citrohan la vendetta
00venerdì 23 aprile 2004 17:31
Sopravissuti al raduneddu, possiamo pur sopravvivere alle terrificanti domande del FaF, e alle sue ancor più terrificanti risposte. E le regole del gico non cambiano: tutti possono votare, un voto solo a persona, chiusura delle votazioni venerdi prossimo. Ecco a voi la seconda trenata degli inguardabili.
Sergei Aleijnikov-Miguel Angel "matute" Morales
Sergei Aleijnikov
1- Dicci una tua grande verità.
Ponendo dell’acqua fredda in un recipiente sotto al quale sia stata posta una fonte di grande calore, come una piastra termoconvettiva, un fornello a gas o una foto di Monica Bellucci in atteggiamenti lascivi al limite della decenza (ma anche oltre), l’acqua medesima diventerà calda.
Non vi basta? Allora vi darò altre verità. Ne ho una esclusivissima sul goal di Turone alla Juve. Pare che non fosse in fuori gioco. E poi sono sicuro che la maggior parte dei giornalisti sportivi non sa davvero riconoscere un modulo da un altro, ma si limita a dedurne la forma numerica sulla base dei ruoli indicati sulle figurine Panini o, al più, nelle tabelle del fantacalcio. E poi la Carrà non è bionda naturale. E poi basta.
2- Hai mai costruito una casetta sull'albero? Poi te l'hanno condonata?
Sì. Era deliziosa e aveva tutte le cosine al posto giusto, compresi il pavimento in cotto e l’idromassaggio in bagno. Era l’albero a essere sbagliato. Si trattava di un albero a camme. Il fatto che fosse in testa, a parte la soddisfazione platonica del primo posto, rendeva il locale ancora più scomodo, per via dell’inclinazione sportiva (dai 30 ai 45 gradi). Un fastidio. E poi sempre su e giù, e su, e giù. Non si poteva star fermi un attimo. Per non parlare della zona dove si trovava. Troppo vicina a Biella. Una città che non ho mai sopportato. Fui costretto a trasferirmi a Pistoia come un terrorista islamico qualsiasi: con armi e bagagli (o con il nuovo, pratico sistema integrato alla spagnola che le fa diventare un tutt’uno). Quanto al condono, non l’ho mai ottenuto. Però ho fatto fondere l’albero a camme e controllare alesaggio e corsa dei pistoni, oltre a rettificare la testa. Poi, visto che mi avanzava del tempo, mi sono fatto fare i colpi di sole.
3- Hai mai pensato all'espressione che prendi mentre starnutisci?
Certo. E anche in questo particolare frangente la sostanza non cambia. Sono identico a Brad Pitt. La sua copia sputata. Anzi, sputazzata.
4- Da piccolo, per quale supereroe stravedevi?
Il mio supereroe era un uomo in carne e ossa. Giocava al pallone ed era molto meglio di qualsiasi pagliaccio in calzamaglia frutto dell’immaginazione di qualche disegnatore. Solo che se vi dico chi era mi sgamate subito. Quindi citerò il mio preferito tra quelli dei fumetti: l’Uomo Ragno. Mi piaceva il suo senso dell’umorismo, il sarcasmo con cui sapeva affrontare ogni avversità. Con uno stile e un’umanità di fondo che lo distingueva dagli altri supereroi. Gente che si prendeva troppo sul serio. Che aveva martelloni magici, che coltivava morbose amicizie con ragazzini dal mantello rosso, che si spostava da un capo all’altro del cosmo su tavole da surf che lasciavano scie di ghiaccio, che strillava a ogni piè sospinto “Ifix Tchen Tchen!!!” (beh, ripensandoci, questo non era poi malaccio…)
5- Se ti proponessero di girare un film porno,accetteresti?
Sì. Ma solo se la sceneggiatura non prevedesse scene di nudo.
6- Che mangia a colazione Cristina d'Avena?
Puffi. Croccanti. Li mette nel tostapuffi che la Girmi ha realizzato espressamente per lei e li estrae solo quando da azzurri si son fatti di un bel bludiprussia. Quindi li cosparge di crema depilatoria KissmeKissmeLycia. A quel punto li puccia nel latte. Pucciar puffi a colazione aiuta Cristina a vedere il mondo più…rosa. E solo Dio, il paroliere del “Valzer del moscerino” e, forse, Mimì Ayuara sanno il perché.
7- Scrivi qui il tuo annuncio a scopo erotico.
Donne! È arrivato l’arrotinooooo!
Chiamatemi. Raggiungerò parti del vostro corpo che non immaginate nemmeno di avere.
34.7 (no, questo non è il prefisso del mio cellulare…).
Seguono indicazioni sulle modalità per contattarmi.
8- Da buon maschietto senti improvvisamente l'impulso di metterti le dita nel naso. Lo fai senza pensarci, ti ripari dietro un angolo o inviti qualche tuo amico ad aiutarti nell'impresa?
Amico, hai la fortuna di esserti imbattuto in uno dei pionieri della Speleologia Nasale. Una (in)disciplina alla quale ho dato un contributo decisivo, estraendo dal naso e catalogando stalagmiti di muco, concrezioni capperoidi, cristalli di catarro fossile, matasse infinite di materiale filamentoso di composizione tuttora imprecisata. Se oggi la scultura e il bassorilievo in caccola sotto banchi, tavoli e scrivanie ha raggiunto la dignità artistica che gli compete (perdona l’immodestia), il merito è anche un po’ mio.
Quando pongo mano alla prodigiosa cavità da cui estraggo la materia prima per le mie creazioni, dunque, mi guardo bene dal ripararmi. Anzi, spesso l’operazione assume i contorni di un vero e propri happening. Fans, Vip, giornalisti di settore e fanatici dell’arte si radunano intorno a me per assistere alle mie esplorazioni. Il mio agente dice che potremmo riprenderle, criptarle e vendere i diritti a Sky. Tanto non possono essere spettacoli più rivoltanti delle partite del *.
9- Quando guardi il tramonto e il sole che si tuffa nell'immenso riverbero delle onde del mare, quando la tua partner è accanto a te e ti sussurra parole dolci all'orecchio con fare sensuale, pensi ancora a quel gol che si è mangiato Vieri poche ore prima?
Praticamente mai. Più che altro per non urtare la sensibilità di Elisabetta, che mi ha chiesto (oh, se sapeste come…) di aiutarla a dimenticare il pitecantropo. In cambio, lei mi sta aiutando a dimenticarmi dove ho lasciato le mutande.
10-Sei un partecipante alla marcia della pace. Con quale gruppo sfili?
Con gli indipendenti onomastici. Insieme a Valentina Pace e Marco Pacione.
11- Quale è stata l'ultima parola che hai pronuciato prima di metterti a rispondere?
DOPPLER!!!
L’ho pronunciata con voce gelida e possente, e il tono fermo e autoritario di chi non ammette repliche né atteggiamenti evasivi da parte del suo interlocutore.
Ovviamente, quel bastardo di un gatto ha continuato imperterrito a devastare la mia borsa da ufficio.
12- Problema di matematica. Sei con moglie e figli a passeggiare sull'argine di un piccolo fiume, largo poco più di due metri. Il ponte più vicino è a circa 150 metri. All'altro lato di dove sei tu, c'è la tua macchina. improvvisamente, vedi un ragazzetto che, con la sua banda di amici, al vedere la tua macchina targata Livorno, ci sputa sopra. al che, che cosa fai, o cosa dici?
Sorrido. Alzo il braccio destro e faccio un cenno, una specie di saluto. Il ragazzetto e la sua banda di amici mi notano. Tutti si sganasciano dalle risate, mi dileggiano. Io non mi scompongo, anzi continuo a sorridere e ripeto quella specie di gesto col braccio. Qualcuno dei simpatici giovinotti si spinge anche un po’ più in là dello sputo e si sbottona la patta dei calzoni per irrorare la targa della mia auto. I suoi amichetti si girano per godersi lo spettacolo. È a quel punto che notano i quindici pullman di ultras livornesi (sette provenienti da un lato della strada, otto dall’altro) ai quali stavo indicando il luogo più adatto per parcheggiare. Allontanandomi con i miei cari dall’argine, per non essere investito da schegge di denti, brandelli di organi interni e bulbi oculari, illustro alla mia metà e ai pargoletti il significato del detto popolare “chi la fa l’aspetti”. Faccio un ultimo cenno di saluto verso la sponda opposta. Uno degli ultras mi risponde allegramente, sollevando e agitando un braccio. Che non è suo.
Ma oibò, era un problema di matematica. Allora rispondo 206. Sono, più o meno, le ossa che ha in corpo ciascuno dei componenti dell’allegra brigata dello sputo. Lo segnalo a chi si troverà a inventariarle quando i pullman ripartiranno.
13 - preferisci l'ora legale o l'ora solare.
L’ora solare. La trovo più divertente, più allegra, più sbarazzina, più coinvolgente, più simpatica. Più… come dire… solare. Ecco.
Però con quella legale riposo meglio. Immagino perché mi faccio condizionare oltremisura dall’aggettivo. Con la legalità dell’ora dalla mia, infatti, mi illudo di dormire il sonno dei giusti.
Miguel Angel "matute" Morales
1- Dicci una tua grande verità.
L’uomo dietro lo specchio è molto meno felice
2- Hai mai costruito una casetta sull'albero? Poi te l'hanno condonata?
Non sono mai riuscito a farmela condonare perché mancava il tetto, l’ho anche detto, io, a quell’imbecille dell’architetto e a quella sua idea di risparmiare sull’illuminazione e sull’acqua per riempire la vasca. –Così poi le mele mature cadendo finiranno direttamente nella dispensa!- diceva il Le Corbusier delle fronde.
Coglione!
Avevamo costruito su un Faggio…
3- Hai mai pensato all'espressione che prendi mentre starnutisci?
Sono sempre molto più preoccupato alle persone che rischio di prendere quando starnutisco…
Te lo ricordi quel servizio di Angela sulle influenze? Mamma mia...
4- Da piccolo, per quale supereroe stravedevi?
Ho visto Toy Story una domenica pomeriggio dopo che la mattina a calcio un tir col numero 8 dietro la schiena e 85 chili abbondanti davanti mi aveva schiacciato a terra bloccando il mio disimpegno fuori area. Ero un giovanissimo e giocavo per quell’occasione con la squadra Juniores, collezionando botte ma anche, a detta dell’allenatore, qualche buona impressione.
E per l’appunto la più impressionata era la mia fronte, che al pomeriggio mi faceva non solo un male boia in tutte quelle ossa coi nomi strani, ma mi creava qualche strano e per nulla rassicurante gioco ottico (vedevo cerchi di luce davanti a me).
Ma dopo non sono morto.
Quindi si può ben dire che Bugs Slaitiar l’abbia decisamente “stravisto”
ahahahaha!
In verità: Ken Shiro
Nessun altro.
5- Se ti proponessero di girare un film porno,accetteresti?
Non riavvolgo mai le video-cassette dopo averle guardate, ho una certa diffidenza al momento di toglierle dalla scatola di plastica, in genere non ci attacco neppure su le etichette in cui scrivo quello che c’ho registrato (cosa disdicevole e assai pericolosa anzichenò), ricordo ancora i brividi accorsi quella volta che girai la levetta sul lato e sollevando con mistica concentrazione la copertura in plastica scorsi il nastro nella sua opaca nudità grigio-cervello (era dei R.E.M. questa?).
Figurarsi se avrei mai l’ardire di girare un film porno… (e magari per metterlo sul lato corto… brrr!)
Seriamente: no, non è un’idea che mi attira. L’idea di fare sesso con una donna che in quel momento, nella più evidente delle maniere, sta fingendo di godere è molto più serena se accostata alla consapevolezza che nessuno stia guardando.
Figuriamoci una telecamera…
6- Che mangia a colazione Cristina d'Avena?
I fiocchi d’avena (ebbene si). Nel Burboun o nella formalina e col miele (poverina, niente latte per lei: soffre di calcoli renali e orrende coliti)(infatti non ha bisogno di effetti elettronici per i “rumori” delle sue sigle)(Cristina d’Avena icona garage! L’avreste mai detto?).
7- Scrivi qui il tuo annuncio a scopo erotico.
Egregio signor Erotico Scopo, (che nome esotico, mi domando se la sua famiglia sia polacca o guatemalteca) le comunico il mio più fervido interessamento in risposta al suo annuncio pubblicato su “La Zecca” n° 34664 (pag 18) per la Ritmo del ’90 targata Casablanca.
Le mie inquietudini non sono riposte tanto nel cosa diavolo ci sia scritto sulla sua targa, quanto sul significato della dicitura “natura-natura e ancora natuuuuhuuuuuhuuuura” alla voce modalità di pagamento.
Sono in effetti un po’ scettico.
Ma ho in casa molte zucchine, di quelle bianche, a base grossa. E non si deve preoccupare per lo stato di conservazione, perché il titolo di proprietà è stato assicurato tempo addietro presso i Loyd’s.
Attendo risposte. Chiamare ore pasti
#555-322579
Saluti.
8- Da buon maschietto senti improvvisamente l'impulso di metterti le dita nel naso. Lo fai senza pensarci, ti ripari dietro un angolo o inviti qualche tuo amico ad aiutarti nell'impresa?
Non sono più i tempi della scuola, quando ti confrontavi con 3 ore di fisso, irresistibile impulso senza poter sperare nella disattenzione generale in quanto nella stanza c’erano una ventina di persone (per quanto benevole) pronte a schifarti (o, ancora peggio a scaccolarsi a loro volta estraendo reperti in grado di far ammutolire la tua caccolina misera). Allora ero un vero artista.
Ora mi limito a nascondermi dietro a un angolo
(e ti giuro che con quelle 4 cose di trigonometria che mi ricordo, in 2 ore e un quarto non ho ancora capito come possa esistere un angolo dietro il quale nascondersi)
9- Quando guardi il tramonto e il sole che si tuffa nell'immenso riverbero delle onde del mare, quando la tua partner è accanto a te e ti sussurra parole dolci all'orecchio con fare sensuale, pensi ancora a quel gol che si è mangiato Vieri poche ore prima?
“Dolce amore mio,
Se ora io, qui, chiedessi agli dei la beatitudine eterna sarei un povero pazzo
Se io dovessi domandare all’Oracolo –dove riposa la sua schiena l’uomo che tra i suoi simili è il più fortunato- sprecherei il mio tempo
Se cercassi di rendere questo luogo, e la nostra casa più bella per accogliere meglio la grazia della tua presenza otterrei ben poco.
Sarei lo stesso che Moggi se rifiutasse di pagare due milioni di € a Trezeguet per mettersi in casa quell’idiota di Vieri che ne vuole addirittura sette.”
(Amore mio, t’ho mai parlato di Gilardino?)...
10-Sei un partecipante alla marcia della pace. Con quale gruppo sfili?
La mia marcia è per la pace dei sensi.
Giro con il gruppo dei nudisti, ma ahimè, in quella allegra marmaglia c’è assai poco da sfilare…
11- Quale è stata l'ultima parola che hai pronuciato prima di metterti a rispondere?
Puttanate
12- Problema di matematica. Sei con moglie e figli a passeggiare sull'argine di un piccolo fiume, largo poco più di due metri. Il ponte più vicino è a circa 150 metri. All'altro lato di dove sei tu, c'è la tua macchina. improvvisamente, vedi un ragazzetto che, con la sua banda di amici, al vedere la tua macchina targata Livorno, ci sputa sopra. al che, che cosa fai, o cosa dici?
“E’ inutile che ti affanni, trimone di un pisano: non te le do’ le duecento lire!”
13 - preferisci l'ora legale o l'ora solare?
E’ un parallelo che mi ha sempre affascinato: questa contrapposizione dialettica, questa rivalità tra “solare” e “legale”, quando è dall’alba della lingua italiana e anche prima che “fare le cose alla luce del sole” è un attestato di pura e regolarissima legalità. Questo faccia a faccia è stato l’occasione per tornare su questo argomento e cercare di analizzarlo, sviscerarlo, connetterne le parti chiare e quelle oscure in modo tale da venire a capo del problema con quella che non è già una semplice congettura ma in effetti la vera spiegazione dell’arcano.
Tutto questo in 15 secondi circa.
Dunque, probabilmente una volta l’ora era illegale, poi è passato Tremonti e l’ha condonata. (ma badate, sporchi comunisti cenciosi, lo stato c’ha incassato ben 16 minuti e l’opzione per Comandini che le sinistre nel frattempo si sono fatte una sega)