Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 08:27
Il Louvre è un museo straordinario.
Tappa obbligata per chi visita Parigi
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 08:28
A Parigi l'arte è un mix armonioso e perfetto di arte antica, moderna e contemporanea.
Un esempio lo è lo stesso museo del Louvre, con al suo ingresso la famosa piramide di cristallo
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 08:30
Io e mia figlia in visita al Louvre
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 08:31
Ed ecco Amore e Psiche
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 08:36
Amore e Psiche (di Antonio Canova)
Amore e Psiche è un’opera di estrema bellezza realizzata da Antonio Canova tra il 1788 e il 1793. Il gruppo scultoreo esposto al Louvre di Parigi vede Amore e Psiche guardarsi, pronti a scambiarsi un bacio. Nel particolare la scultura racconta la storia narrata da Apuleio, scrittore latino vissuto nel II secolo, che vede Venere invidiosa della bellissima Psiche. Per questo la dea mandò suo figlio Amore da lei, in modo che si innamorasse dell’essere più brutto della terra ricoprendosi di vergogna. Dopo un intenso amore tra i due, tenuto nascosto, Venere lancia una punizione su Psiche, ma Giove, compassionevole, aiuta Psiche che diventa una Dea e moglie di Amore.
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 08:39
Il Louvre è forse il museo più importante del mondo con i suoi 60.600 mq di esposizione e 35.000 opere esposte
Maddy
00lunedì 14 marzo 2022 08:45
Ho avuto la fortuna di andare al Louvre .
Forse sarò ,come al solito ,una voce fuori dal coro ..ma la piramide di Cristallo in quel contesto non mi è piaciuta .
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 09:05
Io invece trovo straordinario quest mix di antico e moderno.
Parigi ne è l'espressione più bella per i miei gusti
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 09:07
Ecco Amore e Psiche in un mio scatto ....un'opera davvero straordinaria!!!!
Maddy
00lunedì 14 marzo 2022 09:09
Stupenda !!!
Gaia-77
00lunedì 14 marzo 2022 11:01
Re:
Rosalba (1fEj210315), 14/03/2022 09:05:
Io invece trovo straordinario quest mix di antico e moderno. Parigi ne è l'espressione più bella per i miei gusti
Non sono ancora stata a Parigi. Lo sò...è imperdonabile 🤣
Desidero tanto andare al Louvre
Gaia-77
00lunedì 14 marzo 2022 11:02
Amore e Psiche è un'opera che mi ha sempre incuriosita e affascinata
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 14:47
La Venere di Milo
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 14:49
Venere di Milo
Autore Alessandro di Antiochia
Data 130 a.C.
Materiale Marmo pario
Altezza 202 cm
Ubicazione Museo del Louvre
L’Afrodite di Milo, meglio conosciuta come Venere di Milo, è una delle più celebri statue greche.
Si tratta di una scultura di marmo pario alta 202 cm priva delle braccia e del basamento originale ed è conservata al Museo del Louvre di Parigi.
Sulla base di un'iscrizione riportata sul basamento andato perduto si ritiene che si tratti di un'opera di Alessandro di Antiochia anche se in passato alcuni la attribuirono erroneamente a Prassitele.
Disegno della statua con l'iscrizione sul plinto mancante (Debay, 1821)
La Venere di Milo risale al 130 a.C. circa: è dunque un'opera ellenistica, sebbene si tratti di una scultura che fonde i diversi stili dell'arte del periodo classico.
Venne ritrovata spezzata in due parti nel 1820 sull'isola greca di Milo da un contadino chiamato Yorgos Kentrotas. Kentrotas nascose l'opera la quale fu poi tuttavia sequestrata da alcuni ufficiali turchi. Un ufficiale della marina francese, Olivier Voutier, ne riconobbe il pregio e, grazie alla mediazione di Jules Dumont d'Urville e del Marchese di Rivière, ambasciatore francese presso gli ottomani, riuscì a concluderne l'acquisto. Dopo alcuni interventi di restauro, la Venere di Milo fu presentata al re Luigi XVIII nel 1821 e collocata al museo del Louvre, dove è tuttora conservata.
La grande fama raggiunta dall'opera nel XIX secolo non fu dovuta soltanto alla sua bellezza e alla sua perfezione, ma anche alla "propaganda" delle autorità francesi. Nel 1815, infatti, la Francia dovette restituire la Venere de' Medici agli italiani, dopo che questa era stata portata in Francia tra le spoliazioni napoleoniche. La Venere di Milo, dunque, venne "sponsorizzata" dai francesi per rimpiazzare così la perdita dell'altra opera.[senza fonte]
Celebrata da artisti e critici, la Venere di Milo fu da molti considerata una delle più significative rappresentazioni della bellezza femminile; l'unico che si distinse fu Pierre-Auguste Renoir che la liquidò definendola "un gran gendarme".
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 14:52
Ed ora eccomi al Louvre con la Venere di Milo nello sfondo
Maddy
00lunedì 14 marzo 2022 14:55
Rosalba (1fEj210315), 14/03/2022 14:52:
Ed ora eccomi al Louvre con la Venere di Milo nello sfondo
Quanto tempo fa dei stata l'ultima volta ?
Io purtroppo una decina di anni fa e avrei voglia di tornare .
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 15:00
Sono stata nel 2019 con figli al seguito.
Sono rimasti entusiasti.
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 15:03
Non si può descrivere la Nike di Samotracia.
Imponente, maestosa!
Si sale la scalinata per raggiungere il piano superiore del Louvre e si resta rapiti da questa straordinaria opera che svetta sulle scale....
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 15:04
Nike di Samotracia
Autore Pitocrito di Rodi
Data II secolo a.C. circa
Materiale Marmo pario
Altezza 245 cm
Ubicazione Museo del Louvre
La Nike di Samotracia è una scultura in marmo pario (h. 245 cm) di scuola rodia, attribuita a Pitocrito, databile al 200-180 a.C. circa e oggi conservata al Museo del Louvre di Parigi.
Storia
Ricostruzione della Nike (foto del 1879)
La Nike di Samotracia venne presumibilmente scolpita a Rodi in epoca ellenistica per commemorare la vittoria nella battaglia dell'Eurimedonte, in cui la flotta del re siriano Antioco III (guidata da Annibale) combatté contro una piccola flotta di navi di Rodi, che da poco si era schierata dalla parte di Roma nell'ambito della Guerra romano-siriaca. L'isola di Samotracia volle commemorare il buon esito del conflitto realizzando un grande tempio votivo in onore dei Grandi Dei Cabiri che si sviluppava su più livelli, dei quali quello alla sommità era occupato proprio dalla Nike (Νίκη). L'autore è sconosciuto, e per quanto sia popolare l'attribuzione a Pitocrito si tratta tuttavia di un errore legato al frammento "Louvre Ma4194" il quale non fa parte del complesso statuario, e non è in alcun modo riconducibile a Pitocrito.
Dopo esser rimasta nel santuario dei Grandi Dei di Samotracia per diversi secoli, la Nike scomparve misteriosamente, per poi essere rinvenuta il 15 aprile 1867 in stato frammentario da Charles Champoiseau, viceconsole francese a Edirne, nella stessa isola egea (all'epoca parte dell'impero ottomano e nota come Semadirek). Successivamente l'opera fu acquistata dai francesi, che intendevano includerla nelle collezioni del Museo del Louvre, dove arrivò dopo un impervio viaggio che si sviluppò tra Costantinopoli, il Pireo, Marsiglia e infine Parigi. Giunta nella Ville Lumière, la statua venne ricomposta e infine collocata sulla sommità della scala Daru, progettata da Hector Lefuel per raccordare la Galerie d'Apollon e il Salon Carré. Dalla nuova sede del Louvre la Nike venne spostata solo una volta, nel 1939, quando per proteggerla dall'imminente seconda guerra mondiale venne trasportata nel castello di Valençay.
Notevole il restauro svoltosi tra il 2013 e il 2014, con un costo globale di circa quattro milioni di euro, grazie al quale sono state ripristinate tre nuove piume sull'ala sinistra e la cromia originale del marmo pario.
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 17:44
Re:
Rosalba (1fEj210315), 14/03/2022 08:30:
Io e mia figlia in visita al Louvre
ma che belle ragazze!
quando sono andata io ancora non c'erano le piramidi di vetro
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 17:47
Re:
Rosalba (1fEj210315), 14/03/2022 08:39:
Il Louvre è forse il museo più importante del mondo con i suoi 60.600 mq di esposizione e 35.000 opere esposte
è veramente enorme
ci sono stata mezza giornata e ho visto davvero pochissimo
all'epoca non c'erano nemmeno i cellulare e le fato si facevano con le macchine fotografiche con rullino
era il mio viaggio di nozze
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 17:51
Re:
Rosalba (1fEj210315), 14/03/2022 08:31:
Ed ecco Amore e Psiche
non ricordo se l'ho vista
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 17:54
Re: Re:
dalila66, 14/03/2022 17:44:
ma che belle ragazze!
quando sono andata io ancora non c'erano le piramidi di vetro
Considerando che ho altre foto che mi ritraggono davanti alle piramidi, ma un po' più giovane, nel 1993.....quando ci sei stata?
Rosalba
00lunedì 14 marzo 2022 17:55
Re: Re:
dalila66, 14/03/2022 17:47:
è veramente enorme
ci sono stata mezza giornata e ho visto davvero pochissimo
all'epoca non c'erano nemmeno i cellulare e le fato si facevano con le macchine fotografiche con rullino
era il mio viaggio di nozze
Ronantico il viaggio di nozze a Parigi❤❤❤
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 17:55
della mia visita al Louvre la statua di cui mi rimasto imoressoil ricordo è stata la Vittoria
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 17:59
la Nike di Samotracia o più comunemente la Vittoria Alata
È una delle opere più famose conservate al museo del Louvre di Parigi. Di certo una delle più fotografate del grande museo parigino posta com’è maestosa e imponente in quella magnifica posizione strategica e scenografica, in cima alla scalinata Daru, progettata da Hector Lefuel, a collegare la Galerie d’Apollon e il Salon Carré. Stiamo parlando della Nike di Samotracia, statua in marmo pario di quasi due metri e mezzo di altezza, attribuita a Pitocrito, e databile al 200-180 a.C. L’opera venne scolpita a Rodi in epoca ellenistica come probabile offerta al santuario dei Grandi Dei, i Cabiri, per celebrare una vittoria navale. L’ipotesi più comune la riferisce alla vittoria ottenuta dai Rodi nel 190 a.C. nella battaglia di Side sulla flotta fenicia al servizio del re di Siria Antioco III. Ma c’è anche chi ritiene l’opera copia di una scultura di epoca classica, con una datazione più alta, all’inizio del III secolo a.C.: questa datazione si concilierebbe anche con le più antiche attestazioni dell’iconografia di Nike su prua, nella seconda metà del IV secolo a.C., su anfore panatenaiche e su alcuni conii di Alessandro Magno. La Nike di Samotracia, nello specifico, riprodurrebbe fedelmente l’immagine monetale dei conii di Demetrio Poliorcete dei primissimi anni del III secolo a.C. L'home page della mostra “La Nike di Samotracia - Riscoperta di un capolavoro” sul sito del Louvre
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 18:04
ho aggiunto anch'io qualche notizia sulla Vittoria Alata preferisco chiamarla cosi
la mia visita risale al 1986
tantissimi anni è stata un abellissima settimana ho dei ricordi meravigliosi e non solo oerche era il mio viaggio di nozze ma x anche x le persone che ho incontato abbiamo girato tanto con la metro e a piedi
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 18:07
ci sono ritornata 10 anni dopo di passaggio in un trasferimento tra i due aeroporti dal rientro di una crociera ai Caraibi
sarebbe bellissimo operò poterci ritornare anche solo un paio di giorni
chissà forse un giorno prima o poi
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 18:08
Re: Re: Re:
Rosalba (1fEj210315), 14/03/2022 17:55:
Ronantico il viaggio di nozze a Parigi❤❤❤
davvero romantico e la città si resta molto ho vellissimoi ricordi l'ho scritto nel post precedente
dalila66
00lunedì 14 marzo 2022 18:10
al Louvre ho visto diverse opere non ricord ma forse anche la venere di Milo e tanti quadri di cui non ricordo quasi nulla alcuni erano davvero enormi
e poi la Gioconda che non si ooteva fotografare ma con la mia faccio tosta facendo l'ingenuo ho fatto ven due foto una con flash e una senza