DOPING

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speedy13
00lunedì 23 gennaio 2006 22:49
Lunedì 23.01.06

32 su 1.560 trovati con sostanze contenute nella 'lista nera'

Roma - Il doping continua a inquinare lo sport in Italia. Il 2,1% dei 1.560 atleti sottoposti a controlli nel 2005, cioe' 32, e' risultato infatti positivo a una o piu' sostanze contenute nella 'lista nera' prevista dalla legge 376 del 2000. Questo uno dei dati presentati questa mattina a Roma dalla Commissione nazionale di vigilanza e controllo sul doping (Cvd), durante l'apertura dei lavori del III Convegno nazionale in corso all'Istituto superiore di sanita'. Gli sportivi trovati 'positivi' sono in maggioranza uomini (29 contro le 3 donne) e, tra le sostanze proibite, le piu' comuni sembrano essere i derivati della cannabis, usata per potenziare le prestazioni e non come droga.

Passate al setaccio dalla Cvd 39 federazioni, per un totale di 372 eventi sportivi anche se, precisa Giovanni Zotta, presidente della Commissione, ''il monitoraggio non e' rappresentativo della diffusione del doping all'interno delle singole discipline, ma serve piuttosto a fornire indicazioni sulla necessita' dei controlli''. I 32 atleti scovati con sostanze proibite nel sangue provengono dalle federazioni di calcio, ciclismo, pallacanestro, pallavolo, nuoto, rugby, tiro con l'arco, danza sportiva, vela, motociclismo, tiro a volo, body building, baseball, softball e bocce.


(Spr/Adnkronos)
speedy13
00lunedì 23 gennaio 2006 23:08
NAS, nel 2005 doping in 70% delle palestre

Lunedì 23.01.06

Una cinquantina gli arresti

Roma - La lotta antidoping punta i riflettori non solo sui campi di calcio o i circuiti del ciclismo. ''Il 70% delle indagine positive effettuate dai Nas nel 2004/2005 ha riguardato le palestre. Cosi' come gran parte degli arresti, circa una cinquantina, ha interessato persone che gravitano intorno a questo mondo''. Lo afferma il generale Emilio Borghini, comandante dei Nas, che sui numeri non si sbottona troppo anche perche' ''alcune indagini iniziate l'anno passato sono tutt'ora in corso''. In ogni caso una notizia positiva c'e', perche' ''dalla fine del 2005 abbiamo registrato, tra i gestori delle palestre, una certa presa di coscienza e consapevolezza del fenomeno. Anche se abbiamo dovuto far chiudere qualche impianto sportivo''.

Sul fronte della lotta al doping, l'attivita' dei 'Carabinieri della salute' e' iniziata nei primi anni '90. Da allora le operazioni sono diminuite in numero assoluto, ''13 nel 2004, 11 nel 2005, ma il fenomeno puo' definirsi costante'', precisa Borghini. Un dato su tutti: ''Le indagini danno esito positivo nel 100% dei casi. Cioe' - spiega - quando andiamo a verificare i sospetti troviamo sempre irregolarita'''.


(Spr/Adnkronos)
speedy13
00domenica 29 gennaio 2006 00:03
Wada, Il nuovo nemico? Le SuperEpo

Sabato 28.01.06

Lanciato l'allarme su una nuova generazione di dopanti ematici

Londra - La Wada e' pronta a combattere una nuova battaglia sul fronte del doping ematico. Ma il nemico, stavolta, non e' rappresentato da una singola sostanza, bensi' da una nuova generazione di prodotti derivati dall'eritropoietina: le ''superEpo''. A lanciare l'allarme, a meno di due settimane dall'inizio delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, e' stato Olivier Rabin, direttore scientifico della Wada, l'agenzia mondiale antidoping: ''Abbiamo seguito queste nuove forme di Epo e confidiamo di scoprirle'', ha detto Rabin alla BBC riferendosi allo studio di un metodo di analisi che consenta di appurare l'eventuale utilizzo di questi prodotti derivati dall'eritropoietina, una sostanza utilizzata negli sport di resistenza per aumentare la percentuale di globuli rossi nel sangue e, grazie ad una maggiore ossigenazione, migliorare le prestazioni in condizioni di sforzo prolungato.

''Su queste eritropoietine abbiamo lavorato e siamo riusciti ad analizzarne alcune nuove forme nei nostri laboratori'', ha aggiunto Rabin. Secondo il professor Wolfgang Jelkman, specialista tedesco, la nuova generazione di Epo costituira' un ostacolo durissimo per l'antidoping: ''Uno de problemi che ci dovremo aspettare sara' l'utilizzo combinato di diversi farmaci, per questo sara' molto difficile appurare una positivita''', ha spiegato Jelkman.


(Spr/Adnkronos)
speedy13
00lunedì 25 giugno 2007 23:36
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - La federazione medici sportivi richiama i suoi associati: "considerino la lotta al doping come valutazione della tutela della salute". "La deontologia medica e l'etica professionale - spiega il presidente della federazione Maurizio Casasco - deve considerare la lotta al doping non come un semplice riscontro di positivita' o negativita' di laboratorio". Casasco richiama quindi i medici sportivi "affinche' la loro posizione in materia di doping sia chiara e trasparente".
speedy13
00lunedì 25 giugno 2007 23:37
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - "Andiamo avanti per la nostra strada". Il presidente del Coni, Petrucci, ribadisce di voler fare una battaglia "etica" contro il doping. Dopo aver chiesto all'Unione ciclistica internazionale la creazione di task force comuni contro il fenomeno, Petrucci si dice perplesso sulla reazione di alcune associazioni italiane di categoria. E ribadisce che "le esenzioni terapeutiche hanno raggiunto un numero di casi troppo rilevante, che ci obbliga a studiare bene il fenomeno".
serpico1986
00venerdì 5 ottobre 2007 20:00
leggevo ieri su mediavidio che anche nel ping pong o tennistavolo è arrivato il doping
se lo trovate inseritelo
speedy13
00sabato 6 ottobre 2007 01:19
Me l'ero persa, ecco l'articolo:

Persino il ping pong è 'dopato'...

Anche il tennistavolo o, meno elegantemente, il ping pong. Mancava forse solo lui all'appello delle discipline investite dall'onda lunga del doping, ma da giovedì non è più così. Valentino Piacentini è stato deferito agli organi di giustizia competenti del Coni, in seguito alla positività riscontrata in un controllo avvenuto in occasione degli Assoluti di Terni a giugno. Le sostanze sarebbero metaboliti della cocaina.


'Guerra' senza frontiere, giuramento che investe tutto e tutti, presa di coscienza senza precedenti. Potrebbe essere questa la lettura, almeno la versione 'rose e fiori', di quanto accaduto giovedì pomeriggio. Valentino Piacentini, atleta iscritto alla FITeT, la federazione del ping pong azzurro, è stato 'pizzicato' dall'antidoping in merito a un controllo avvenuto a margine degli Assoluti di Terni, svoltisi lo scorso 8 giugno. Un altro caso quantomai inatteso, che riporta in evidenza quegli sport che, nell'immaginario collettivo, dovrebbero restare alla larga dalla piaga delle 'farmacie al potere'.

In effetti, da quanto si legge nei comunicati ufficiali, il deferimento dell'atleta agli organi di giustizia competenti in materia è avvenuto a seguito della riscontrata presenza nel campione prelevato di Benzoilecgonina e di Ecgonina Metilestere, entrambi metaboliti della cocaina. La Procura chiede un anno di stop, con riconoscimento della violazione contestata e delle attenuanti del caso. Anche il ping pong, dunque, dopo il golf (nonostante il caso particolare di Pissilli, positivo per un farmaco prescritto regolarmente) e il resto del gruppone, ormai della schiera infinita, di discipline passate al setaccio e colpite dall'Antidoping. Una lotta senza esclusione di colpi e colpiti, nel nome di una crociata che, nonostante qualche danno collaterale, deve essere difesa da tutto il mondo dello sport come istanza ineludibile di un'era difficile

www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo382156.shtml

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