Assassinio sul Leviathan
Superiore a Gambetto turco, sebbene meno affascinante di La regina d'inverno, questo romanzo scorrevole e divertente conferma la capacità di Akunin si cambiare sia pur parzialmente approccio ai propri gialli polizieschi.
In questo caso, dopo un inizio fulminante con atroce strage, ci si impigrisce su un transatlantico in formazione agathachristiana, quasi. Con gruppo ristretto di sospetti, nuovi delitti e tante chiacchiere.
Inaspettata la scelta di narrare alcuni capitoli dal punto di vista dei diversi personaggi.
Ma la parte migliore è forse la contrapposizione tra il poliziotto ufficialmente incaricato, tronfio e ottuso, e l'acuto, imperscrutabile Fandorin, l'eroe che non può conquistare noi akuniniani.
Lo scioglimento è forse un po' avventuroso ed ingenuo, ma il finale offre un non atteso, piccolo colpo di scena amaro che mi è piaciuto.
Ho intenzione di proseguire.