli. Per gli antichi Padri della Chiesa la Croce era difatti l'"albero immortale" piantato al centro del mondo, là dove Adamo era stato sepolto: "il Cristo è l'Albero della Vita", scriveva sant'Ambrogio (De Isaac et anima, 5,43), mentre san Cipriano (Hymnus de Pascha) vedeva nella croce una specie di albero che sale fino al Cielo e fa scaturire dalle sue radici una meravigliosa fonte. L'albero di Natale rievoca dunque l'idea dell'immortalità espressa miticamente dall'Albero della Vita, ma - più inconsapevolmente - rievoca un archetipo sognato dalla fantasia religiosa di molti popoli: l'Albero cosmico.
l'Albero cosmico simboleggia l'eternità del cosmo, la sua origine divina: è l'immagine della vita che si rigenera, il simbolo della "via" di ascesa al Divino. Questa è l'idea che spiega la sacralità dell'Albero cosmico presso civiltà assai remote e lontane fra loro.
Yggdrasill (appunto l'albero sacro a Odino)è il simbolo dell'Universo: si leva al centro di esso, la sua cima tocca la dimora degli dèi (Asgardh), mentre i suoi rami abbracciano il mondo terrestre (Midhgardh). Alle sue radici, che affondano nel mondo divino, nel regno dei giganti e nell'aldilà si trovano alcune fonti. Presso la fonte di Urdhr, che è la fonte del destino, della purezza delle origini e della giovinezza, si trovano le Norne, le quali hanno il compito di aspergere d'acqua il frassino e di filare il destino degli umani e degli eroi. Più oltre si trova la fonte del saggio gigante Mimir, la cui acqua (in realtà, idromele) concede a chi ne beve la memoria spirituale e la scienza di tutte le cose.
Ma la presenza dell'albero cosmico comunque è presente praticamente in tutte le tradizioni:
singolare è l'immagine indiana dell'Albero cosmico. "Questo eterno Asvattha in alto leva le radici e in basso volge i rami: esso è lo splendore, è il Divino (brahman). E' anche chiamato ambrosia: su di esso si fondano tutti i mondi e nulla è più alto di lui", si legge nella Katha-Upanishad (II,6,1). L'Asvattha eterno - identificato con l'albero Ficus religiosa - era un tempo venerato dagli hindu come una divinità: chi in terra si sedeva alla sua ombra si diceva acquistasse il ricordo delle vite precedenti e la capacità di comprendere il linguaggio degli animali. Oltre che dagli hindu quest'albero è venerato dai buddhisti, che in esso vedono il simbolo stesso dell'Albero dell'Illuminazione, ai piedi del quale il principe Siddhârtha, dopo prolungata ascesi, divenne appunto il Buddha, lo Svegliato.
Nell'Eurasia il simbolo dell'Albero cosmico riaffora nella betulla, sacra allo sciamanesimo siberiano, nell'Asvattha, l'"albero capovolto" degli antichi Indiani, nel frassino Yggdrasill degli antichi Germani.
Secondo una tradizione cinese l'albero Chien-mu (Legno diritto) è al centro del mondo e lungo di esso ascendono i sovrani per accordare fra loro Cielo e Terra; nell'antico Egitto l'Albero sacro per eccellenza è Nehet, il sicomoro, "sui cui rami abitano gli dèi", come si legge nei Testi delle Piramidi, ma più spesso tale Albero era per gli Egizi simboleggiato da Djed, la colonna sacra munita di quattro capitelli, ritenuta a sua volta simbolo della colonna vertebrale. In America l'immagine dell'Albero cosmico ritorna nell'uso sioux di piantare un albero al centro dello spazio riservato alla danza del Sole, oppure, nella civiltà azteca, come emblema di Quetzalcòatl, il "Serpente piumato", dio supremo ed eroe capostipite degli Aztechi, nonché simbolo solare della divinizzazione dell'uomo.
La presenza del simbolo dell'Albero cosmico nelle più diverse tradizioni ci fa pensare che esso abbia un'origine molto antica e che sia nato ben oltre gli albori della storia c'è chi dice addirittura in quella civiltà atlantidea, dalle cui propaggini son derivate le civiltà del terzo millennio a.C.


Morrighan@
00domenica 25 maggio 2008 08:59
In origine le rune venivano tracciate su pezzetti di legno di betulla, ma poi per evitare che deteriorassero a causa dell'umidità, e dell'usura del tempo, si passò a inciderle su ciottoli di fiume o sassolini.
Attualmente le rune utilizzate per la divinazione sono 25 cioè le 24 tradizionali più una venticinquesima bianca o contraddistinta da un cerchio, detta "runa di Odino" e rappresenta l'aiuto provvidenziale del destino.

Ecco Odino l'ho messo piccolo per non occupare troppo...

Ed ecco le rune.. queste sono moderne ovviamente... volevo mettere un'altra foto ma è grande...

Ogni runa ha un significato universale che ingloba l'essere umano nella sua totalità di corpo mente e spirito per tanto la loro interpretazione a seconda della natura della domanda, comporta un approccio spirituale...
Gondlir
00lunedì 26 maggio 2008 21:45
Non credo che le rune siano così pericolose come dicono, altrimenti non penso che se ne spieghi tranquillamente il funzionamento nel sito.
Cmq sono uno strumento divinatorio pressocchè infallibile ne posso dare la conferma per esperienza personale.




Morrighan@
00lunedì 26 maggio 2008 22:37

Non credo che le rune siano così pericolose come dicono, altrimenti non penso che se ne spieghi tranquillamente il funzionamento nel sito


[SM=g10285] [SM=g10285] [SM=g10285]
Quanto conosci le rune?

1 potenti è una cosa pericolose un'altra

2 la runa in se stessa non è pericolosa ma è l'uso sbagliato che ne può fare uno che non ha studiato, uno che non le conosce, uno che crede di conoscerle e invece non le ocnosce così bene che le fa pericolose

3 Sul sito c'è solo l'utilizzo per quanto riguarda la divinazione ma le rune hanno tanti di quegli utilizzi...

4 hai mai sentito dire che sul web si trova anche materiale poco serio?
E' come quando cerchi notizie sulla magia. Se studi da un po' sai distinguere notizie buone dalle solite cose commerciali e ciò che trovi sui siti delle rune è un po' la solita pappa commerciale.
Tra l'altro spesso danno significati diversi da un sito all'altro...
Non dico che siano cose false, chiariamo, solo che sono la solita pappetta, e invece da sapere sulle rune c'è molto molto di più.
Sono tra i simboli più potenti esistenti e usati in magia, e sui siti web non c'è nulla di tutto questo se non un po' di significati e 2 o 3 giochini...
Ecco perchè ti dico che non è tutto sempre come sembra.

Cmq sono uno strumento divinatorio pressocchè infallibile ne posso dare la conferma per esperienza personale.


Su questo sono d'accordissimo
Gondlir
00martedì 27 maggio 2008 15:22
Per ora le uso solo come strumento di divinazione, non ho una buona conoscenza per quanto riguarda altri utilizzi e per questo non azzardo nulla.
Per i significati diversi delle rune ho letto che inizialmente erano tramandate oralmente, tu invece che dici? Hai qualche libro da consigliarmi a riguardo?


Cmq hai ragione sul fatto che sul web si trova materiale poco serio, e poi il colmo è stato quando hanno cominciato a venderne in edicola. A proposito se qualcuno ha letto il libro verde quello è tarocco.
AL-HShTN
00venerdì 6 giugno 2008 13:52
Bhè, non penso che sia posibile pensare che l'albero da cui Odino trasse le rune fu l'Albero della Vita, altrimenti le Rune dovrebbero essere state 22... L'Albero della Vita è composto da dieci Sephiroth che sono collegate tra loro da 22 sentieri (daath è non è una sephirah vera e propria, ma rappresenta l'abisso che l'uomo comune deve attraversare per diventare un dio).
Ora le rune sono 24, quindi se fossero state tratte da quell'albero della vita sarebbero state 22 (come, tra l'altro, il numero dei tarocchi, che sono stati tratti proprio dai sentieri dell'albero della vita... infatti, ad ogni sentiero è associato un arcano maggiore). Certo, non è il caso di ignorare che secondo l'interpretazione di Ripel, l'Albero della Vita è connesso con 24 sentieri, ma è un ipotesi rigettata da qualsiasi cabalista, senza considerare che, ripel, per far tornare i conti, ha inventato altri due arcani maggiori dei tarocchi...
bigtrip
00venerdì 6 giugno 2008 21:48
sono un praticante odinista...le rune le uso per profonde meditazioni in luoghi naturalmente sacri..cime di colli..o sotto qualche albero secolare...
ci vuole molto tempo inizalmente per conoscerle fino in fondo..almeno quattro libri sono fondamentali per capire i fondamentali
AL-HShTN
00venerdì 6 giugno 2008 22:01
Re:
bigtrip, 06/06/2008 21.48:

sono un praticante odinista...le rune le uso per profonde meditazioni in luoghi naturalmente sacri..cime di colli..o sotto qualche albero secolare...
ci vuole molto tempo inizalmente per conoscerle fino in fondo..almeno quattro libri sono fondamentali per capire i fondamentali



Tanto per curiosità, sempre se posso, il nome dei libri è indifferente o ci sono dei testi che vorresti consigliarci? Io non ho mai letto nulla sulle rune, quindi magari se avevi qualcosa da consigliarci sarò ben lieto di leggerlo...
bigtrip
00venerdì 6 giugno 2008 22:06
ciao AL-HShTN..i libri di cui parlo sono in inglese ed uno e' in lingua basca..tutti testi scritti a fine 800'..

in italiano difficilmente si trova qualcosa di "decente"..ho provato a leggere un bel po' di libri in italiano ma purtroppo gli autori non mi sembrano all'altezza qui in italia..

se ti interessa ti do i titoli dei testi inglesi..
bimbasperduta
00sabato 7 giugno 2008 00:07
Re:
bigtrip, 06/06/2008 22.06:



se ti interessa ti do i titoli dei testi inglesi..



Ciao bigtrip,
certo che ci interessano.
Puoi postare i titoli nella sezione "Info libri" all'interno del post dedicato alla divinazione,
attendiamo con impazienza.

Bimba.

P.S.
Ben venuto.

P.P.S.
Per AL-HShTN,
non credo che in questo caso specifico l'espressione "Albero della Vita" sia da intendere con significato strettamente cabalistico, come sai la tradizione giudaica di cui la cabala fa parte e quella nordica da cui invece provengono le rune sono molto distanti.
tuttavia l'Albero della vita è un simbolo molto diffuso in diverse culture, sebbene presenti molte differenze passando dall'una all'altra.

Ciao ciao.


AL-HShTN
00sabato 7 giugno 2008 00:25
Re: Re:
bimbasperduta, 07/06/2008 0.07:


P.P.S.
Per AL-HShTN,
non credo che in questo caso specifico l'espressione "Albero della Vita" sia da intendere con significato strettamente cabalistico, come sai la tradizione giudaica di cui la cabala fa parte e quella nordica da cui invece provengono le rune sono molto distanti.
tuttavia l'Albero della vita è un simbolo molto diffuso in diverse culture, sebbene presenti molte differenze passando dall'una all'altra.
Ciao ciao.




Il motivo per cui citavo l'Albero della Vita cabalistico era perchè Morrigan, in un suo vecchio post su questo argomento lo citava in relazione all'albero da cui Odino trasse le rune, e quindi volevo cercare di spiegare i motivi per cui non penso sia possibile che questa similitudine sia corretta, aggiungendo anche il fatto che, come dici tu, sono tradizioni molto distanti e difficilmente si sarebbero potute incontrare...
Morrighan@
00lunedì 9 giugno 2008 09:55

Bhè, non penso che sia posibile pensare che l'albero da cui Odino trasse le rune fu l'Albero della Vita, altrimenti le Rune dovrebbero essere state 22...


Forse dovresti leggere bene... l'accostamento riguarda solo il fatto di essere albero scaro...
Infatto hoscritto che nella storia si sono trovati spesso alberi sacri e ho scritto alcune informazioni su di essi leggi bene per cortesia prima di dare sentenze.

L'Albero della Vita è composto da dieci Sephiroth che sono collegate tra loro da 22 sentieri (daath è non è una sephirah vera e propria, ma rappresenta l'abisso che l'uomo comune deve attraversare per diventare un dio).


So cos'è l'albero della vita (se vai avanti con le pagine trovi un topic su di esso non ho bsogno che me lo insegni tu)grazie per avere illuminato il mio cammino.

ci vuole molto tempo inizalmente per conoscerle fino in fondo..almeno quattro libri sono fondamentali per capire i fondamentali


Sono d'accordo con te sul fatto che ci voglia un bel po' per conoscerle a fondo anche perchè come ho detto oltre ad essere molto potenti la gente crede esistano solo per la divinazione ma chi le conosce sa che non è così anzi.

in italiano difficilmente si trova qualcosa di "decente"..ho provato a leggere un bel po' di libri in italiano ma purtroppo gli autori non mi sembrano all'altezza qui in italia..


Ci sono libri validi anche in italia. Conosco una ragazza che studia le rune da sempre e dice che non si ocnoscono mai ababstanza, ma di inglese non sa un parola...

non credo che in questo caso specifico l'espressione "Albero della Vita" sia da intendere con significato strettamente cabalistico, come sai la tradizione giudaica di cui la cabala fa parte e quella nordica da cui invece provengono le rune sono molto distanti.
tuttavia l'Albero della vita è un simbolo molto diffuso in diverse culture, sebbene presenti molte differenze passando dall'una all'altra.


Grazie bimba tu hai capito perfettamente il senso di quello che volevo dire... come sempre del resto!

Il motivo per cui citavo l'Albero della Vita cabalistico era perchè Morrigan, in un suo vecchio post


E' in questo topic non da un'altra parte comunque tutti hanno capito cosa volevo dire, senza cercare di darmi ripetizioni!
Poi nessuno ha fatto similitudine, ho scritto che se parliamo di alberi il primo che viene in mente prima dell'albero di natale citato dal marchese è l'albero della vita, perchè quando si parla di alberi sacri sicuramente il primo che può spuntare in testa è questo.
Non MAI PARLATO DI SIMILITUDINE TRA LE SEPHIROT E LE RUNE nel senso che intendi tu.
Vuoi apportare le tue conoscenze sull'argomento rune o vuoi passare la vita a cercare di correggermi?
Al mi sto un po' stancando (scusa bimba ma siccome lo fa dappertutto comincio a essere stanca).
M. di Caraba
00lunedì 9 giugno 2008 11:38
Alberi della Vita e della Morte

Cari Amici,
vi confesso che trovo molto più divertente intervenire nelle varie discussioni come un "utente normale"
per costruire dei bei dialoghi insieme a voi.

Per questo assicuro che spero sempre di non dover moderare da nessuna parte.
Penso che se ogniuno si modera da se (o meglio si "automodera") non ci sarà alcun bisogno di
un moderatore. Per favore aiutatemi in tal senso.

Tutto questo poichè ho notato delle tensioni ingiustificate un po' ovunque sul foro... [SM=g6982]

Ma torniamo alla discussione:

Morrighan@, in un suo bell'intervento, scrive:
Morrighan@, 23/05/2008 20.23:


Alla similitudine e dico che se mi siparla di alberi prima di qualsiasi altra cosa penso all'albero della vita quello delle sephirot.



Caro AL-HShTN, certamente (come diceva anche Bimba), l'idea di base "Albero" è la medesima anche se
poi presenta degli sviluppi differenti.

Comunque sia su Web ho trovato il seguente pezzo che vi sottopongo:

"L'Albero della Vita è da considerarsi il programma secondo il quale si è svolta la creazione dei mondi e
il cammino di discesa lungo il quale le anime e le creature hanno raggiunto la loro forma attuale [...]
Secondo un'espressione cabalistica l'Albero della Vita è la "scala di Giacobbe", la cui base è appoggiata
sulla terra e la cui cima tocca il cielo. Suo tramite ci arriva il nutrimento energetico generato dai campi
di luce che circondano la creazione." (da digilander.libero.it/SacroFuoco/k/6k.htm)

Ora, il concetto di "Vita" (che come si vede nell'estratto deriva dai mondi superiori) è indubbiamente legato
a ciò che è descritto nel mito di Odino, laddove il dio viene sacrificato ed in seguito "revivificato" su
quell'Albero. In pratica Odino muore (si noti che può morire solo ciò che ha Vita) per poi aquisire
una nuova nascita. Tutto ciò per sottolineare un'altra similitudine tra le due allegorie a confronto.

Salute a tutti

MdC
Morrighan@
00lunedì 9 giugno 2008 13:44

Per questo assicuro che spero sempre di non dover moderare da nessuna parte.


Scusa se te lo dico così apertamente ma ho molti dubbi in merito a questa affermazione.
In ogni caso mi piacerebbe tanto poter parlare di rune!
Ho aperto questo topic pensando di poter fare questo pensavo di poter capire insieme quale uso sia divinatorio che magico hanno.
Per esempio non a tutti viene in mente di usare le rune comesigilli eppure è uno dei loro usi.
Si usano come amuleti ma non sempre ne si apprezza la loro grande potenza.
Era questo il mio intento, ma sta diventando l'ennesimo topic sull'albero delal vita e sulla cabala...

Fate pure però poi me sembra strano se mi si dice che sono io a tirar fuori gli argomenti OT.


M. di Caraba
00lunedì 9 giugno 2008 13:53
Re:
Morrighan@, 09/06/2008 13.44:

In ogni caso mi piacerebbe tanto poter parlare di rune!



Bene.
Avanti allora [SM=g6978]

MdC


..AmoN..
00lunedì 9 giugno 2008 13:55
Credo che la cara Morrighan un po di ragione ce l'abbia..

Effettivamente, se un topic nasce con uno scopo, cerchiamo di soddisfare dapprima quello scopo e poi ampliamo il discorso verso nuovi spunti.

Per carità, questo topic è davvero molto interessante, e ci sono tanti spunti..

Ma abbiamo tutti l'accortezza di soddisfare quanto mento prima le richieste dell'utente che lo apre.

Ovviamente, ci sono topic che nascono con l'idea di essere un mix di più argomenti, quindi li il problema (se di problema si può parlare) non si pone.

Un'ultima cosa.

Se ci sono problemi, malcontenti o che so io, rivolgetevi a noi; se di poi il problema è verso qualche moderatore, rivolgetevi a lui direttamente o a me, senza dover postare questo tipo di cose su questi topic. Al limite ci sono due cartelle che servono a questo: "Problemi e Info" e "Comunicazioni e Richeste".
Ritengo comunque più opportuno parlarne privatamente.

A presto..

..AmoN..

bigtrip
00lunedì 9 giugno 2008 17:04
si sicuramente esistono dei libri in italiano ben fatti...intendo di autori italiani...(cosa che cmq io non ho mai trovato personalmente dopo numerose ricerche)..ma di solito cerco libri esteri perche' conoscendo il livello medio di conoscenza esoterico degli autori italiani la cosa non mi attira molto..
WhiteDragon84
00martedì 10 giugno 2008 21:51
Ok, tanto per ignorare palesemente il caro Amon ( [SM=g6967] ) posto due o tre cosette che mi sono venute alla mente inerenti forse più il mondo Celtico che le rune in sè, ma magari ci può aiutare a capirne qualcosa!

Secondo me i paralleli fra cabala e rune sono meno aleatori di quel che si possa pensare..

Cominciamo dall'albero sacro, o Yggdrasil: il nome può essere scomposto in due parti, cioè Ygg (Io, Sè) e Drasil (Veicolo), quindi la sua traduzione è all'incirca "veicolo verso il sè".

Come tutti quanti sappiamo anche l'Albero della Vita è un veicolo verso IL Sè, che può avere differenti gradi di purezza/divinità se seguiamo la colonna centrale.

Inoltre se è vero che la traduzione del termine rune è "segreto, sussurro" trova una forte analogia con la traduzione del termine cabala, che significa appunto "parola sussurrata all'orecchio".

E mi risulta, peraltro, che anche gli Ebrei utilizzino le lettere sia come alfabeto che come simboli indicanti degli archetipi universali o delle loro manifestazioni, proprio come per le rune!

E' opportuno ricordare che le popolazioni Celtiche, sviluppatesi nell'Europa centro-orientale, si sono poi divise in varie migrazioni che hanno raggiunto poi l'Inghilterra, la Francia, la Spagna, la Tracia (zona sopra la Grecia) e la Turchia.
Quest'ultima ha visto nella sua storia il passaggio anche dei regni Caldei, Assiri e Babilonesi, fra l'altro.

Nella stessa Inghilterra, per di più, commerciavano anche i Fenici (zona dell'attuale Libano) che avevano contatti con tutto il medioriente, l'africa del nord e che per inventare il loro alfabeto avevano tratto ispirazione dai geroglifici egizi, modificandoli e facendoli diventare dei simboli fonetici più che ideogrammi.

Quindi non è escluso (super ipotesi mia) che ci sia stata commistione tra le culture Ebraico-Egizia e quella Celtica.
Su questo magari ci torno più avanti, ho un libro sui simboli e gli alfabeti che devo leggere, se trovo qualcosa lo posto volentieri!

Per finire ci sono fonti che parlano di analogie tra eroi e mitologie Nordiche con quelle Elleniche, al punto tale che è stato scritto un libro intitolato "Omero nel Baltico" e che parla appunto di come le avventure dell'Odissea potessero trovare corrispondenza anche nelle isole dei mari del nord.
E per inciso Achille era biondo e con gli occhi azzurri... [SM=g6980]


Io capisco la frustrazione di partire su un argomento e finire su tutt'altri, però dall'altro lato credo che non si debba rigettare sempre a priori il fatto che le culture Esoteriche e Universali (i simboli fanno parte di questi) siano condivise da popolazioni che in apparenza non c'entrano nulla l'una con l'altra.

Lo spirito è spirito.

bigtrip
00martedì 10 giugno 2008 22:06
e' anche vero che i celti con le rune non hanno nulla a che vedere...
..AmoN..
00martedì 10 giugno 2008 22:14
Re:
WhiteDragon84, 10/06/2008 21.51:

Ok, tanto per ignorare palesemente il caro Amon ( [SM=g6967] )





Felice di essere ignorato da te amico mio..come sono felice di rivederti qui..

Spero tu non sia solo di passaggio..

A presto..

..AmoN..

elyna.luna
00martedì 10 giugno 2008 22:28
Re:
bigtrip, 10/06/2008 22.06:

.e' anche vero che i celti con le rune non hanno nulla a che vedere.....ora che ha avuto inizio la rivoluzione nazionalista..possiamo buttare fuori tutta la spazzatura ebraica che ingombra l'astrologia.Tutte quelle sciocchezze sul fatto che l'astrologia sia nata a Babilonia vanno dimenticate.La divinazione tramite stelle e' una scienza nordica le cui radici affondando nell'animo germanico..




mamma mia.. scusami ma io ci vedo razzismo in queste parole.
bigtrip
00martedì 10 giugno 2008 22:29
Re: Re:
elyna.luna, 10/06/2008 22.28:




mamma mia.. scusami ma io ci vedo razzismo in queste parole.




al dire il vero quella e' la mia firma che magari cambio ogni tot di tempo esattamente come fai te e gli altri
WhiteDragon84
00martedì 10 giugno 2008 22:30
Re:
bigtrip, 10/06/2008 22.06:

e' anche vero che i celti con le rune non hanno nulla a che vedere...



Ah no?

Mmm... potresti spiegarti meglio?
bigtrip
00martedì 10 giugno 2008 22:39
Re: Re:
WhiteDragon84, 10/06/2008 22.30:



Ah no?

Mmm... potresti spiegarti meglio?




odino..wyrd..non hanno nulla a che vedere con la cultura celtica di per se..
la runa e' incontestabilmente nordica..del popolo scandinavo..pre celtico in ogni caso
WhiteDragon84
00martedì 10 giugno 2008 22:44
Re: Re: Re:
bigtrip, 10/06/2008 22.39:




odino..wyrd..non hanno nulla a che vedere con la cultura celtica di per se..
la runa e' incontestabilmente nordica..del popolo scandinavo..pre celtico in ogni caso



Capisco.. a questo punto la domanda sorge spontanea: in che periodo storico sono collocate le origini dei popoli scandinavi?


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