Film per Halloween

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Bowen Tyler
00martedì 18 ottobre 2022 12:09
Qualcosa di sinistro sta per accadere
Io per Halloween consiglio il film "Qualcosa di sinistro sta per accadere", del 1983 (Something wicked this way comes).
Tratto dal libro di Ray Bradbury "Il popolo dell'autunno" e prodetto dalla Disney, nel casting si trovano Jason Robards ("C'era una volta il west", "L'ora delle pistole", "Tutti gli uomini del presidente") e Jonthan Price ("La maledizione della prima luna", "Il trono di spade", "James Bond: il domani non muore mai").
Ai tempi, purtroppo non ha avuto un grande successo, ma oggi può essere rivalutato bene , perché non è il tradizionale horror splatter a cui siamo abituati.
Alcune parti del film sono state citate in "IT: parte 2", e alcune frasi nel videogioco "Vampire the masquerade: Bloodlines".
koala3
00mercoledì 19 ottobre 2022 12:28
Pur essendo un film anni Ottanta credo di non averlo mai visto, sono curiosa...
il romanzo di Bradbury ricordo di averlo sbirciato spesso in libreria
Bowen Tyler
00mercoledì 19 ottobre 2022 16:35
@koala3 Io confesso che ho visto prima il film, e poi ho trovato il libro un anno fa, una edizione di Mondadori del 2020,anche perché dal 2002 che è fuori catalogo e qui in biblioteca non lo possiedono.
Il dvd è fuori catalogo anch'esso, così ho dovuto scaricare una versione HD da cineblog.
Comunque, se vedrai il film, troverai molte differenze con il libro, ma non voglio spoilerare
rimatt1
00giovedì 20 ottobre 2022 08:49
Libro letto diversi annetti fa, lo ricordo splendido. Non conosco il film, ma mi interessa, anche perché il regista Jack Clayton (quello di Suspense) era uno che ci sapeva fare.
Bowen Tyler
00venerdì 21 ottobre 2022 10:18
@rimatt1 Allora te lo consiglio, per halloween.
Purtroppo, come ho detto, è difficile trovare il dvd perché è fuori catalogo, ti conviene scaricarlo. Purtroppo ci sono diverse differenze tra il libro e il film, ma non voglio spoilerare...
Sashimi
00mercoledì 1 novembre 2023 18:02
Halloween (l'originale di John Carpenter)
Visto "per la prima volta" - ebbene sì, finora mi era capitato di vedere in tv solo la sequenza iniziale, ma mai il film intero...

(spoilerZ)
Per vari motivi non mi era mai scattato quel quid che mi fa interessare a un horror/thriller e proseguire la visione oltre il primo stacco pubblicitario. E, devo dire, il mio personale radar cinematografico non mi aveva ingannato: l'ho trovato invecchiato male, perfino soporifero per lunghi tratti. Insomma, deludente. Riconosco che ha degli aspetti tecnicamente validi, come una bella fotografia e una scenografia in esterni molto pensata e studiata, ma nel complesso non è un buon film: dopo l'avvio la trama si fa assai scombicchierata e improbabile (il furto della macchina!), e pur durando solo un'ora e mezzo riesce a sembrare lo stesso lunghissimo perché il ritmo diventa appena discreto solo nell'ultimo quarto d'ora; il personaggio di Donald Pleasence poi risulta quasi ridicolo (anzi, togliamo il quasi - sorry, Donald) e a Jamie Lee Curtis, al suo debutto, fanno commettere TUTTI gli errori possibili e immaginabili: dal lasciare due volte il coltellaccio in mano al nemico al dargli le spalle cinquantamila volte. Una sceneggiatura al limite del parodistico, solo che le parodie del genere slasher sono arrivate molti anni dopo: questo film in teoria sarebbe uno dei fondatori del genere (in realtà lo ha popolarizzato, ma esisteva già).

Non ho, in definitiva, percepito vera tensione, se non per brevi momenti. Vero, se l'avessi visto per intero a 15 anni forse la penserei diversamente, ma anche sforzandomi di riconoscere l'iconicità del personaggio mascherato e il sottotesto biblico/conservatore poi copiatissimo, alla fine tutto questo è contorno: un contorno molto superiore al piatto di portata, ovvero il film in sé.

Per me il cinema horror del periodo -anche quello italiano di Argento e Bava, che Carpenter cita ogni 5 minuti, così come quello di sir Alfred- offriva di molto meglio.

Sash
rimatt1
00lunedì 6 novembre 2023 08:39
Per una volta mi permetto di essere in disaccordo: è invecchiato com'è invecchiato L'esorcista, vale a dire che propone un "ritmo horror" a cui oggi probabilmente non siamo più abituati, ma l'Halloween carpenteriano rimane anche oggi un gran film, soprattutto per l'asciuttezza e la precisione registica di Carpenter e per alcune trovate che hanno fatto scuola (su tutte, la soggettiva dell'assassino). L'ho rivisto in tempi recenti, diciamo un paio di annetti fa, assieme ad alcuni classici argentiani (i suoi primi film), e li ho trovati assolutamente in linea, con una predilezione per il titolo carpenteriano. Ma Carpenter rimane tutt'oggi uno dei miei registi preferiti.
Bowen Tyler
00martedì 7 novembre 2023 12:14
Vabbè, Carpenter non invecchia mai, anche perché i suoi film sono grandi (tranne forse Dark Star, ma quello era uno dei suoi primi film se non il primo).
Poi tutti invecchiano. Io l'esorcista l'ho visto, e non è malaccio, ma il remake che ne hanno fatto sinceramente non era all'altezza.
rimatt1
00martedì 7 novembre 2023 16:22
Re:
Bowen Tyler (Georg.Strohmberg), 07/11/2023 12:14:

Vabbè, Carpenter non invecchia mai, anche perché i suoi film sono grandi (tranne forse Dark Star, ma quello era uno dei suoi primi film se non il primo)



Dark Star l'ho visto una sola volta ma, seppur si veda che è stato girato con due soldi, ricordo di averlo trovato assolutamente geniale. Poi ci fu Distretto 13, che è già un capolavoro.


Carlo Maria
00mercoledì 8 novembre 2023 21:38
Re: Re:
rimatt1, 07/11/2023 16:22:



Dark Star l'ho visto una sola volta ma, seppur si veda che è stato girato con due soldi, ricordo di averlo trovato assolutamente geniale. Poi ci fu Distretto 13, che è già un capolavoro.






Il mio amore per Carpenter legato alle due opere di poco successive: 1997 e La Cosa, per Halloween e Distretto 13 sono poco sotto. Grosso guaio a Chinatown è ignorante e divertente, mentre non sono un estimatore di Essi vivono (per quanto la chiave di lettura anticapitalista e anticonsumistica non mi fosse chiara all'epoca della prima visione e sia un quid da tenere in considerazione), di Fog e di Christine.
Dark Star mi pare di non averlo mai visto.
Sashimi
00mercoledì 8 novembre 2023 23:00
rimatt1, 11/6/2023 8:39 AM:

per alcune trovate che hanno fatto scuola (su tutte, la soggettiva dell'assassino)



Da inguaribile precisino [SM=x74983] [SM=x74946] mi tocca premettere che la lunga soggettiva iniziale dell'assassino è farina del sacco di Michael Powell (L'occhio che uccide, cult movie del 1960), ma è chiaro che Carpenter è anche per me un grandissimo (basterebbe La Cosa a metterlo nell'olimpo dei sommi).

La sua mano si sente nelle parti che ritengo più tecnicamente riuscite del film: l'inizio e poi le molte scene per i vialetti semideserti della piccola città, a dominante verde malgrado sia autunno -un effetto straniante che ho apprezzato- con le varie apparizioni di Michael in campo medio/lungo, en plein air e sempre semiconfuso nelle siepi e nei giardini. E poi le varie strizzate d'occhio ironiche e citazioniste (i film horror in tv, i fumetti), ai tempi sicuamente molto innovative.

Questa perizia tecnica e formale non mi si è però tradotta in coinvolgimento (se non estetico, appunto). Non è tanto o soltanto questione di "ritmo" di per sé: io sono uno che apprezza pure la camera fissa [SM=x74970], come anche i film solo di dialoghi o quasi - anche se un horror "alla Eric Rohmer" forse non è mai stato tentato.

No, è che un film visto a una certa età, e dopo molti altri simili (i Venerdì 13 che ho divorato da ragazzo, trovandoli quasi tutti buoni fino al n.6), fatalmente non farà la stessa impressione di averlo visto a ridosso dell'uscita, o comunque in un'età in cui si è più facili al coinvolgimento emotivo. Con il distacco dello spettatore ormai smaliziato, i difetti mi sono apparsi pesanti: dei personaggi in scena, senza sentirmi coinvolto nella loro sorte, finivo per notare molto di più gli aspetti ridicoli dovuti alle goffaggini di sceneggiatura. Alla fin fine, malgrado la scena dell'incastro nella finestra (ma perché!? Aargh), le figure più riuscite mi sono sembrate le due amiche della protagonista: very antipatica una, very narcisa l'altra, due tipizzazioni però recitate in modo convincente.

Complice di tutto probabilmente anche il doppiaggio italiano originale mono, che ho preferito proprio perché volevo cercare di vederlo come l'avrei visto se fossi potuto andare al cinema nel 1978: avrei fatto meglio a seguirlo in inglese, anche perché mi sa che qualche traduzione farlocca c'era.

rimatt1, 11/6/2023 8:39 AM:

è invecchiato com'è invecchiato L'esorcista, vale a dire che propone un "ritmo horror" a cui oggi probabilmente non siamo più abituati



Altro celeberrimo che dovrei recuperare, con il seguito. Mai "visti" davvero, forse per... eccesso - di parodie soprattutto, di articoli letti, di fanzine celebrative, di elogi per il marketing geniale (fu uno dei primi film a riportare i grandi soldi a Hollywood, dopo un decennio di incassi magri e attori che fuggivano in Europa); insomma, la sovraesposizione e la fama erano tali che mi è sempre sembrato di averli già visti, anche se non è così.

Sash
Bowen Tyler
00giovedì 9 novembre 2023 10:52
@Carlo Maria Io ho visto "Essi Vivono", ma è di una noia mortale. Ci sono alcune scene imbarazzanti (tipo quando il protagonista e il suo amico si menano per un quarto d'ora perché uno non vuole mettersi gli occhiali neri) oppure alcune battute che cercano di essere humor ma che fanno solo pena...
rimatt1
00giovedì 9 novembre 2023 12:46
Re:
Sashimi, 08/11/2023 23:00:

Da inguaribile precisino [SM=x74983] [SM=x74946] mi tocca premettere che la lunga soggettiva iniziale dell'assassino è farina del sacco di Michael Powell (L'occhio che uccide, cult movie del 1960), ma è chiaro che Carpenter è anche per me un grandissimo (basterebbe La Cosa a metterlo nell'olimpo dei sommi).



Hai ragione, l'avevo dimenticato! Peraltro si tratta di un film sommo, Powell (da solo e in coppia con Pressburger) è stato un regista a dir poco eccezionale.

Essi vivono per me è uno dei capolavori carpenteriani, invece. Però l'avrò visto, boh, 25 anni fa. Ma intuizione di base e realizzazione sono top notch. L'attore protagonista, in compenso, non funziona altrettanto bene (se non ricordo male era un ex wrestler).
Carlo Maria
00venerdì 10 novembre 2023 23:33
Re:
Bowen Tyler (Georg.Strohmberg), 09/11/2023 10:52:

@Carlo Maria Io ho visto "Essi Vivono", ma è di una noia mortale. Ci sono alcune scene imbarazzanti (tipo quando il protagonista e il suo amico si menano per un quarto d'ora perché uno non vuole mettersi gli occhiali neri) oppure alcune battute che cercano di essere humor ma che fanno solo pena...




Condivido.
Quella scena ("Mettiti gli occhiali!" "No") e via così per un secolo è tra le più involontariamente risibili della filmografia mondiale di ogni tempo. Almeno... così pensavo una volta. Ecco, rivisto con occhi adulti, ne colgo i significati che al 16enne erano oscuri: lo trovo comunque un film deludente, a differenza di Matteo, ma con spunti notevoli e perfino una gran capacità d'analisi.
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