Fuso orario

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.tani.
00domenica 12 novembre 2006 21:39
Nei tempi quando mettevano in funzione la teleselezione automatica, l'allora presidente dell'Unione Sovietica era Brejnev. Appena ha avuto la teleselezione, ha chiamato il Presidente degli Stati Uniti:
"Ma ciao, che comodità questa teleselezione! Faccio un semplice prefisso ed ecco che parlo subito con te. Ho già parlato con diversi capi di stato, una meraviglia. L'unico inconveniente è il fuso orario. Mamma mia che gaff, ho chiamato in Egitto la vedova di Anouar Sadat per farle le condoglianze, ma non avevo calcolato bene l'ora - pensa che Anouar Sadat non era stato ancora ucciso!"
elisabettastella
00lunedì 13 novembre 2006 13:55
[SM=x1234119] [SM=x1234119] [SM=x1234119]
Tani, che carina!
gufetta69
00lunedì 13 novembre 2006 18:06
Bellissima, ma dove le trovi?!?! [SM=x1234119] [SM=x1234119] [SM=x1234119]
.tani.
00lunedì 13 novembre 2006 18:29
Ciao Lara,

Quest'ultima e della serie barzelette politiche che si raccontavano da noi quando eravamo sotto dittatura comunista. Esistono tantissime e vi racconterò le più forti. Anzi, subito un'altro assaggio.

Quando hanno eletto papa Wojtyla l'Unione Sovietica mandava alla Polonia gas metano e elettricità. Alla notizia dell'elezione del nuovo papa polacco, Brejnev manda un telegramma a Jaroselski (presidente della Polonia allora):
"CARO JAROSELSKI CONGRATULAZIONI PER IL NUOVO PAPA POLACCO stop
GAS METANO stop ELETTRICITA stop"

[Modificato da .tani. 13/11/2006 18.45]

scarpdetennis
00lunedì 13 novembre 2006 20:26
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
.tani.
00lunedì 13 novembre 2006 21:48
Già Mauro,

A proposito di non fidarsi senti questa:

Un tizio doveva andare a Sofia (la capitale della Bulgaria) a una conferenza. Nei tempi della dittatura e del disastro economico di allora era difficilissimo trovare un albergo libero nella capitale. Ce n'erano pochissimi. Dopo aver girato per ore alla fine nell'ultimo albergo gli dicono che c'è un letto libero, ma in una stanza con altre tre persone. Lui, stanchissimo, dice di sì e va nella stanza. Gli altri tre giocano a carte, fumano, bevono e si raccontano barzellette politiche. Il tizio invano chiede un po' di silenzio. Alla fine disperato, scende alla reception e dice: "Voglio quattro tè esattamente fra mezz'ora nella stanza 5". Risale in stanza, e dopo 29 minuti si gira verso il muro, avvicina la bocca al muro e dice a voce alta: "Compagno Petrov, lo so che ci sta spiando attraverso le cimici, cosa dice, ci può portare un po' di tè?" In questo momento la porta si apre e la cameriera porta i quattro tè ordinati in precedenza dal tizio che aveva inscenato poi la finta storia delle cimici che spiavano. I tre, spaventati, si mettono a letto e finalmente il tizio riesce ad addormentarsi. La mattina dopo si sveglia, ma non vede nessuno degli altri tre. Strano, pensa... Si prepara, va giù, paga il conto e prima di andarsene chiede:"Ma gli altri tre della stanza 5 che fine hanno fatto?" E la ragazza alla reception gli sorride: " Lo sa signore che il compagno Petrov voleva mettere in galera anche lei perchè aveva ascoltato le barzelette politiche, ma gli è piacciuta un mondo la storia dei quattro tè che lei ha inscenato, così ha deciso di non arrestare Lei, ma solo gli altri tre?"

Tatiana

[Modificato da .tani. 13/11/2006 21.51]

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