Il terrorismo islamico dell'ISIS ha colpito la Francia, Parigi ha conosciuto il suo "11 Settembre"

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binariomorto
00sabato 14 novembre 2015 13:57
Attentati Parigi: kamikaze e kalashnikov, carneficina Isis


PARIGI – Terrore senza precedenti a Parigi, decine di morti in una sala concerto e altre decine nelle strade tra esplosioni, kamikaze, sparatorie e una drammatica presa d’ostaggi in sei diversi attacchi nel cuore della capitale. Almeno 128 morti e quasi 200 feriti. Una carneficina firmata Isis, che ha rivendicato gli attacchi parlando di “11 settembre francese”: “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”, si legge sul canale Dabiq France, la rivista francese dello Stato islamico. Mentre altri messaggi jihadisti minacciano: dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”.

Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato d’emergenza, chiuso le frontiere e annullato il suo viaggio in Turchia per il G20. Il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello “attentati multipli”.

Il primo attentato è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti, poi i terroristi, come in un vero e proprio raid, sono ridiscesi verso l’XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Lì, nella sala da concerti Bataclan, dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano “Eagles of death metal”, tre terroristi al grido di “Allah è grande” hanno aperto il fuoco sul pubblico, facendo almeno 100 morti.

“Ci uccidevano a uno a uno, c’è sangue ovunque, è una carneficina”, ha raccontato terrorizzato un testimone che è riuscito a scappare. A mezzanotte passata, le teste di cuoio hanno fatto irruzione nel locale, portando in salvo decine di persone in evidente stato di shock, e uccidendo i tre jihadisti. Sul posto sono accorsi il presidente Hollande e il premier Manuel Valls, insieme ai ministri dell’Interno e della Giustizia, Bernard Cazeneuve e Christiane Taubira. “Faremo una guerra implacabile al terrore”, ha promesso il presidente.

Intanto, a Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all’amichevole Francia-Germania. Giocatori e spettatori sono rimasti a lungo prigionieri nello stadio, mentre fuori era il caos. Immediatamente evacuato il presidente Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d’onore. Il bilancio parla di almeno 6 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. La polizia ha riferito di tre kamikaze. Moltissimi i feriti.

Un’altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Alcuni attentatori, riferiscono diversi media Oltralpe, sarebbero ancora in fuga. Il terrore continua.













Fonte: blitzquotidiano
binariomorto
00sabato 14 novembre 2015 14:13
Attentati Isis Parigi: mattanza teatro “corsa sui cadaveri”


PARIGI – “C’è sangue ovunque”. “Dovevamo correre sopra i cadaveri”. “Ci sparavano uno a uno”. I testimoni raccontano di una vera e propria mattanza dell’Isis al Bataclan, una delle sale concerti più in voga di Parigi, frequentatissima dai giovani della capitale, a due passi dal Canal Saint-Martin e dalla centralissima Place de la Bastille. Dopo il primo assalto armato al Petit Cambodge, un ristorante non lontano da lì, i terroristi sono ridiscesi verso l’undicesimo e il dodicesimo arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio.

Nella sala concerti Bataclan, dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano Eagles of death metal, il venerdì sera si trasforma in una carneficina. “Allah è grande”, gridano i terroristi, secondo quanto riportato da alcuni testimoni. “Agiamo per la Siria”, aggiungono, proprio nel giorno in cui a Raqqa è stato colpito il fondamentalista dello Stato islamico di origini britanniche, Jihadi John. Poi, secondo le prime concitate testimonianze, aprono il fuoco sul pubblico. “Siamo riusciti a fuggire, c’era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla“, raccontano altri scampati all’assalto. Prima di cominciarne ad uccidere “uno ad uno”, racconta un altro testimone a Liberation.

Gli assalitori della sala concerti di Bataclan “erano a volto scoperto, molto sicuri di sé. Erano molto giovani”: racconta un giornalista di Europe 1, Julien Pierce, che si trovava all’interno del teatro quando è iniziato l’assalto. Pierce racconta di aver visto entrare “2 o 3 individui non mascherati, con armi di tipo kalshnikov” che hanno “cominciato a sparare alla cieca sulla folla”. E’ durata “dieci-quindici minuti, c’è stato il panico, la gente si è mossa verso il palco, qualcuno è stato calpestato, io stesso sono stato calpestato”, prosegue il giornalista ai microfoni della sua testata. “Hanno avuto tutto il tempo di ricaricare le armi almeno tre volte”.

Secondo Pierce, i terroristi “non hanno detto una parola”, ma ha riconosciuto che le grida delle altre persone gli hanno impedito di sentire cosa dicessero. A tarda notte il blitz delle teste di cuoio – con almeno tre terroristi uccisi – e la scoperta dell’indicibile: almeno 80 spettatori trucidati all’interno del teatro del terrore. Francois Hollande si è voluto recare personalmente sul posto.

Fonte: blitzquotidiano
binariomorto
00domenica 15 novembre 2015 21:08
Tra le vittime dell'attacco ISI a Parigi anche la cugina del nazionale francese Diarra, impegnato in quei momenti nella partita amichevole tra la Francia e la Germania (fonte gazzetta). Anzi, bersaglio degli attentatori era proprio lo stadio parigino e l'intenzione era quella di fare il grande botto in diretta televisiva.
binariomorto
00domenica 15 novembre 2015 21:12
Parigi, Valeria è morta. Il cordoglio di Mattarella

La 28enne vittima dell’attacco al Bataclan: studentessa della Sorbona e volontaria di Emergency.
La mamma: “Era meravigliosa”. Il Capo dello Stato : “Risponderemo con intransigenza”.
Renzi vuole dedicarle una borsa di studio


Avevamo tutti pregato per il ritrovamento, sperato che nella folle serata di venerdì sera non ci fossero vittime tra i nostri connazionali. Invece, purtroppo, Valeria Solesin è morta nell’attentato al Bataclan. Lo aveva anticipato Corrado Ravagnani, il padre di Andrea, fidanzato trentino della giovane che si trovava con lei al momento dell’attacco nella sala concerti in cui 3 kamikaze hanno ucciso 89 persone. Nel primo pomeriggio la conferma è arrivata anche dal padre della ragazza, informato dalla Farnesina. Ventotto anni, di Venezia, era borsista alla Sorbona e venerdì sera si trovava all’interno del teatro Bataclan per seguire il concerto degli Eagles Of Death Metal. Assieme a Valeria c’erano il fidanzato, rimasto leggermente ferito ad un orecchio, Chiara Ravagnani, 25 anni sorella di Andrea e il suo fidanzato Stefano Peretti di Verona, tutti e due rimasti illesi.

LA MAMMA — Toccanti le parole della mamma, Luciana Milani: “Valeria era una persona meravigliosa. É l’unica cosa che ci preme ricordare di lei in questo momento”. Ai giornalisti ha poi sottolineato: “Ricordate che era una persona, un cittadina, una studiosa meravigliosa. Ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva».


MATTARELLA — Un messaggio di cordoglio alla famiglia Solesin è stato inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Carissimi genitori di Valeria, Vi scrivo per farvi giungere il cordoglio e la solidarietà, miei personali e dell’Italia intera, sapendo che nulla potrà lenire il vostro grandissimo e composto dolore”, ha scritto il Capo dello Stato, che poi prosegue: “Valeria era figlia d’Italia e figlia d’Europa. È stata uccisa da mano barbara, fomentata dal fanatismo e dall’odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza. Valeria è stata uccisa, insieme a tanti altri giovani, perché rappresentava il futuro dell’Europa, il nostro futuro. Insieme a tanti Paesi amici risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida di morte e di sopraffazione. Come accadde durante gli anni del terrorismo interno, lo faremo senza mai far venire meno le ragioni del diritto e della giustizia, che fondano la nostra civiltà, ma con determinazione. Li dobbiamo a Valeria, lo dobbiamo a tutte le vittime, lo dobbiamo a voi carissimi genitori. Vi sono particolarmente vicino e partecipo con profonda commozione alla vostra sofferenza».

RENZI E LA BORSA DI STUDIO — “Qualche minuto fa ho parlato al telefono offrendo le condoglianze alla famiglia di Valeria Solesin, alla madre Luciana, al padre Alberto e al fratello Dario”, ha detto il premier Matteo Renzi parlando a margine dei lavori del G20 in Turchia. “Credo che non ci siano parole per chi perde un figlio, ma faremo di tutto per ricordare questa giovane studiosa. Magari studieremo insieme alla famiglia un modo, magari una borsa di studio, qualcosa che valorizzi il suo valore straordinario che la sua famiglia e i suoi amici stanno piangendo”.

RICONOSCIMENTO — Nel corso della mattinata l'ambasciatore d'Italia a Parigi Giandomenico Magliano ed il console generale Andrea Cavallari si erano recati a place Mazas , dove è stata allestita la camera ardente che accoglie la salma di Valeria, per riconoscerne il corpo. Ed è stato proprio il console Cavallari a constatarne la morte, su esplicito permesso ricevuto dai famigliari in viaggio verso Parigi. Intanto il mondo dei social si stringe intorno alla giovane vittima: da prima il cordoglio su twitter del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, poi il ricordo di Gino Strada, che con un pensiero condiviso sul suo profilo Facebook ha rammentato gli impegni della ragazza come volontaria di Emergency. E poi tanti, tantissimi altri, dai personaggi pubblici agli amici, fino ai vari indignati per quanto avvenuto che hanno voluto renderle omaggio anche se non la conoscevano di persona. Tra i più toccanti il messaggio di Luca Zaia, governatore della Regione Veneto: "A Parigi, nella sua prestigiosa università, Valeria stava realizzando il suo sogno di civiltà e cultura, che è stato stroncato brutalmente dalla barbarie violenta e disumana. Il mio primo pensiero di cordoglio e affettuosa vicinanza va alla famiglia, al fidanzato, agli amici che erano con lei al Bataclan e che hanno vissuto da vicino queste ore drammatiche".

UN'ALTRA RAGAZZA FERITA — Intanto gli aggiornamenti parlano di un'altra ragazza italiana ferita lievemente: Laura Apolloni. Con il riconoscimento di tutti i corpi che dovrebbe terminare nella giornata di oggi, il rischio di altre vittime italiane dovrebbe essere scongiurato. Si aspetta solo di conoscere quando il corpo di Valeria sarà trasferito in Italia per la cerimonia funebre.

Gasport

Fonte: gazzetta
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