Dario 2

per certi versi sono stato felice - mi dice - mia madre aveva i suoi mali e non era contenta di me. sosteneva che non mi lavavo, che avevo degli strani vizi. ma la sera mi attendeva e quando sentiva il rumore del motore dava le ultime aggiustatine alla tavola imbandita.
all'epoca lavoravi.
ho lavorato per anni e anni in quel garage del centro finché mi hanno tirato dentro una storia di checche petulanti, professionisti schiavizzati. cocainomani.
hai sempre dato troppa corda a chicchessia.
non è quello. sono le circostanze. non avevo altra scelta.
si gratta. beve ma non fuma. non ha mai fumato. a differenza di me che avendo fumato l'impossibile per decenni sono costretto a continuare a fumare per scongiurare l'aggravarsi di una bronchite cronica. e dire che 5 anni fa ho avuto la grande occasione per smettere quando appena prima di un intervento chirurgico dall'esito incerto feci il voto pagano di lasciare questo vizio del cazzo qualora non soltanto fossi sopravvissuto ma mi fossi decentemente rimesso.
voto pagano. supplica pagana (a Damo Suzuki). salute ritrovata e vizi potenziati...
così gli spiego. ma prima voglio sapere lo stato della situazione, la sua.
partire?
senza obiezioni, gli intimo.
non ho nulla in contrario, dice. posso lasciare tutto quanto, capre e vacche. tutto in malora né più né meno di come si tirava avanti ora. mi dispiace solo per il cane.
possiamo tirarcelo dietro, lo rassicuro.

ecco qua. qualche indirizzo, persone caritatevoli o quantomeno ben disposte. ho sempro aiutato gli altri senza chiedere nulla in cambio. non chiedo nulla tranne che una comprensione senza vincoli qualora non possa fare a meno di esigerla e se non posso fare a meno di esigerla vuol dire che non c'è nessun'altra alternativa se non il confronto o la supplica o l'incazzatura.

(fine fase 2)