ugo.p
00mercoledì 8 settembre 2004 04:56
STORIA1
LE ORIGINI
Stabilire precisamente quali siano le radici dell'opera e' cosa non certo facile; di fatto la musica sin dall'antichita' ha spesso accompagnato la narrazione, pensiamo ad esempio all'antica Grecia con i suoi Ditirambi, peana, parteni ecc, in cui strumenti e cori contribuivano ad esaltare il racconto di gesta sportive o belliche o la grandezza di un Dio.
Soprattutto nei primi, i Ditirambi, ( composizioni in onore di Dioniso (pan)possiamo in qualche modo vedere una lontana paternita' dell'opera in quanto e' da questi che si origina la tragedia, forma di spettacolo nella quale la musica aveva parte determinante.
La tragedia si sviluppo' e perfeziono' fino a raggiungere con Euripide la forma del melodramma, ovverosia uno spettacalo interamente musicato e cantato con l'utilizzo di cori e di cantanti solisti.
I romani uomini piu' avvezzi alle armi che al canto non trovando virile che gli attori cantassero soprattutto quando rappresentavano eroi o divinita', finiro per far cadere in disuso tale forma di spettacolo.
Ma evidentemente anche se non ve ne sono tracce essa non spari' del tutto come dimostra il fatto che una volta caduto l'impero romano essa ricomparve sotto forma di racconti o drammi liturgici. Gli eroi e le divinita' pagane avevano lasciato il posto al Dio Unico anche in questo campo.
Tali rappresentazioni avevano abbandonato i teatri per entare nelle chiese dove venivano rievocate la vita e la resurrezione di Cristo. Con il passare degli anni tali forme di liturgia finirono con il pagare il pedaggio alla voglia di spettacolarizzazione che il popolo ha sempre avuto e sempre avra'.Il grottesco prevalse sulla sacralita' a tal punto che il clero fu costretto a vietarne lo svolgimento.
Durante il periodo rinascimentale nelle corti europe e soprattutto italiane prende piede L'Intermedio o Intermezzo, breve spettacolo musicale che appunto si collocava fra i vari atti di una rappresentazione teatrale. tale forma di spettacolo si protrarra' di fatto fino al XVIII secolo.
1) Continua.